MERCATO del LAVORO

MERCATO del LAVORO
Il 70% delle nostre case sono a rischio
Prive del ‘certificato statico’ grazie ai piani regolatori
Caro presidente Monti, non si possono tassare con l’Imu

MERCATO del LAVORO
Il 70% delle nostre case sono a rischio
Prive del ‘certificato statico’ grazie ai piani regolatori
Caro presidente Monti, non si possono tassare con l’Imu
Caro prof. Monti
 E per conoscenza al sottosegretario (savonese) Paolo Peluffo
 
  Sono ancora da Lei per vedere di aiutarla…..il mercato del lavoro deve iniziare a svilupparsi con nuovi “PIANI REGOLATORI”, poiché con quelli attuali, dopo aver visto cadere la “prima e la seconda Repubblica” continueremo a contare le Repubbliche …

 Laurearsi medico per garantire assistenza medica ai nostri simili è un obbiettivo meritevole , chiaro, indiscutibile.

Laurearsi avvocato per garantire assistenza legale ai nostri concittadini è un altro obbiettivo che si identifica in modo abbastanza comprensibile.

Laurearsi architetto in Italia dovrebbe presupporre un chiaro percorso di progettazione produttiva che però SEMPRE, e per la maggior parte degli italiani, risulta incomprensibile “proprio per l’assoluta mancanza di realtà produttive!”

 Dopo la guerra sarebbe stato impossibile abbattere tutto ciò che non poteva considerarsi “strutturalmente stabile”, i problemi erano ben altri, e così abbiamo trascinato queste catapecchie fino ai giorni nostri, facendo dipingere quali “sepolcri imbiancati” tutte queste tremebonde case ottocentesche ……. ringraziando spesso, sui giornali…… pure i Sindaci che ci obbligavano a farlo!

Le nostre città sono costituite da circa un buon 70 % di case che hanno più di 150 anni e sono tutte a rischio.

Su queste case i Piani Regolatori consentono da sempre, ristrutturazioni consistenti in ragnatele di servizi elettrici ed idraulici, che pur collaborando all’ indebolimento delle stesse strutture portanti, assumono con le semplici

“ dichiarazioni di conformità di questi impianti“ le patenti necessarie per gestire il bene entro queste pseudo legalità.

All’architetto non viene richiesto nessun “certificato statico” dell’opera … non solo…. se nel condominio abita un vecchietto che non ha il danaro per ristrutturare la sua porzione di proprietà, e si continua ad avvalere di impianti obsoleti sino a “implodere” trascinando con se il resto del condominio, ( come avviene ormai settimanalmente)…… va tutto bene così!…….

Se l’architetto costruisce invece una casa nuova, deve: progettarne la struttura portante, depositarla in Provincia facendo successivamente “collaudare” l’opera da una terna di ingegneri …… mentre per una casa vecchia di trecento anni non è previsto nessun “collaudo statico”……… e la si può ristrutturare anche parzialmente con il solo buonsenso degli esecutori, allegando semplicemente alla “fine dei lavori” le già dette “conformità” relative agli impianti idraulici ed elettrici………nella certezza che, tanto il buonsenso non si contro – firma mai !! …….e qui prende vigore un’altra chicca: tutte le case di civile abitazione, anche quelle mai dichiarate “staticamente conformi” devono, per poter essere cedute notarialmente, disporre di un “CERTIFICATO ENERGETICO” in modo tale che nell’eventuale crollo, il cittadino si senta circofuso dalle “energie rinnovabili” che le macerie gli potranno sicuramente trasmettere con gli auguri del Piano Regolatore della sua Città!!

Mario Monti e  Paolo Peluffo

 Ed è qui caro prof. Monti, che i suoi consiglieri tecnici hanno portato Lei ed il Suo Governo completamente fuori strada…….. tutte queste case ristrutturate o meno, esistono o non esistono ??!!!…… una qualsiasi residenza civile nel resto del mondo civilizzato, “deve” essere “staticamente collaudata”, se non lo è “non esiste” … e se non esiste non può avere una “rendita”, e se non ha una “rendita” non può essere tassata né con ICI, né con IMU !!!

