Loano

Alcune domande all’assessore Pignocca, ma anche a Sandre
Rifiuti urbani a Loano, cosa ci nascondono
Ecco i dati della mancata raccolta differenziata

Alcune domande all’assessore Pignocca, ma anche a Sandre
Rifiuti urbani a Loano, cosa ci nascondono
Ecco i dati della mancata raccolta differenziata
 
Loano – Come preannunciato trattiamo il grave problema della raccolta rifiuti urbani a Loano.

 

Chi ha indirizzato e gestito la raccolta rifiuti urbani, negli ultimi 5 anni, è stato l’Assessore Luigi Pignocca,  il candidato Sindaco del Pdl/Lega Nord , con delega a: Arredo Urbano, Verde Pubblico, Ambiente, Demanio, Edilizia Privata, Nettezza Urbana.

Le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani a Loano, dal 2005 al 2009, avviati a recupero sono state:

      anno 2005 il 16,40% – anno 2006 il 20,80 % – anno 2007 il 20,89 % – anno 2008 il  23,77% – anno 2009 il  25,78%.

Bene ricordare gli obiettivi fissati dal D.Lgs. n. 152/2006, all’art. 205 che stabiliva  di raggiungere in ogni ambito territoriale, nell’arco di 6 anni dall’entrata in vigore del decreto, le seguenti percentuali:

a) – almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006;

b) – almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008;

c) – almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012.

Luigi Pignocca è stato carente (se non assente), documentano i dati ufficiali,  alle scelte e indirizzi per migliorare la raccolta dei rifiuti urbani a Loano, ben al disotto dei minimi previsti dalla legge.

Non solo, ma la stessa legge ha previsto che nel caso in cui a livello di ambito ottimale non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti, è applicata un’addizionale del 20% al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica a carico dell’Autorità d’ambito, che ne ripartisce l’onere tra quei comuni del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste sulla base delle quote di RD raggiunte nei singoli comuni.

Quindi da anni il Comune di Loano paga in più l’addizionale del 20% che, conseguentemente, ricade su tutti contribuenti: i cittadini loanesi!

Siamo ora in campagna elettorale e cosa aveva e ha pensato bene di fare  Luigi Pignocca (su suggerimento (?) dell’amico fraterno Angelo Vaccarezza, che lo ha promosso candidato Sindaco)?

Aderire alla Settimana Nazionale “Porta la sporta” promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, nata nel maggio 2005 su iniziativa di quattro comuni: Monsano (AN), Colorno(PR), Vezzano Ligure (SP), Melpignano (LE) e promuovere la campagna di sensibilizzazione degli oli alimentari.

Luigi Pignocca

 A proposito, il Comune di Loano ha aderito all’Associazione dei Comuni Virtuosi o si è limitato a aderire solo alla Settimana Nazionale “Porta la sporta”? Perché non ha aderito negli anni precedenti? Ha sottoscritto lo statuto che lo impegna nella realizzazione di politiche tese al raggiungimento di una maggiore sensibilità ambientale? Dagli atti in comune sembrerebbe di no. Ci è sfuggito?

 Sarebbe utile e chiarificatrice una presa di posizione pubblica del candidato Luigi Pignocca, anche per togliere qualsiasi dubbio che l’iniziativa abbia carattere puramente elettoralistico.   

Nel marzo 2011 l’Assessore ha dichiarato: “La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali. Produrre meno rifiuti, separarli e conferirli in modo differenziato permette, infatti, il riciclaggio dei materiali raccolti con significativi benefici per l’eco-sistema. (?)

Riciclare consente di diminuire il numero di alberi abbattuti (??), i litri di petrolio consumati e la quantità di CO2 immessa nell’atmosfera. (?) […] E’ per questi motivi che avviamo la nuova campagna sugli oli minerali, mantenendo così alta l’attenzione sul tema della raccolta differenziata.” (?)

In attesa, riteniamo le due iniziative apprezzabili anche se non risolutive, come alcune altre fatte negli anni. Con l’evidente carenza però che concretamente non hanno fatto, non fanno e (quasi sicuramente) non faranno aumentare le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti.

Tant’è che nel 2009 è stata solo del 25,78%, molto inferiore al minimo previsto del 45% del 2008 e sicuramente irraggiungibile al minimo del 65% del 2012.

Eppure vi sono tante realtà in Italia che sono già oltre la percentuale dell’80% della raccolta differenziata.

Come hanno fatto? Super esperti gli Amministratori?

No, solo validi e onesti Amministratori, innanzi tutto rispettosi dell’ambiente e della salute dei loro concittadini, che hanno saputo interpretare  al meglio il loro compito istituzionale con scelte mirate, sicuramente al di sopra dei loro interessi personali e/o di privati della categoria di “privilegiati”.    

 Hanno solo adottato la raccolta differenziata porta a porta, l’unica che consente una maggiore quantità di rifiuti urbani avviati al recupero, in grado di raggiungere e superare le percentuali minime previste dalla legge.  

