Ritratto di Hena Rigotti, Tempera su tavola (1924) di Felice Casorati
Galleria d’Arte Moderna –  Torino

Il ritratto di Hena Rigotti, figlia del grande architetto torinese Annibale, è uno dei più celebri e celibrati di Felice Casorati,  uno dei maggiori esponenti del realismo magico. Hena è ritratta di tre quarti con il busto leggermente voltato verso sinistra in un interno  vestita di scuro sul lato destro del quadro davanti a una mensa coperta da una tovaglia bianca stazzonata sulla quale  è posato un vassoio contenente sette mele, mentre un’ottava è rimasta fuori. La parte in basso è attraversata interamente dal tavolo su cui   è posato il vassoio con le mele. La profondità dello spazio è   mezzo della gradazione cromatica pià e mano scura. E’ evidente lo stacco tra il secondo piano vivacemente colorato e luminoso in contrasto con lo sfondo grigio scuro.

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Ma il particolare che fa di questo dipinto una delle opere più riuscite di Felice Casorati è la figura in primissimo piano  della protagonista con quell’abito nero che rima con quella corta capigliatura e quegli occhi che guardano intensamente verso qualcosa che sta fuori dalla portata dello sguardo dell’osservatore ma che la cattura tanto da farle dimenticare il luogo e il tempo in cui si trova in quel momento. La sua figura si staglia sulla tavola e sullo sfondo scuro dal quale emerge, in alto verso sinistra, da una nicchia, un piccolo ed enigmatico busto  che pare un’erma; sul lato destro, in alto, si intravede la cornice di uno specchio ovale. I punti focali di questo ritratto sui quali si appunta l’attenzione dell’osservatore sono tre: gli occhi della protagonista, le sue mani conserte e il vassoio con le mele variamente colorate.  Certo è che è difficile distogliere lo sguardo da quegli occhi pensosi e dolci al tempo stesso e da quella bocca così finemente disegnata.

Fulvio Sguerso