Loano

Il bilancio del Comune? Si programma e si promette molto, ma si realizza poco
Signor sindaco, qui si viaggia a naso
Ecco i conti di Loano che smentiscono l’ottimismo mediatico
Ritardi e rinvii di opere pubbliche, dilazione massima nei pagamenti, in compenso due spettacoli pirotecnici. Vaccarezza aveva assicurato:
 “Nessun problema, tagliamo solo le nostre prebende”

Il bilancio del Comune? Si programma e si promette molto, ma si realizza poco
Signor sindaco, qui si viaggia a naso
Ecco i conti di Loano che smentiscono l’ottimismo mediatico
Ritardi e rinvii di opere pubbliche, dilazione massima nei pagamenti, in compenso due spettacoli pirotecnici. Vaccarezza aveva assicurato: “Nessun problema, tagliamo solo le nostre prebende”
 

PREMESSA: L’articolo 193 del D. Lgs. N 267 del 18 agosto 2000, impone che almeno una volta all’anno ed entro il 30 settembre, il Consiglio Comunale provveda ad effettuare lo stato di attuazione dei programmi e dei progetti deliberati nel Bilancio di Previsione e di verificare gli equilibri di bilancio.

In quest’ultimo caso si tratta di verificare che gli accertamenti delle risorse iscritte nei primi tre Titoli dell’Entrate siano sufficienti a finanziare le Spese Correnti.

(Titolo I°della Spesa) e le quote di capitale per rimborso di prestiti impegnati.

(Titolo II° della Spesa). Inoltre che il finanziamento degli Investimenti iscritti al Titolo II° della Spesa siano effettivamente finanziati con le Entrate specifiche ( quali alienazioni di beni dell’ente e trasferimenti in conto/capitale).

Titolo IV° delle Entrate, Avanzo di gestione e risparmio corrente che si erano ipotizzate nel Bilancio di Previsione e che le medesime siano effettivamente concretizzate e realizzate.

Ci sono quindi due aspetti di questo adempimento fondamentale dell’attività dell’Ente voluto dal legislatore : uno contabile, di verifica degli equilibri economici e pareggio finanziario ed uno programmatico, che guarda alla realizzazione degli obiettivi annuali, che devono avere un riscontro esplicito in termini di tempo, volume di attività e costo e che comunque debbono essere verificabili ed avere un riscontro oggettivo.

L’ Esercizio 2010 parte da un Bilancio di Previsione gravato dalle sanzioni per il non rispetto del Patto di Stabilità per il 2009. Ciò ha imposto una considerevole diminuzione della Spesa Corrente prevista per il 2010, ridotta ai livelli dell’Esercizio 2007 pari a euro 15.185.764 inferiori all’ assestato dell’anno precedente, ossia alle esigenze riscontrate del 2009, di 1.633.192 euro. Con la 1^ Variazione al Bilancio si è ancora lavorato da parte degli uffici, per contenere la spesa corrente e si è riusciti a rosicchiare ancora 2.952 euro portandola, ad oggi, a 15.182.812 euro.

Un chiaro segnale a ridurre le spese correnti per cercare di rientrare nel Patto di stabilità, divenuto oggi più pressante e necessario viste le nuove sanzioni che la legge finanziaria per il 2010 prevede per gli Enti non in regola. Sanzioni che riguardano il taglio dei trasferimenti dei contributi dello Stato in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmatico predeterminato, che ricordo per il Comune di Loano è di 3.558.737 euro.

Non possiamo, a questo proposito, soprassedere alla Delibera di Giunta 160 del 10 settembre scorso, riguardante la situazione del rispetto del Patto di Stabilità al 31di agosto, dove si richiama, oseremmo dire in modo accorato, tutti i dirigenti dei vari settori, di verificare e di accertare le entrate di rispettiva competenza entro il mese di settembre e di limitare allo stretto necessario le movimentazioni relative alla parte passiva degli investimenti, con invito ai dirigenti stessi di attivare tutte le procedure possibili per dilazionare i pagamenti .

