MISURE EMERGENZIALI

MISURE EMERGENZIALI
per non soccombere all’incapacità e al tradimento, allo spread, alla recessione, alla disoccupazione, al golpe bancario, all’imperialismo intracomunitario di Berlino.

 

MISURE EMERGENZIALI
per non soccombere all’incapacità e al tradimento, allo spread, alla recessione, alla disoccupazione, al golpe bancario, all’imperialismo intracomunitario di Berlino.

 Si va a grandi passi verso rotture e cambiamenti nell’Eurosistema. Salva una resipiscenza dell’ultimo momento, qualcuno, in estrema ipotesi i militari, per forza di cose misure prenderà misure radicali non previste dalla costituzione e dalle leggi. 

La situazione italiana sta precipitando e il paese è in avvitamento fiscale – recessivo; tutti i rimedi esperiti sono falliti; non vi è solidarietà europea, ma al contrario approfittamento ed imperialismo. Ormai è palese che Monti è impotente o ha fatto altri interessi, e che la Merkel e i suoi giudici costituzionali stanno prendendo tutti per i fondelli. L’Eurosistema non funziona, è strutturalmente sbagliato, non si può fare affidamento su di esso.

 Queste sono le misure urgentissime per evitare il disastro, mantenendo un apparato produttivo vitale e un livello di civiltà anche giuridica accettabile:

1) Mettere Monti col suo governo in villeggiatura coatta a Campo Imperatore, disponendo intorno al Gran Sasso batterie antiaeree per impedire ai paracadutisti della Luftwaffe di interrompere la villeggiatura e riportalo al suo sobrio lavoro.
2) Previo accumulo di scorte di combustibili e carburanti per l’invernata, uscire dall’Eurosistema, tornare alla Lira, dotandosi di una banca centrale a capitale pubblico e controllata dal Tesoro, che assicuri l’acquisto dei titoli del debito pubblico sul mercato primario e li tolga dai mercati speculativi come avviene negli USA, in Giappone, in Gran Bretagna etc.; la banca centrale sarà oggetto di pubblica revisione dei conti; i suoi utili, dedotte le riserve, saranno girati annualmente al Tesoro.
3)  Imporre alle banche di commerciali vincoli di portafoglio come fino agli anni ’80, e imporre al Tesoro vincoli di destinazione produttiva per le nuove emissioni di debito pubblico.
4)   Concedere solo licenze bancarie per la raccolta del risparmio e l’erogazione del credito, escluse attività di trading; fondare banche pubbliche per il credito alle pmi, alla ricerca, all’illustrazione. Munire di garanzia statale i depositi bancari.
5) Uscire dal Mercato Comune Europeo e istituire controlli sui flussi di capitali, onde prevenire che i capitali esteri approfittino della prevedibile svalutazione della Lira per comperare l’Italia a prezzi di saldo.
6) Ridenominare in Lire i debiti pubblici e privati al cambio in essere di 1.936,27.
7)  Finanziare con emissione di Lire programmi di investimenti infrastrutturali, di autosufficienza alimentare e di messa in sicurezza idrogeologica del paese.
8)  Introdurre federalismo fiscale e costi standard orientati alle best practices nella spesa della pubblica amministrazione, responsabilizzando totalmente ogni regione entro 5 anni.
9) Porre un tetto a  £ 120.000.000 annui netti a tutte le pensioni pubbliche, e di £ 180.000.000 a tutti gli stipendi pubblici; sostituire tutti i consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubbliche con amministratori unici.
10)  Abolire l’Irap, ridurre l’Iva al 18%, abbattere il cuneo contributivo; abbattere le imposte sugli immobili; abbattere le imposte sui redditi e renderle progressive; dimezzare le accise sui carburanti, fissare la pensione minima a £ 1.200.000 e il salario minimo a £ 2.000.000 mensili, modulabile per gabbie salariali; aumentare gli stipendi pubblici e privati, salvi i limiti suddetti; ripristinare la scala mobile adeguando il paniere Istat; separare gli enti previdenziali da quelli assistenziali.
 
25.07.12  Marco Della Luna
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