Marco Simeon
Vaticano, è iniziata la resa dei conti.
E il Segretario di Stato perde il fido Simeon |
Vaticano, è iniziata la resa dei conti.
E il Segretario di Stato perde il fido Simeon Viale Mazzini sostituisce il pupillo finora intoccabile del cardinale Bertone, legato anche a Geronzi. È ritenuto responsabile del siluramento di Gotti Tedeschi e del cardinale Viganò. Le sue telefonate sono finite agli atti nelle inchieste su Protezione civile e Grandi eventi
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Marco Simeon
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COME un’onda anomala che tutto travolge, i “golpe e i contro-golpe” che – secondo l’espressione di un banchiere cattolico ben addentro all’ambiente – si stanno consumando nella Curia di Santa Romana Chiesa cominciano a propagarsi all’esterno dei Sacri Palazzi. Per cominciare, hanno lambito la Rai, dove è stato silurato Marco Simeon.
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A molti lettori il nome del responsabile di Rai Vaticano dirà poco, ma il personaggio è il pupillo finora intoccabile del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone e lo snodo vivente di quella “coalizione anticristica di interessi”, come la chiamano i cristiani di base, che compare in tutte le vicende scandalose che hanno segnato negli ultimi anni, in un geometrico parallelismo, l’Italia berlusconiana e la Santa Sede. Dalla Protezione Civile ai Grandi Eventi, dal San Raffaele di don Verzé al grumo di interessi immobiliari di Propaganda Fide, fino al terremoto nella banca vaticana. Simeon, trentaquattrenne, figlio di un benzinaio di Sanremo, già poco più che ventenne viene catapultato dal suo Cardinal Protettore in una serie incredibile di incarichi: priore del Magistero della Misericordia, che possiede 130 appartamenti, consigliere d’amministrazione dell’ospedale Galliera, oggetto di una speculazione immobiliare, e addirittura approda alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Genova, oltre a inondare a caro prezzo la Città del Vaticano con i fiori sanremesi dell’associazione “Il Cammino”, che dirige con spiccate doti affaristiche. I primi soldi veri li fa con la vendita degli immobili a Roma delle suore dell’Assunzione alla Lamaro Costruzioni dei Fratelli Toti, che gli fruttò quasi un milione e mezzo. Ma poi ne deve aver fatti tanti altri, a giudicare da quel che sostengono gli inquirenti che hanno lavorato allo scandalo della Cricca dei Grandi Eventi, i quali lo intercettarono al telefono con alcuni dei protagonisti di quelle vicende e lo considerano parte integrante di quel grumo di interessi immobiliari del sistema Balducci-Bertolaso-Propaganda Fide. Sembra quasi di vedere trent’anni dopo la fotocopia di Luigi Bisignani sbarbato, il faccendiere che già poco più che ventenne curava il conto “Omissis” dello Ior attribuito ad Andreotti e condivideva i segreti del capo della Loggia P2, Licio Gelli. |
Quando anni fa Capitalia si fonde con Unicredit governato da Alessandro Profumo, il Vaticano si allarma. Che c’è da aspettarsi dal banchiere laico che vota per il Partito Democratico? Cesare Geronzi traversa allora piazza del Sant’ Uffizio e va a rassicurare il suo amico Bertone, con il quale si danno del tu e che ha sposato una delle sue figlie, il quale gli chiede di prendere in banca il suo protetto, che lo seguirà anche in Mediobanca. |
Il Cardinale Bertone
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Sarà poi il giovanotto sanremese, nel frattempo diventato responsabile di Rai Vaticano e degli Affari istituzionali (incarico che per ora gli rimane), dopo aver sponsorizzato l’opusdeista Lorenza Lei alla direzione generale, a organizzare il lavoro sporco: il siluramento del Cardinale Carlo Maria Viganò, che andava denunciando “una situazione inimmaginabile” di “corruzione ampiamente diffusa” negli appalti e nelle forniture vaticane. Un malaffare “a tutti noto in Curia”. |