LE INTERVISTE IMMAGINARIE

LE INTERVISTE IMMAGINARIE DI FRANCO IVALDO
 INTERVISTA COL BUON DIO E IL DIAVOLO (terza puntata)

Libro dedicato alla memoria di Camillo Sbarbaro, autore tra le altre opere storiche di “trucioli” dispersi, nella quale, riferendosi a Giacomo Leopardi, lo defini’ “la voce dell’innocenza davanti all’esistenza”

LE INTERVISTE IMMAGINARIE DI FRANCO IVALDO
  INTERVISTA COL BUON DIO E IL DIAVOLO (terza puntata)
Libro dedicato alla memoria di Camillo Sbarbaro, autore tra le altre opere storiche di “trucioli” dispersi, nella quale, riferendosi a Giacomo Leopardi, lo defini’ “la voce dell’innocenza davanti all’esistenza”
 
 

Seconda parte

 L’inviato: Insomma, questo diavolo-tentatore, in fondo, ce l’ha messo Vostra Altezza Serenissima ?

Dio: Ma sì, ammettiamolo ! Stanco di tragedie, di tregende, di fosche leggende, ascoltando le suppliche di un certo Faust ad uno sconosciuto Belzebù ho deciso di accontentarlo, partendo dal mito di Lucifero, l’angelo sindacalista ribelle, sono arrivato a fare un Satana decente, anche se qualcuno l’ha subito messo a capo delle schiere infernali e invece le legioni infernali, tutte in purgatorio, sono una sorta di armata Brancaleone, che nessun crociato che si rispetti vorrebbe frequentare. Lui ci prova, ci tenta. Nel XX secolo, sulla vostra terra ha avuto il suo momento di massimo splendore. Due guerre mondiali. Se non ci metteva lo zampino lui …

 

L’ inviato: E’ stato lui! Era Hitler, ci scommetto.

 

Dio: Beh, per la seconda guerra, era lui, hai vinto la scommessa. Era il vecchio Adolfo!

L’incarnazione del vecchio Satana. I finanzieri mondiali, le banche, gli accumulatori dello sterco di Satana, appunto, erano alla ricerca di un tipo come lui l’hanno trovato in una birreria di Monaco. Questi adoratori del denaro sono proprio ingegnosi. Non si fermano davanti a niente!

  

L’inviato: Altissimo, ora comincio a vedere chiaro in tutto quello che Voi mi dite, però, confesso , che moltissimi dubbi non sono stati fugati e che né la teologia, né la filosofia mi appaiono adeguate a spiegare il grandissimo mistero che continua a circondare i misteri che Vi riguardano. Come quello della Trinità, ad esempio.

 

Dio: Senti, se si tratta di misteri di fede, ti devi rivolgere al mio staff, perché con tutte le complicazioni che sono sorte nei pianeti di tutte le galassie, di tutti gli universi. Io non mi ci raccapezzo davvero più. Qui, ci vuole il dottore sottile, l’avvocato angelico, altro che questioni teologiche , queste diventano questioni giuridiche, davvero. I miei teologi, nel vostro medioevo terrestre, ad esempio, se la sbrigavano con poche parole e con fatti tangibili. Per gli eretici, un bel processo della santa Inquisizione, processo solitamente seguito da una condanna esemplare, e via. Poi, con quel Beccaria e le sue tesi sulla pena di morte, da sostituire con la certezza della pena, l’ergastolo, che , per i criminali, dovrebbe essere ancor più dissuasivo, tutto si è fatto incredibilmente più complicato. I teologi, in fondo, hanno avuto la partita bella e facile.

Dio esiste. Non ci credi ? No. Bene, è questione di fede, si vede che non ti ha toccato ancora con la sua grazia, vai a farti benedire. Punto e basta. Poi sono sorte le questioni giuridiche. Ma perché Dio ha permesso ciò, perché – se può tutto – non ha evitato le guerre mondiali, le bombe nucleari, la catastrofe finale…

 

L’inviato: Ci sarà una catastrofe finale ?

 

Dio: C’è sempre una catastrofe finale. Ma non mi interrompere. Ma perché non c’è ancora stata la catastrofe finale ? Ah, no, confondevo, non era sulla Terra era sul Pianeta Rosso, su Marte, sempre i rossi, i rossi, questi bolscevichi dello spazio. Ma su Marte, hanno avuto una bella sorpresa , altro che pianeta rosso, pianeta rotto! Ah,ah, eh ,eh, ih, ih….

 

L’inviato: Però, con l’estinzione, hanno smesso di soffrire ? Nessun sopravvissuto ?

