Moon phase

2012, LA FINE DEL MONDO
(Ouverture Wagneriana)
2° parte

2012, LA FINE DEL MONDO
(Ouverture Wagneriana)

Ubriachiamoci con l’ultimo shopping, tra poco si scende dalla carrozza della vita terrestre, in fondo il prossimo venturo 21 dicembre 2012 altro non sarà che il solito ineluttabile incidente di percorso, prima o poi capita a tutti di avere una irreparabile avaria al motore, una banalità di ordinaria consuetudine.

La data è ormai scientificamente confermata, nessuna perplessità di calcoli errati, fidiamoci dei nostri bravi Mandrake-Maya: che poi, quel 21 dicembre, sarà anche un giorno particolare, potremo finalmente raccogliere a piene mani ciò che con tanta protervia abbiamo seminato e che ci spetta di… diritto.

“Già si sente il suono intenso di questa ouverture wagneriana, la terra sempre più di frequente urla il dolore delle sue ferite con sussulti improvvisi e violenti”.

Appunto l’ouverture, l’anteprima a scrufuliare i ciechi e i sordi, gli increduli e i distratti, gli struzzi e i fatalisti: con il veemente susseguirsi di terremoti, maremoti con onde anomale ed assassine, tenaglie di ghiaccio ad imprigionare navi come giocattoli, slavine e smottamenti improvvisi, migrazioni folli di cetacei con incomprensibili suicidi di massa. Senza tralasciare, per ipocrito perbenismo, l’imbarbarimento delittuoso dell’uomo volto a giustificare nefandezze di ogni genere, impunito e con deliri di onnipotenza.

In fondo, a tutt’oggi, abbiamo goduto come pazzi di questo ben di Dio, con uno shopping forsennato, con l’uso debordante di nuove carte di credito ben più comode di quelle di un tempo vincolate della coscienza: svuotati gli scaffali e riempiti i carrelli con alberi e fiori, laghi e fiumi, pianure e montagne, sole e mare, pesci e bisonti, uccelli e farfalle, tutta merce di poco conto e in saldo perenne, usa e getta senza alcuna remora a conservare: e che i nostri figli non “rompano”, e i nipoti ancor meno, implosa la terra ci saranno altri pianeti dove andare a trastullarsi e coprire di umana spazzatura.

“E’ mezzanotte in punto del 20 dicembre, si scende signori, la carrozza della vita terrestre ha terminato la sua corsa, non dimenticate i bagagli e conservate il biglietto di percorso come ricordo di un altro tempo, di un altro mondo, purtroppo il ritorno non è previsto e comunque non si accettano prenotazioni”.

        Prima parte

Gianni Gigliotti

 

 

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