Loano

“Primi 100 giorni”di Pignocca Sindaco
  Brutte notizie dall’Ato della Provincia di Savona per i cittadini
Anche i loanesi pagano per finanziare l’impianto di Villanova
L’ultimo regalo dei professionisti della politica che ‘non sapevano’

“Primi 100 giorni”di Pignocca Sindaco

Dopo i frettolosi asfalti preelettorali, dopo tante promesse elettorali, la neo-amministrazione, alla prova dei fatti, ha dimostrato non pochi  limiti  nel monitorare e gestire il territorio.  

 

 Dalle  panchine della passeggiata ai caruggetti orbi, dalla raccolta dei rifiuti  ai miasmi dei tombini, dalla  trascuratezza delle periferie all’incuria dei giardini della stazione, dalla parziale potatura delle palme,  alla sicurezza,  non garantita dall’insufficiente ed inadeguato sistema di videosorveglianza, dimostratosi inutile  in tutti i casi di incidenti, atti criminosi e di vandalismo, sono la fotografia dei primi tre mesi di amministrazione Pignocca.

Alle segnalazioni dei cittadini,  agli articoli dei giornali, alle interpellanze della minoranza,  l’amministrazione si è  attivata con   “scuse“ (vedi la  “sabbia” sparsa sul dissestato corso Europa) e  troppi “purtroppo”  o rimandando le soluzioni  a tempi da definire.

Le  opere pubbliche, palestra, rotonde e ponte Carmelo, sono  la prosecuzione dei pochi interventi iniziati  e lasciati  “a mezzo” dalla passata amministrazione.

Considerando che le rotonde sono iniziate nel 2007  e che i lavori sul ponte di monte Carmelo risalgono al 2006 non si può certo essere soddisfatti  dei  “tempi di realizzazione”.  

Le rotonde, poi,  non sono certo la soluzione al traffico di Loano e la  recente chiusura del ponte  ha messo in evidenza, se ancora ce n’era bisogno, come Loano non possa più fare a meno di un piano della viabilità, sempre promesso e mai realizzato, e di un moderno trasporto pubblico interno.        

Come  il  nuovo PUC,  a detta dell’ex e del nuovo  sindaco pronto…. ma chiuso in un cassetto!!   

I Loanesi  sono stanchi di aspettare, vogliono sapere quali sono le future prospettive di sviluppo della città.

A riguardo della  “movida” loanese, sponsorizzata dall’amministrazione,  questa non può prescindere dalla   tutela, vigilanza, sicurezza ed incolumità delle persone che la frequentano  ed al contempo non può non garantire  la tranquillità, la quiete ed il riposo di coloro che abitano o soggiornano nei pressi dei locali in cui la stessa avviene. Lo stesso dicasi  dell’integrità delle cose  .

“Senza fare polemiche” una cosa è certa:  l’ aumento della bolletta dell’acqua!                                                 

Anche in questa occasione,  quelle che dovevano essere normali e buone regole di governo, l’attenzione, la trasparenza e la comunicazione  non sono state usate, allarmando non poco la popolazione.                                                                              

“Senza fare polemiche”,  l’impegno e la doverosa  presenza del sindaco a palazzo Doria, ad oggi,  non ha portato nulla di nuovo  al precedente modo di amministrare,  un nuovo che metà dei loanesi auspicava.               

Brutte notizie dall’Ato della Provincia di Savona per i cittadini
  Anche i loanesi pagano per finanziare l’impianto di Villanova
L’ultimo regalo dei professionisti della politica che ‘non sapevano’
Nuovi aumenti dopo il + 132 % sulla depurazione e + 15% della Tarsu  
Siamo alle solite!!  I Loanesi, ma questa volta non siamo soli in quanto il provvedimento riguarda tutti i Comuni della Provincia, i Loanesi, dicevamo, scoprono dalle pagine de la Stampa di giovedì scorso, che dal 10 settembre 2011 li aspetta  un’ulteriore “doverosa e  necessaria” variazione della tariffa dell’acqua, in parole semplici  una nuova tassa  “per scongiurare sanzioni comunitarie”.   

 

 Il Comune dovrà quindi aumentare le tariffe idriche, alla quota depurazione e quota fissa, per cofinanziare l’impianto consortile di depurazione di Villanova d’Albenga.

Eppure  fino a poco tempo fa sapevamo sempre dai quotidiani che si discuteva e tergiversava in riunioni, convegni ed altro per decidere se portare la depurazione di Albenga alla Servizi Ambientali di Borghetto Santo Spirito, oppure costruire un nuovo impianto nell’albenganese.

Nel frattempo sulla porta di queste riunioni si affacciavano le sanzioni comunitarie ed addirittura il commissariamento di quelle amministrazioni che non si fossero adeguate alla legge regionale n.° 23/2010 ( e a quella comunitaria 2004/2034 ????????).

Dalla comunicazione del 5 agosto scorso si evince come i “professionisti della politica locale” si siano trovati col fiato corto di fronte alle imprescindibili direttive comunitarie  ed in extremis ci comunicavano, che per non incorrere nelle suddette sanzioni economiche ed amministrative,  l’unica alternativa che abbiamo è quella di far pagare i cittadini-utenti.

Forse distratti da interessi campanilistici, locali, provinciali e padani, non si sono accorti della realtà europea in cui viviamo, ormai da più di 50 anni, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle regole e delle normative.

O forse ritengono di poterle snobbare per poi vedersi costretti ad applicarle sul filo del rasoio delle sanzioni, ma sempre e comunque sulle spalle e nelle tasche dei contribuenti, ricchi e poveri, benestanti o meno.

Quest’anno Loano ha già visto aumentare del 15% la TARSU, del 132% la tariffa della depurazione e fognatura, ora un altro aumento di cui non conosciamo ancora l’entità in quanto l’ATO savonese non l’ha ancora comunicato ai comuni e tutto questo con un’informazione pessima.

Così facendo, anche se il fine eco-socio-ambientale è nobile, imprescindibile e condivisibile, il metodo con cui viene imposto è deplorevole.

I cittadini hanno il diritto di essere chiaramente ed esaurientemente informati, per condividere e partecipare responsabilmente, consapevolmente e coscientemente alle scelte che riguardano il territorio in cui vivono e le risorse che occorrono per realizzarle.

Dino Sandre – Capogruppo della lista civica “E’ tempo

18/09/2011 

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