Dio: Quando un purgatorio finisce, quelli che erano lì in stato di pena, non sono ammessi necessariamente in paradiso, nel Mio Regno, ma se ne vanno quasi tutti nel Limbo ; chi si salvò nella catastrofe del pianeta rosso fu un certo Marte (da cui il nome, successivamente, dato al pianeta). Era un generale a riposo: solo quei greci, pieni di fantasia ed immaginazione, potevano farne… il dio della guerra. Che spasso. Il Dio della guerra non può essere che Uno. Hai indovinato chi ? Vedo dal tuo sorrisetto melenso che hai indovinato… Giovanotto, c’è poco da sfottere. IO sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine (la vostra fine, non la mia) , quindi, se pensi di fare dell’ironia, scordatelo

L’inviato: No, pardon, mille volte perdono, Sua Sommità, ha frainteso il significato del mio sorriso. Era come se io dicessi: e chi poteva essere se non …

 

Dio: Non nominarmi troppo spesso, microbo! Non nominare il mio nome invano…

 

L’inviato: Certo, certo, chiedo umilmente scusa, Vostra Profondità, insondabile Abisso…

 

Dio: Ecco, questo è il tono giusto, conservalo. Comunque, sappi che nell’infinitamente grande, come nell’infinitamente piccolo – Eraclito, sia detto en passant , non sbagliava – vi è sempre un perenne conflitto. Tutti contro tutti. Microbi, molecole, virus, cellule, squadroni di globuli bianchi all’attacco, globuli rossi a presidio, anticorpi, batteri, c’è più guerra in una goccia d’acqua che tra Greci e Troiani… tra Galli e Romani. Ma come mai siamo arrivati a parlare di queste tristezze ?

Parliamo dell’amore, di Venere , di Apollo, ci vuole frivolezza che diamine. Qui, con santa Lucia e la Maddalena, sai che allegria… Ancora che la Maddalena, qualcosa da raccontare ogni tanto ce l’ha, quando è in vena…Quel che c’ era di bello tra i pagani è che non andavano tanto per il sottile. Poi, in mio nome, tutto è diventato più triste, più cupo fino alla paurosa tetraggine di quel Medio Evo vostro. Raramente ho visto incubi più squallidi di quello sugli altri pianeti dell’Infinito. Ma come ci siete riusciti. Va bene che Pietro non è capace di scegliere , ma i suoi successori a Roma hanno esagerato,eccome. E’ venuto da me a chiedere perdono per gli eccessi, a dirmi: e chi poteva prevedere i Borgia sulla mia sedia pontificia? Va bene, ma anche tu, che hai il privilegio dello sguardo universale, potevi guardare un pochino meglio nella sfera del futuro, Pietro,gli dissi, che diamine non sei più un pescatore di anime , con l’inquisizione medievale , altro che pesca…

Bene, teniamoci su. Mai saputo che Cleopatra era un travestito ? Ah, ah! Solo quel “gaius” (capita l’allusione ?) di Julius Caesar poteva far finta di nulla… Ah, questi egizi che birbanti !

 

L’inviato: E Marc’ Antonio , che ha detto ? C’è rimasto di stucco, eh ?

 

Dio: Troppo “macho” per ammettere l’equivoco e il suo sbaglio.. “dopo”… Augusto, invece, non c’è cascato, eh la volpe ! Ah, gli egizi, simpaticoni e divertenti . Non dico solo per Cleopatra. Lo dico per la loro religione. La più colorata, fantasiosa, brillante. Gli unici, a parte i tibetani – altri splendidi religiosi – che hanno scritto un Libro dei morti per guidare le anime nel viaggio supremo, nell’aldilà , ma dico , si poteva fare di meglio? Eppoi, col cavolo che erano politeisti, visto che ammettevano l’Immenso Pfa (così mi chiamavano, cari ragazzi che dio li benedica),”Immenso Pfa, tu che dal nulla hai tratto il mondo, noi ti adoriamo…” cantano i sacerdoti nel coro dell’Aida, la mia opera preferita. Ah quel Verdi! Se non fosse per Mozart sarebbe il primo. Ex aequo, dai, ex aequo. Assieme a Beethoven: la trinità musicale, capita l’allusione…? Wagner, beh sì, ma piaceva ad Adolf e questo gli è stato fatale. Sai, un’avversione condivisa da quei due , per gli ebrei il popolo eletto. Altrimenti avrei detto quattro! E avrei fatto del quadrato la figura suprema, invece, è il triangolo. Musica, geometria, matematica, sinfonia delle sfere… No ? Vedo che non segui, ma che importa. Anche il soliloquio è utile. Intanto, se io sono l’ Uno, gli altri, gli innumerevoli come possono comprendermi ? Possono solo seguirmi, senza capirmi. E va bene, lo ammetto, sto dicendo n’ importe quoi. Però anche tu non hai mai sentito parlare di trivio e di quadrivio ?