E’ una chiara preoccupazione per il timore dell’eventuale applicazione delle nuove sanzioni per il non rispetto del patto al 31 agosto, ben lungi dall’obiettivo. Timore non più per la non realizzazione delle opere le quali possono aspettare o comunque rallentare o essere addirittura eliminate dal programma annuale (vedi le opere di consolidamento del ponte di Monte Carmelo) ma per la preoccupazione di ritrovarsi con una macchina comunale, già costretta a difficoltà di organico e di operatività a seguito del mancato rispetto del Piano di Stabilità per il 2009 , rilevate nella delibera in discussione sia nel settore finanziario e tributi che nel settore di polizia urbana (pag. 17 e 32 delibera). Il timore, ripeto, di vedere decurtati i trasferimenti dallo stato, fondamentali ed imprescindibili per il buon funzionamento dell’apparato comunale e per una buona erogazione dei servizi.

Fatta questa premessa possiamo anche affermare che la verifica sugli equilibri generali di bilancio (grazie al costante controllo della situazione contabile), è perseguita positivamente.

Il Sindaco Vaccarezza

Per quanto riguarda la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, partendo sempre dal Bilancio di previsione e passando dalla 1^variazione dello stesso in data 7 giugno, ed anche alla luce della Delibera di giunta n.133 del 27 luglio riguardante l’approvazione del Piano esecutivo di gestione (PEG) e del Piano dettagliato degli obiettivi (POD) per l’esercizio 2010 e di quanto detto precedentemente, si vede chiaramente come ci sia stato un ridimensionamento ed una non attuazione degli obiettivi e, in ordine di tempo, di volume e di attività.

Nonostante l’inserimento dell’opera “teatro”, ad oggi in attesa del finanziamento regionale e la non ancora accertata alienazione di Villa Italia, gli interventi sul territorio sono limitati all’11,28% dell’ impegnato. Se si sommano gli impegni evasi per il territorio e ambiente, viabilità e trasporti questi si riducono al 10% delle previsioni esecutive. Su previsioni esecutive per quasi 7 milioni di euro (per la precisione 6.922.911 euro) si è impegnato 694.597 euro.

Per quanto riguarda il settore territorio ed ambiente e, nello specifico, la realizzazione delle Opere Pubbliche previste nel programma triennale 2009-2011, le opere previste nell’ambito dell’elenco annuale 2009 non sono state avviate, come si legge in Delibera, per problematiche connesse al Bilancio. Le stesse sono avviate con forte ritardi sulle previsioni nel corso del 2010. (dal PEG 27/7/10)

Più precisamente sono stati approvati i progetti relativi alle Opere di sistemazione di viabilità in via dei Gazzi e piazza Valerga (Traguardo 1), quest’ultima in via di ultimazione, con un ritardo sulla data di ultimazione prevista ormai annuale ((3° trimestre 2009- giugno/luglio2011)).

La manutenzione delle opere di difesa a mare (Traguardo 2), la cui progettazione definitiva è stata approvata dalla Regione, è in attesa del finanziamento : dovevano essere terminati nel 2° trimestre 2009, ora si prevede la conclusione per il marzo 2011.

L’allargamento di via delle Olivette (Traguardo 4) è in attesa dell’autorizzazione delle FFSS e del relativo finanziamento : tempi previsti di esecuzione dal 2° trimestre 2010 sono stati posticipati al dicembre 2011.

L’adeguamento prevenzione incendi di Palazzo Doria, considerata un’opera jolli, che compare e scompare da un’annualità all’altra (Traguardo 5), è ancora in attesa di incarico per la progettazione, anche per quest’opera i tempi di esecuzione previsti erano stati individuati ultimamente nel 2° trimestre 2010 anche loro sono stati posticipati al dicembre 2011.

Il rifacimento del manto in erba sintetica e degli impianti del campo di calcio dal 3° trimestre 2009 è slittato al settembre 2011.

Per quanto riguarda le OOPP del 2010 la loro realizzazione è ancora relegata ai preliminari.

Tutto questo non ci stupisce, non è una novità.

Abbiamo sempre riscontrato e sottolineato come questa amministrazione programmi molto e realizzi poco, e come quel poco richieda tempi di esecuzione che sforano i tempi previsti.

La rotonda di Piazza Valerga ne è un esempio.

Ma quest’anno c’è una scusante in più, se così vogliamo chiamarla, del perché gli investimenti non si realizzano, vanno a rilento o vengono posticipati. E’ quello di cercare di raggiungere necessariamente o, per lo meno, avvicinarsi il più possibile all’obiettivo del rispetto del patto di stabilità.