Semplicemente hanno fatto loro il motto dell’Associazione dei Comuni Virtuosi basato su le 4 erre: “ …RIFIUTA, RIDUCI, RIUSA, RICICLA”. – www.portalasporta.it e  le linee guida di Legambiente – www.legambiente.it e i Comuni ricicloni – www.ecosportello.org  

Dino Sandre

 Il sistema della raccolta differenziata porta a porta è una tecnica di gestione dei rifiuti che prevede il periodico ritiro presso il domicilio dell’utenza del rifiuto urbano prodotto dalla stessa. Solo questo sistema di raccolta consente di raggiungere elevati valori di raccolta differenziata.

I rifiuti (rifiuto umido organico destinato al compostaggio, vetro-alluminio, carta-cartone, plastica, secco non riciclabile) vengono ritirati in giorni e contenitori diversi. Le frequenze di ritiro variano da una volta al mese a due o tre volte a settimana a seconda della frazione di rifiuto raccolta.

 Contestualmente all’avvio del sistema porta a porta vengono rimossi dalle strade di tutta l’area interessata i cassonetti per i rifiuti indifferenziati.

Il tutto necessita di una concreta collaborazione (animata da una sentita coscienza civica) da parte dei cittadini che tende ad ottimizzare il metodo di raccolta e garantire ottimi risultati.

Per i riottosi o negligenti si rende necessario e opportuno il principio fondamentale “Chi inquina paga” che prevede che la tariffazione del servizio operata dal comune viene applicata in base alla reale “produzione” del rifiuto più inquinante: il secco non riciclabile!

La tariffa da applicare viene fatta in base al numero di svuotamenti operati da ogni utenza per cui meno secco non riciclabile si produce meno si paga!

Ne consegue un logico risultato: i cittadini per pagare meno si impegnano di più nella raccolta differenziata!     

Che cosa hanno scritto nei loro programmi amministrativi le tre liste che partecipano alla consultazione elettorale amministrativa del 15/16 maggio 2011, sul metodo di raccolta dei rifiuti urbani?

1.Il Pdl-Lega Nord, candidato sindaco Luigi Pignocca: “L’amministrazione porrà particolare attenzione al potenziamento ed incentivazione della raccolta differenziata, al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dalle normative nazionali e comunitarie. Oltre alle già attivate raccolte differenziate, si sperimenterà l’estensione dei servizi ai rifiuti organici (raccolta dell’umido).

Il “Punto Eco” dall’attuale collocazione di Via Foscolo verrà spostato in Via degli Alpini al fine di aumentare la capacità ricettiva sia in termini di quantità e tipologia di rifiuti ed ottenere una maggiore funzionalità con un ampliamento dell’orario di apertura.”

2.E’ tempo, candidato sindaco Dino Sandre: “Perseguiremo con convinzione e tenacia l’obiettivo di informare, sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini ad effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti al fine di raggiungere e, se possibile, superare la percentuale fissata dalla legge. In tal senso saranno forniti precisi indirizzi alla società partecipata e sarà controllata la fase successiva alla raccolta, al fine di verificare che gli sforzi della collettività non siano vanificati da uno smaltimento non corretto.”

 3.Sinistra unita per Loano, candidato sindaco Paolo Tosi: “Infine, sempre in tema di ambiente, prioritaria deve essere la riduzione nella produzione dei rifiuti, con l’ambizione di raggiungere il cosiddetto “rifiuti zero” con un ruolo sempre più marginale per le discariche. Questo può avvenire con l’avvio capillare della raccolta differenziata “porta a porta” senza trascurare la divisione dell’umido dal secco.”  

Al riguardo chi ha indicato nel programma la chiara intenzione di gestire la raccolta rifiuti con l’ambizione di raggiungere il “rifiuti zero” avviando la raccolta differenziata “porta a porta” è la lista Sinistra unita per Loano, candidato sindaco Paolo Tosi.

 Nel mentre sembra escluso dalla lista Pdl-Lega Nord, candidato sindaco Luigi Pignocca, perché non è esplicitamente indicato in quanto si legge “Oltre alle già attivate raccolte differenziate, si sperimenterà l’estensione dei servizi ai rifiuti organici (raccolta dell’umido).”

 Non chiaro quanto scritto nel programma della lista E’ tempo, candidato sindaco Dino Sandre, benché sembra emergere la convinzione e tenacia di effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti al fine di raggiungere la percentuale fissata dalla legge.

Auspichiamo un chiarimento, dovuto agli elettori, dai candidati sindaco Luigi Pignocca e Dino Sandre, nel merito della raccolta differenziata al fine di precisare se intendono attuare la raccolta differenziata  “porta a porta”.     

Da tenere presente che alla data del 31 dicembre 2009 la percentuale raccolta differenziata a Loano è stata del 25,78% (minima prevista il 45%) e che al 31 dicembre 2012 dovrà essere non meno del 65%!

 Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it   

1/05/2011 – Trucioli Savonesi n. 291 

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