Strettamente legato alla tutela dell’ambiente è il verde pubblico, limitato da questa Amministrazione ad una piantumazione di solo valore decorativo urbano a fronte di abbattimenti di alberi di alto fusto che stanno scomparendo dal paesaggio loanese.
Ugualmente per la salvaguardia delle spiagge, risorsa fondamentale nel panorama economico loanese. Se da un lato si è cercato di salvarle dall’erosione del mare con la costruzione della diga, che a dieci anni dalla sua conclusione necessita già di interventi di manutenzione per 395.000 euro. Interventi programmati per il primo semestre del 2009 e purtroppo non realizzati, dall’altra si sono imbottite di materiale sabbioso che non ha certo contribuito a migliorare la qualità degli arenili.
Sotto l’aspetto finanziario, dobbiamo sottolineare l’abituale utilizzo degli Oneri di Urbanizzazione per coprire gli Squilibri di Bilancio in parte corrente e non per investimenti. Certo questo è autorizzato da una deroga alla legge , ma di questo passo chiedo chi e quando andrà a realizzare le Opere di Urbanizzazione?
Il non rispetto del Patto di Stabilità Interno per il 2009 ed il fallito tentativo di rientrare nel Patto con la vendita di Villa Italia e con l’ipotetica chiusura del contenzioso con la Società San Lazzaro, comporterà sanzioni al Comune, che lo penalizzerà dal punto di vista programmatico, organico e finanziario per tutto il 2010.
La telenovela San Lazzaro, che dura ormai da diciotto anni, merita un inciso non tanto sulla vicenda, di cui avremo modo di parlare in altre sedute, ma su come l’Amministrazione informa gli organi comunali. Ci siamo accorti della volontà dell’Amministrazione di voler raggiungere un accordo con la San Lazzaro nell’Assestamento Generale al Bilancio di Previsione 2009 del 19 Novembre scorso, e già in allora sottolineammo e lamentammo il modo non certo rispettoso del principio di trasparenza e di pubblicità su cui si basano gli atti del Comune , visto che a fronte di un probabile accordo con la Società suddetta, quantificato in 241.000 euro inseriti in bilancio, non si è mai informato il consiglio, la minoranza, la commissione istituita ad hoc e tanto meno i cittadini.
Tornando al non rispetto del Patto di Stabilità e alle conseguenti sanzioni previste dalla legge finanziaria queste comporteranno un ulteriore rallentamento se non il blocco dei progetti annunciati, compresi quelli di normale amministrazione, di cui la pulitura del torrente Nimbalto a monte della via Aurelia, ne è un primo esempio.
Inoltre Signor Sindaco, Lei , una volta eletto Presidente della Provincia, aveva annunciato che avrebbe dedicato al Comune di Loano un giorno alla settimana, che aveva individuato nel giovedì. Giustamente in quanto è proprio il giovedì che solitamente si riunisce la Giunta Comunale. Ebbene dai verbali delle riunioni di giunta di questi ultimi mesi la Sua presenza alle riunioni risulta assente dal 25 Giugno del 2009. Otto mesi esatti.
Assenza giustificata e comprensibile, considerato l’importante carica che ricopre in provincia, ma non certo onesta e corretta nei confronti dei cittadini che l’hanno votata. Ancora meno nei confronti della giunta stessa, visto che è il Sindaco che la deve convocare e presiedere.
Anche in questa occasione dispiace appurare come l’ impegno preso non venga rispettato. E voglio rammentarle l’art.34 dello Statuto, riguardante la carica del Vicesindaco, al 2° capoverso, dove si afferma che il Vicesindaco sostituisce il Sindaco in caso di assenza o di impedimento temporaneo. Mi pare più che accertato che la sua non è un’assenza e tanto meno un impedimento temporaneo.
Per questi motivi, per quelli che precedentemente hanno espresso gli altri consiglieri le chiedo di riflettere sulla nostra richiesta e di fare una scelta responsabile, onesta e rispettosa nei confronti della città e soprattutto di se stesso.”
· Riflessioni e domande
Con metodica e scrupolosa cronologia, il consigliere Sandre ha evidenziato che gli obiettivi più importanti sono stati disattesi o in forte ritardo sui tempi prefissati citando: la diga soffolta di ponente e la conseguente realizzazione della passeggiata (rinviati “sine die”); sparito dalla programmazione il piano integrato dei parcheggi pubblici (specialmente a mare della linea ferroviaria) e così pure la viabilità alternativa all’Aurelia; la palestra delle Scuole Mazzini rimane sulla carta; la riqualificazione e pavimentazione del centro storico “caruggi orbi”, la sistemazione e allargamento di via delle Olivette, l’allargamento di via Bulasce sono rimaste “solo buone intenzioni”.
Sulla salvaguardia del territorio e dell’ambiente ha posto in rilievo “l’affaire Piani aziendali agricoli” dei permessi di costruire delle cosiddette “case agricole” che, “salvo pochi”, si sono caratterizzati con una serie di tanti abusi edilizi con la conseguente trasformazione di zone agricole in residenziali.
La cattiva gestione della sabbia “abbancata” in via degli Alpini (in sfregio a leggi) e poi, con escamotaggi pirandelliani, la scandalosa sistemazione in “trincea” di due metri su tutto il litorale loanese. Il tutto con costi esorbitanti di migliaia di euro, spesi male e “buttati al vento”. E dire che l’assessore Luigi Pignocca, in un consiglio comunale, dichiarò che “l’operazione sabbia” non sarebbe costata un euro alla collettività.
L’Amministrazione Vaccarezza potrebbe inoltre farsi parte diligente nell’informare la cittadinanza sui costi reali sostenuti con la pubblicazione degli stessi sul periodico del Comune Qui, Palazzo Doria.
Giusto rilievo su il non rispetto del Patto di Stabilità interno per il 2009 e sicuramente per il 2010 (siamo ai primi di marzo 2010 e il Bilancio di previsione non è stato ancora portato all’approvazione del Consiglio). Quali i motivi di detto ritardo? I signori amministratori sono in attesa di una “leggina fatta ad hoc” dal governo?
A proposito, gli amministratori si sono ridotti l’indennità del 30% dal 2009, come previsto dalla normativa?
Giusta citazione della “telenovela” della Società San Lazzaro S.p.A. che gestisce l’acquedotto comunale dal 1992 la quale, come ricordato, sarà oggetto di interpellanza nel prossimo consiglio comunale. Anche questa destinata a diventare “l’affaire acquedotto”, da porre sotto la lente d’ingrandimento, in cui potrebbero evidenziarsi fatti e circostanze da interessare la Procura della Repubblica di Savona.
Il Consigliere Sandre ha dimostrato di fare la sua parte, ovvero il controllo demandato all’opposizione che si addice una sana democrazia, nell’interesse superiore dei cittadini, al di fuori di sterili discussioni di impostazione partitica.
Gilberto Costanza
e-mail: gilberto.costanza.@alice.it
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