Lega Nord

Il peggior linguaggio da caserma…Bossi, Trota, Padania
EXERCITUS LARDI
L’attacco di Gioacchino Belli all’ignoranza dei figli di papà…

Il peggior linguaggio da caserma…Bossi, Trota, Padania
EXERCITUS LARDI
L’attacco di Gioacchino Belli all’ignoranza dei figli di papà…
 

Noi non sappiamo se il leader maximo della Lega Nord abbia adempiuto agli obblighi militari di leva che, ai suoi vent’anni, esistevano ancora. Pensiamo di sì e che ne sia profondamente nostalgico (forse negli Alpini o, come noi, nelle truppe corazzate?).

Gli è rimasto addosso il peggior linguaggio da caserma, la soffusa bestemmia di ogni valore individuale che non sia connesso alla gerarchia e alla provenienza paesana, alla miserevole anzianità di servizio (gli anziani : solo perché chiamati sei mesi prima), il gusto del bidone, del sacco e della “bicicletta” ( per chi non lo sapesse, un fuocherello acceso tra le dita dei piedi del commilitone dormiente in branda, per ghignare alla sua reazione naturale, simile alla pedalata).

Gli è rimasto addosso il negativo della camerata: un misto di ghignante menefreghismo e della sparata che, intanto ( se non fosse un Ministro della Repubblica Italiana) lascerebbe il tempo che trova, poi si ride alla barzellette sporche del sergente di turno, stando magari sull’attenti.

    Se, per caso, per ragioni legittime –per carità-, fosse stato esonerato dalla naja, allora, certamente, avrà goduto delle narrazioni sugli aspetti deteriori del servizio spacciate degli amici non militesenti, facendosene una propria filosofia, connessa alle peggiori congreghe casarecce, davanti alle fumanti polentate nelle mangiatoie di quartiere.

    Dalle recenti esternazioni nei confronti dei migranti ( a proposito, noi liguri, anche se lo Statuto della Lega ci colloca in Padania – leggere il saggio del Trota: “La geografia come opinione” teoria assunta a presupposto leghistico-, ce le ricordiamo bene le migrazioni nella nostra terra, avara di nascite, dei lavoratori lombardo-veneti , ce le ricordiamo bene le loro bambine mandate nei campi a legare le piantine di pomodori stante la loro abilità digitale), dicevamo dunque che dalle bestemmie contro i diritti dell’uomo della genìa legaiola si è passati all’idea delle armate regionali. Ad ogni regione il suo esercito.

Gioacchino Belli

Si tratta di avanzare così verso la effettiva secessione, verso la creazione di miserevoli staterelli nella strategia del distacco del Nord dal resto d’Italia. A parte il fatto che, come si legge nel suo Statuto, il concetto di nord della Lega è piuttosto confuso (ci starebbero anche le Marche, la Toscana e l’Umbria  art.  2 : inserite tra le sezioni nazionali del Movimento),   l’idea degli esercirti regionali è semplicemente dimostrativa di ignoranza anche della storia di quelli che, effettivamente, sono gli Stati Federali, bastino come esempio, gli Stati Uniti d’America, per non parlare dei costi. 

La ventilata secessione di regioni che hanno prosperato e vissuto sul lavoro degli immigrati e che, in oggi, proprio dalla immigrazione da altri paesi ricevono la linfa necessaria alla tenuta del loro sviluppo, costituisce non solo un’offesa e un vulnus nei confronti della nostra Costituzione, ma palesa una profonda negazione dei principi che regolano la consistenza economica della comunità e dei principi basilari della connessa e necessaria solidarietà .

   Noi non crediamo che la Lega Nord sia un partito politico avente legittimazione nello Stato Italiano, noi rileviamo come un fatto che la Lega Nord costituisce un’associazione di nemici dell’Italia unita, un’associazione il cui scopo è quello di demolire l’unità faticosamente raggiunta della nostra nazione per ricacciarla, attraverso una serie di paradossi istituzionali e una battaglia dall’interno, nelle peggiori e più miserevoli condizioni preunitarie, con l’aggravante degli strumenti che la modernità mette a disposizione di questa antistorica e penosa guerra anti italiana.

    Ma, per responsabilità di una inetta, interessata e spregiudicata classe di potere , i rappresentanti di questo movimento anti italiano stanno al governo del Paese. Essi formano, insieme ad una destra miope, personalistica e sconsiderata, una maggioranza, ancorché solo parlamentare e numerica, attraverso la quale passano nelle aule di Monte Citorio e Palazzo Madama le più proterve e macroscopiche lesioni dei principi fondamentali della democrazia, conquistata faticosamente ed a caro prezzo.

   Ma di quali eserciti vanno blaterando ! Poiché a tanto siamo arrivati, valga l’attacco di Gioacchino Belli all’ignoranza dei figli di papà del suo tempo dei quali fu eletto un Trota di allora, quello che, nella versione dall’italiano al latino, trasformò esercito distrutto in exercitus lardi , ed ebbe il premio.

    BELLAMIGO      

10 aprile 2011

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