Le poesie di Fulvio Baldoino

LE POESIE DI
FULVIO BALDOINO

LE POESIE DI
FULVIO BALDOINO
 
 
MOHAMED RIEMPIVA DI COLORI
Mohamed riempiva di colori
le sue figure tracciate
sul pavimento di cemento
al buio fondo della cella.
 
Quelle figure l’hanno salvato.
 
Quando è uscito dopo vent’anni,
stravolto dalla prigionia,
la madre non l’ha riconosciuto.
 
Il volto era di un vecchio
e la voce tremante,
ma Mohamed dice
che l’arte di quei consunti pastelli
l’ha salvato.
E noi vorremmo
abbracciarlo nella luce,
in un abbraccio largo e insieme stretto,
nella luce abbagliante di quando
della porta è saltato il lucchetto.
 
A te lunga vita, Mohamed Nadrani.
PER CHI SA CHE LO ASPETTA UNO SCORSOIO
Per chi sa che lo aspetta uno scorsoio,
anche lo spiraglio,
anche il cielo è una corda.
Anche il cielo e le nuvole leggere.
Anche la gente che nel passare sfiora
il recinto di filo spinato
e di lui si è scordata,
acquiescendo così al suo osso rotto,
tra poco, del collo.
 
Eccolo, l’hanno appeso!
Il ridicolo è che pare avere fretta
tanto svelto sgambetta;
e invece avrebbe voglia di restare.
Il ridicolo è
che con quei passi corti
pare darsi da fare
e non farà strada alcuna…
 
Chissà dove crede d’andare!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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