LETTURA DI UN’IMMAGINE Ritorno dal bosco Olio su tela (1890) Di Giovanni Segantini

Ritorno dal bosco Olio su tela (1890) di Giovanni Segantini
Segantini Museum – Saint Moritz

Questo dipinto rappresenta un altro capolavoro del periodo divisionista e simbolista di Giovanni Segantini. Prendendo a prestito il lessico cinematografico, vediamo in una inquadratura a campo lungo come in un fermo immagine una slitta sulla quale è caricato un pesante ceppo da cui escono contorte radici e una vecchia contadina, inquadrate di spalle, con una specie di cuffia in testa e con il tradizionale abito lungo quasi monacale che usavano  indossare le anziane donne di campagna fino a qualche decennio fa, che la trascina verso il vicino paese (per la cronaca si tratta di Savognin, in Svizzera, nel cantone dei Grigioni, dove l’artista visse qualche anno dal 1886) da cui filtrano rare luci dalle case sul far della sera. Sullo sfondo del paesaggio invernale si eleva una imponente catena di monti biancheggianti di neve, sotto un pallido cielo appena tinto di rosa.

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Questo Ritorno dal bosco è un’opera esemplare, come s’è detto, dello stile divisionista e della poetica simbolista  che Segantini aveva fatte proprie a partire da Savognino d’inverno (1888-89) , dove comincia a dipingere applicando i colori puri direttamente sulla tela non mescolati prima sulla tavolozza con il risultato di ottenere una nuova e spiccata luminosità, come possiamo constatare nei riflessi argentei, cristallini e azzurri della neve che ricopre  i campi, i tetti delle case e i monti lontani nel dipinto che stiamo contemplando. Il quale è ricco di simboli, anzitutto relativi al ciclo naturale di morte e rinascita: le radici che escono dal ceppo trasportato sulla slitta e apparentemente morto rinvia alla vita latente sotto la neve che rigermoglierà a primavera.  La vecchia contadina che torna a casa segue un sentiero già tracciato, simbolo del destino comune di ogni essere vivente. L’anziana che trascina in solitudine il suo passato verso il paese da cui si eleva  il campanile che spicca su quel paesaggio invernale come simbolo di quella speranza che unisce la terra al cielo.

Fulvio Sguerso

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2 thoughts on “LETTURA DI UN’IMMAGINE Ritorno dal bosco Olio su tela (1890) Di Giovanni Segantini”

  1. Un quadro che illustra il salto abissale che l’umanità è riuscita a compiere in poco più di un secolo: mille volte superiore a quello compiuto nei 10-12.000 anni che ci separano dal Diluvio Universale e dalla mitica Atlantide, se vogliamo dar credito al livello tecnologico raggiunto da quella civiltà, a cavallo tra realtà e Araba Fenice; a conferma che la crescita delle conoscenze scientifiche procede per la sua maggior parte in maniera aritmetica, per poi di colpo passare a velocità esponenziale nell’ultimo tratto, finendo col divorare se stessa e, qualora qualcuno si salvi, ripartire da zero. Questo delicato passaggio mi ricorda, in campo scientifico, la transizione repentina da moto laminare di un liquido a moto turbolento: il primo governato da leggi in gran parte semplici e con alto grado diprevedibilità, il secondo dal caos e dall’imprevedibilità. Ecco, noi oggi ci troviamo orfani della prevedibilità, in balia di un disordine che si auto-alimenta. E guardare questo quadro accende in noi un barlume di nostalgia, mista a ripulsa per la durezza di una vita orfana degli agi -e dei vizi- di cui la tecnologia ci ha reso fruitori e dipendenti

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