Viste le conseguenze che potrebbero ricadere sulla città a causa delle pesanti sanzioni nel prossimo esercizio, potremmo anche capire questo modo di “non operare” .

Il fine del raggiungimento del patto è alla luce odierna più che un buon motivo. Riteniamo però che si potesse affrontare ed intervenire diversamente nel corso dell’anno, rinunciando a qualche spesa ludica, per esempio quella dei due appuntamenti pirotecnici, un modo più che gratuito ed inopportuno di mandare in fumo risorse. Potremmo anche essere disposti a non storcere troppo il naso, sul fatto di vedere messo a bilancio il 30% della vendita di Villa Italia, spettante alla Fondazione Simone Stella, di cui vorremo un chiarimento in questa sede, sul perché e sul come un ente privato lasci in deposito nelle casse comunali 600.000 euro.

Ma… non possiamo non ricordare che proprio in questa sala, durante l’approvazione del Bilancio di Previsione 2009, il Sindaco, in allora anche Assessore alle finanze, affermava con sicurezza che una ipotetica ed eventuale possibilità di non rispettare il patto non avrebbe causato nessun problema, a parte il taglio delle prebende degli amministratori, e continuava affermando che si andava avanti per realizzare quello che si era promesso ai cittadini. Tutto questo veniva ribadito a mezzo Stampa (18 Aprile), a distanza di un anno, in occasione del Bilancio di Previsione 2010, con le sanzioni del non rispetto del patto già in atto, con l’intento, diceva, di voler portare a termine, ad un anno dalla fine del mandato, il progetto promesso (in campagna elettorale) per la città, sottovalutando e minimizzando nuovamente le conseguenze per il non rispetto del Patto di Stabilità.

In entrambe le sedute sottolineammo la superficialità, la leggerezza e il rischio di quelle scelte. Oggi siamo qui a verificare gli equilibri gestionali del 2010 che sono rispettati con tutti i dovuti distinguo fatti in precedenza e per verificare lo stato di attuazione degli obiettivi che, al di là dei numeri, sono decisamente disattesi e al momento attuale alcuni nemmeno coperti da finanziariamento. Ma quello che più preoccupa è il grave rischio di non rientrare nel Patto (o di rientrarci con una differenza elevata). Questo, lo ripetiamo, potrebbe causare gravi conseguenze al funzionamento del comune e alla possibilità di erogare i vari servizi per il prossimo anno.

La sicurezza iniziale con cui si dava la possibilità di stare dentro il patto e la tranquillità, in un secondo tempo dichiarata e dimostrata da questa amministrazione a sforare il patto per il 2009, basandosi sul fatto che nel 2008 agli enti che per la prima volta non avevano rispettato il patto non erano state applicate le sanzioni, il perseverare, oseremmo dire spensierato, di questo atteggiamento nel corso del 2010 si sta rilevando fallimentare.

La poca lungimiranza e la leggerezza con cui si sono gestite le risorse, la difficoltà ad introitare gli oneri di urbanizzazione, i tempi prolungati dell’alienazione e dell’incasso di Villa Italia e i tempi di attesa dei fondi FAS, mettono ad oggi la capacità organico-operativa del comune a repentaglio, al punto che l’ufficio ragioneria sta cercando in tutti i modi di garantirsi risorse di parte corrente da utilizzare ai fini del raggiungimento del patto aumentando il fondo riserva al massimo consentito per legge ( il 2% della spesa corrente totale di previsione).

Quanto detto non è semplice allarmismo, è la dimostrazione che chi è alla guida della macchina viaggia a naso, il suo naso, senza tenere conto e dei segnali disseminati lungo la strada e di quelli che gli invia la macchina stessa.

Di fronte al facile ottimismo, all’ostentata sicurezza e al decisionismo affrettato dimostrati da questa amministrazione, confidiamo negli sforzi attuati da tutti i Dirigenti dei vari settori affinché riescano, se non a rientrare nel Patto di Stabilità, per lo meno a ridurre le conseguenze delle sanzioni al minimo.

Dino Sandre

(Consigliere comunale)

29 settembre 2010

 

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