LEGGERE E RILEGGERE

LEGGERE E RILEGGERE
Cinque anni orsono usciva  “IL FALLIMENTO PERFETTO” di Bruno Lugaro, giornalista del Secolo XIX edito da Viennepierre.

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Cinque anni orsono usciva  “IL FALLIMENTO PERFETTO” di Bruno Lugaro, giornalista del Secolo XIX edito da Viennepierre.

Il sottotitolo riassume i contenuti “Le carte segrete, i protagonisti, i retroscena dell’inchiesta sulla vendita dell’Italsider, il crac dello stabilimento Omsav e l’operazione immobiliare della Darsena di Savona”. 

Non ricorderò i contenuti del libro e anche se non so se magari sia ancora reperibile, ne raccomando la lettura ad un lustro della sua uscita.

Il libro di Lugaro ha per protagonisti personaggi che ancora insistono sulla scena politica, imprenditoriale della nostra città e la vicenda OMSAV è la foto di famiglia di quella che, sociologicamente un pò impropriamente, si può definire “la classe dirigente” di Savona. Questa foto, per la persistenza dei suoi protagonisti non è stata strappata.

I contenuti attestano, come la centralità assoluta degli interessi personali, abbia, in quella vicenda fatto aggio in primis sugli interessi generali dei cittadini e degli operai OMSAV in secundis sulla situazione economica della città, generalmente intesa e quello delle giovani generazioni che hanno visto sostituire opportunità di lavoro con colate (piuttosto orride anche se firmate dal catalano architetto di fama Bofil) di cemento..

Al di là della polemica, la lettura di questo libro induce a riflessione e al consiglio di una sua consultazione per coloro che si accingono a dare una nuova soluzione dirigenziale al maggior partito di Savona. I traghettatori o il traghettatore, come del resto tutti gli associati del partito devono far scaturire le loro scelte filtrando, per lo meno, gli ultimi dieci anni di storia del PD a Savona che ha visto incrementarsi il degrado delle scelte di fondo.

Fermo restando la presunzione di buona fede, anche il sindacato, unitariamente inteso, uscì con le ossa rotte dal” fallimento imperfetto” con illazione su interessi di bottega che finirono per prevalere sul bene comune. Ma questo accadde e testimonia che quando la linea del sindacato non scaturisce da una autonoma elaborazione e proposta, le forze confindustriali ti portano agevolmente a spasso, quando non ti comprano.

E la storia si ripete. Il sindacato savonese continua a puntare strategicamente sul solo raddoppio della centrale Tirreno Power e della piattaforma contenitori della Maerks, in sintonia con i desiderata degli altri poteri forti della città. Il risultato sarà che se questi obiettivi, così avversati dalla società civile, non verranno centrati ci troveremo in braghe di tela.

Non da oggi, sulla base di riflessioni che la lettura di questo libro rafforza, la necessità per chi rappresenta i lavoratori di costruire per lo meno un piano “B” di sviluppo e di rilancio dell’economia savonese. Meno Pasquale e Di Tullio è più elaborazione autonoma.

UGO TOMBESI


Il giornalista Bruno Lugaro
autore del libro” Il fallimento perfetto” 
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