LOANO – Limiti acustici, risponde il comitato civico

 I limiti acustici indicati nel nostro manifesto sono relativi, evidentemente, ai soggetti che ricevono gli esiti sonori nell’ambito della propria residenza. 
CHE RIDERE
Il comitato civico Loanese risponde

CHE RIDERE

    Il pezzo a noi dedicato il 26 aprile scorso da “Trucioli Savonesi”…LEGGI… ha certamente dato la misura della incredibile violenza verbale e della mala fede che percorrono personaggi ai quali nulla importa della salute e dell’ordine pubblico, della libertà e di tutto quello che in qualche modo contrasti con la loro opinione (profondamente errata) degli interessi di sfruttamento della nostra climaticamente felice contrada marina.

   I limiti acustici indicati nel nostro manifesto sono relativi, evidentemente, ai soggetti che ricevono gli esiti sonori nell’ambito della propria residenza. Se i redattori della scomposta reazione non lo hanno capito il fatto è grave, se lo hanno capito (come noi pensiamo) è ancor più grave per la palese mala fede che accompagna le loro esternazioni. Le ingiurie poi sarebbero da evitarsi, se non altro perché, come da comune esperienza, rimbalzano con una velocità da pelota su chi le profferisce. Il conformismo degradante della parolaccia sparato su FB dai proseliti della fracassofilia  ha purtroppo, in oggi, indiscussi maestri nella vita pubblica, basti pensare ad un movimento politico a largo seguito il cui atto costitutivo si è fondato su di una sconcia invettiva.

    L’ilarità nella quale si sono profusi, a loro dire, gli intervistati da “Trucioli Savonesi”  ha uno specioso carattere sardonico. L’idea di famiglie costrette a finestre serrate in piena estate, di giorno e di notte, per tentare un’inutile difesa dall’amplificazione sonora dei frontistanti o sottostanti locali rintronanti e rintronati dall’esaltazione delle percussioni, dai belati del karaoke, dallo scatenamento discotecario;  che non riescono nemmeno ad ascoltare la propria TV o a parlare tranquillamente in casa propria, o che, come avviene per  le emissioni degli apparati Tecnomusic,  avvertono persino  la vibrazione delle pareti della propria abitazione; tutto ciò provoca nei nostri detrattori una incontenibile ilarità. Che ridere! insomma.

    Per un più compiuto divertimento, c’è dell’altro.  Dopo alcune annate di denunce e proteste, anche da parte del nostro Comitato, per  il visibilissimo inquinamento del mare, a ridosso  della zona centrale tra i bagni Perelli e i bagni Doria, nell’estate del 2014 si è scoperto dagli addetti comunali che lo stabilimento balneare “Florida”  incanalava le deiezioni dei propri servizi igienici e dei propri scarichi, anziché nella condotta fognaria, nella condotta delle cosiddette “acque bianche”, con fuoriuscita proprio nello specchio di mare antistante. Da anni (quanti non si sa) tutti noi frequentatori loanesi (pochi)  della zona balneare centralissima, insieme ai turisti  (moltissimi) che per questo vengono a Loano, abbiamo sguazzato nei residuati fognari dello Stabilimento balneare Florida. Le risate, ragazzi!

   E ancora. Uno dei più cospicui divertimenti, sotto la regìa degli stessi bagni “Florida”, consiste nell’accumulo di spazzatura nell’isola ecologica antistante i centralissimi esercizi commerciali ai  numeri civici  88-90-92  di corso Roma . Dalle ore 22 circa in poi  delle giornate primaverili, estive  e autunnali, si possono trascorrere poetiche ore notturne in contemplazione dei ragazzi del Florida che raggiungono il sito, a pochi passi dallo stabilimento, e vi riversano cospicui sacchi di immondizia che, non potendo più essere ricevuti dagli stracolmi cassonetti, vengono rovesciati sul selciato, spesso anche aperti ed ivi lasciati beanti ad esaltazione del “Turismo”, soprattutto notturno, nel  quale primeggiano i nostri detrattori. Il divertimento è tale che la settantenne signora intervistata da “Trucioli Savonesi”, adoratrice dell’allegria, ha affittato una poltrona e se ne sta lì davanti delle ore, per godere, tra una risata e l’altra, della vista e dei profumi dei residuati floridici. Qualcuno avrebbe suggerito di affittare un camioncino e trasportare i sacchi nel deposito dei Gazzi, ma si tratta proprio di gente priva del senso dell’umorismo. Perché, come proclama Peter Sellers in veste di protagonista nel  famoso film” Holliwood party” , travisando per barzelletta un fatto drammatico: “E’ tanto bello ridere!”

Stefano Carrara Sutour

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