Il suo Governo si è ritrovato purtroppo con errori che ormai da 60 anni, sono stati scontati e fatti accettare agli ignari cittadini italiani, che come i tecnici del “Suo Governo Tecnico” non hanno mai fatto né visto fare : un “PIANO REGOLATORE” !! 

EH… si, perché gli errori più eclatanti nella nostra Patria, sono stati commessi nella “gestione dei suoli”; e Lei se ne renderà conto quando inevitabilmente affronterà il “lavoro nel mercato TURISTICO”.

Si ritroverà con il muro di gomma, creato per sviare gli investimenti da questo mercato a favore di quello industriale, e forse solo allora il Suo Governo, primo fra tutti quelli che abbiamo messo in standby, sommando questi errori capirà da dove sia necessario cominciare per tentare di risolvere i nostri problemi!!  

Per questi motivi, se lo stuolo di “tecnici” del “Suo Governo Tecnico” non riparte da una sostanziale riforma dei Piani Regolatori , non si intravede dove possa andare…….  

L’asse economico portante nei “Piani Regolatori” eseguiti nel dopoguerra era costituito dall’ industrializzazione di cui stiamo ultimando faticosamente, la definitiva e fallimentare chiusura.

Occorrerebbe quindi ragionevolmente, che questo “asse economico portante” venisse sostituito, ma, … i vari Berlusconi, Bersani, e Casini,e gli altri…. avendo avuto finora altro a cui pensare sono, secondo me, crollati miseramente proprio in virtù di questa semplice, ma enorme trascuratezza!! 

Ora tocca a Lei professore,…. chieda alla signora Merkel se sulle coste Calabro – Siciliane vedrebbe bene una succursale Wolkswagen, che peraltro troverebbe ampi spazi negli obsoleti Piani regolatori di quelle lande, con la trepidante gioia dei nostri sindacalisti ………. o manderebbe (la Merkel), uno dei suoi architetti a riprogrammare i nostri suoli meridionali, come avrebbe fatto a suo tempo, un qualsiasi Cecco Beppe con il suo caro amico, architetto Adolf Loos. 

Mi creda prof. Monti, il crollo del mondo politico italiano, ha le sue radici nell’errata gestione del territorio, gestione che ancor oggi si ritrova chiaramente riflessa nei “ vecchi geroglifici” Comunali a cui si aggrappano disperatamente sindacalisti senza arte, né parte; i Marchionni e le Marcegaglie, che non saprebbero costruire manco spille da balia, senza i soliti finanziamenti previsti negli insensati Piani Regolatori d’altri tempi …..

ma tutt’ora ancora validi!!” 

Quando si distrugge il Bergamotto per costruire industrie a Gioia Tauro occorrerebbe sapere con che cosa rifissare i profumi, quando si demoliscono le stesse industrie ormai decotte, occorrerebbe sapere come reimpiegare la mano d’opera………

Per saperlo occorrerebbe ridisegnare l’ asse economico portante visto che quello di prima si è rivelato tanto errato quanto inefficiente.

 Per ridisegnare l’asse economico portante, occorre uno staff di architetti, sicuramente a concorso, che individuino le alternative produttive nel loro contesto generale, riprendendo i concetti che adottò Israele quando, oltre alla produttività dei suoi contesti, doveva badare a non indifferenti problemi bellici.

Israele diede allora come oggi insegnamenti che tradotti nei loro “Piani Regolatori” rappresentano l’orgoglio dei loro mercati, mai disgiunti dall’abnegazione di progettisti strettamente legati al loro indomito popolo.

Un altro augurio ed un saluto affettuoso

Guido Luccini 

Savona 18/03/2012

su Google vedi “guidoluccini”

lucciniguido@libero.it

 

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