 

L’inviato: Ma è poi vera questa storia di Cleopatra ?

 

Dio: Ma certo che no. L’ho inventata così per ridere… Non fa ridere, eh ? Strano che al divino non sia consentito il “sense of humour”. Ma questo l’abbiamo già detto. Strano, però. Si vede che per fare dell’umorismo ci vuole della cattiveria, un pizzico di malignità, una perfidia, come dire ? Luciferina, ecco la parola . Altrimenti, niente. Dio può fare solo piangere, ma non fa ridere. Non c’è niente da fare. Parliamo di cose serie. Quanto a Cleopatra era una regina sexy, altro che! ( in un angolo, la Madonna, santa Lucia, Marta e Maria Maddalena si fanno il segno della croce e lanciano un’occhiataccia di disapprovazione all’Onniveggente, che non vuol dire voyeur,eh, intendiamoci, non diventiamo blasfemi !) Ma , proprio per questo – prosegue Dio- ho voluto un po scherzare… Dunque, gli egiziani. Quelli antichi, grandi personaggi. Ma da Cleopatra in poi non hanno più vinto una guerra. Guarda come è andata a finire quella dei Sei giorni con Israele…

  

L’inviato: E’ il popolo di Israele, il popolo eletto ?

Dio: Ah, sei rimasto lì. Tutti sono popoli eletti, Dio è con noi, dicevano gli altri. C’ è, è vero, la storia di Mosè… Beh, senti, non ne potevo più. Tutti lì ad adorare quel vitello d’oro, erano troppo vicini a Belzebù. Si può sbagliare , l’errore è inevitabile. Ma qui si finiva troppo in basso ! Così, mi sono detto, devo mettere dei paletti al gioco. Una specie di zona off limits del peccato.

Così, i massimi artisti del paradiso hanno trovato che una discesa spettacolare sul monte Sinai, tra tuoni e lampi, con effetti speciali che a Hollywood se li sognano ancora adesso, altro che Cecil De Mille; il copione era tentante. Mi annoiavo. Mi sono detto, facciamo anche questa. Tanto che ci perdo?… Le tavole della legge, scritte dai massimi giuristi angelici, oh, guarda che quel ricordati di santificare le feste è fondamentale, eh. Dieci comandamenti. Non nominare il nome di Dio invano ! Ci hanno messo un millennio i miei giureconsulti per trovare la formula. Il massimo ! Ho detto, questo è il massimo. I musulmani poi hanno anche proibito di raffigurare la mia immagine e questo devo dire lo ho apprezzato nella giusta misura, sotto forma di un messaggio speciale di Allah (Io) al mio profeta Maometto, gran guerriero, detto tra parentesi. Ma torniamo alla Bibbia. Insomma, ti appaio a Mosè gli affido le tavole della legge, poi è andata come è andata. Per quel che riguarda il “non uccidere” e il “non rubare”, Io l’avevo detto ai miei giureconsulti, agli avvocati, ai Soloni della Legge. Ma non chiediamo a questi terrestri cose impossibili, per favore ! Non rubare. E se quelli non rubano che fanno ? Non uccidere. Ma per favore… Da Caino in poi…Va beh, ero di buon umore e li ho lasciati fare. Così per colpa di quei quattro barboni giuridici, una figuraccia che non ti dico. Non c’è niente di più risibile di una legge che nessuno osserva. Guarda in Italia. Il legislatore cui tutti fanno le pernacchie, è un poveraccio. Ho dovuto mandare giù, il mio figlio prediletto, Gesù, come lo chiamate voi, il Nazareno per riformare la legge mosaica. Per forza, no, lo capisci anche tu… No, che vuoi capire , l’inviato di “ My God” figuriamoci!, Beh, dunque, mando Gesù, che certo non impedisce torture e massacri , ma trova una formula al cui confronto i miei dieci comandamenti sono uno scherzo. Ama i tuoi nemici ! Ma ti rendi conto ? Non uccidere, è già difficile per dei terrestri. Ma “Ama i tuoi nemici”, “Porgi l’altra guancia”. Il massimo, il massimo! Gesù era un genio, anzi è. E’, poiché siede alla destra di suo padre per l’eternità, come puoi vedere. Va beh, adesso, è uscito… Ama i tuoi nemici ! Solo i santi potevano riuscirci, ammesso che ci siano riusciti davvero. E così con la riforma evangelica, io sono stato meno esposto al ridicolo, anzi, sono rimasti i dieci comandamenti, però, l’asta era messa ancora più in alto. Ah, non siete saltati fino lì che era facile e adesso, per meritarvi il paradiso, provate a porgere l’altra guancia, a prendere per benedizioni le umiliazioni, gli sputi in faccia, dite grazie ti benedico a chi ti percuote. Così imparano ad infrangere tutti i giorni la facile (tutto sommato, facile) legge mosaica, e beccatevi il Vangelo cristiano ! Bella riforma ! Se solo quel San Pietro non si fosse rivolto ai romani… Lasciamo perdere questa è un’altra storia. Ne riparleremo.

 

L’inviato: Comincio a capire. In fondo, anche voi Sommo Bene, siete un riformista. Un ritocco qui, uno là. Il Vangelo che corregge la legge mosaica, la Bibbia, insomma, attenuandone apparentemente le asprezze ma ponendo il traguardo in un posto ancora più elevato. Dal possibile al sublime. E’ impossibile essere “veramente” cristiani ? Eh, voglio dire, che ne pensate Elevatissimo ?

 

Dio: Beh. Non è certo facile. A esserlo veramente, in tutto e per tutto, minimo ti fanno santo, perché martire lo devi diventare per forza a porgere l’altra guancia coi tempi che corrono. Ma restano cristiani perché , pur contravvenendo in tutti i modi non solo ai dieci comandamenti, ma anche e soprattutto alla carità ed alla pietà evangelica, hanno sempre la possibilità di salvarsi in calcio d’angolo (quanto mi piace, detto tra parentesi, il vostro sport del calcio che rallegra il monotono Settimo giorno) con la confessione e la penitenza. Altra riforma, beninteso. Altrimenti, coi traguardi fissati da Gesù per i cristiani perfetti, le chiese sarebbero rimaste vuote. No, no. Confessione, penitenza e riammissione ! Mai condanne definitive. Mai. Te l’ho detto. Non potevamo di certo creare l’inferno che, infatti, non esiste. Lì, sarebbero state solo condanne definitive ed eterne. E chi poteva assicurare che il peggiore gaglioffo, proprio all’ultimo istante, in zona Cesarini, non facesse goal. Ma cosa sto dicendo ? Intendo, non si pentisse prima del fischio di chiusura dell’arbitro (sono io, sono io…)? E allora, che razza di ingiustissimo inferno sarebbe questo inferno ? Pieno di pentiti dell’ultim’ora che magari io non avrei avuto il tempo di ascoltare. Ci sono miliardi di mondi, l’ho già detto ? Appunto.

Il leader dell’opposizione angelica avrebbe ottenuto la maggioranza quasi assoluta. Ma, per carita. Non ci pensiamo nemmeno all’Inferno. Il diavolo dice che esiste, eh, l’inferno, intendo. Ah, ah. Ma ti pare che se avesse a disposizione un inferno, bello comodo, su cui regnare, con la maggioranza assoluta dei voti, starebbe ancora lì a tormentare le anime degli altri, a voler rischiare l’arrivo degli esorcisti con le sue possessioni demoniache da inquilino precario, passibile di sfratto…. No, chi ha un regno qualunque esso sia, non va a fare l’emarginato nelle moderne metropoli, come fanno tutti i poveri diavoli di questo mondo. Li mandano all’inferno, ma è solo un modo di dire, ce li mandano in senso figurato, capito ?

 

L’inviato: Il mondo può sperare in un futuro miglioramento?

Dio: Guarda la speranza, oltre ad essere l’ultima a morire, di solito non costa nulla. E’ pur vero che troppo spesso è seguita dalla delusione; tuttavia, vale la pena di sperare. L’unica cosa positiva è che le genti, una volta conosciuta la storia di coloro che le hanno precedute, potrebbero, volendolo, evitare certi guai già accaduti in passato. Se non lo fanno è perché persistono nell’errore, pur sapendo che è un errore. Come si dice ? Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

Eppure, eccoli lì che perseverano. Sono dei nani, seduti sulle spalle dei giganti del passato, dovrebbero – in teoria – vedere più lontano data la posizione privilegiata di spettatori della storia , di eredi delle conoscenze. E, invece, no. Una sorta di infantilismo di ritorno spazza via l’esperienza, spazza via l’insegnamento della storia, e non evita gli errori. Anzi , vi è una sorta di emulazione che tende a ripeterli. Faccio un semplice esempio: probabilmente, Cesare sognava di emulare Alessandro il Grande, Napoleone si vedeva al posto di Cesare, Hitler al posto di Napoleone. Le masse li seguivano. Eppure, per tutti non era andata a finire bene. E l’esito di certe imprese stava scritto in bella vista sui libri di storia. La guerra franco-prussiana non ha evitato il primo conflitto mondiale, il primo non ha impedito il secondo, anzi in un certo qual modo ne ha gettato i semi. Una guerra finisce per prepararne un’altra. Eppure, queste cose l’umanità le conosce.

 

L’inviato: Delusione, scetticismo, pessimismo anche da parte di Chi tutto vede e tutto può ? Non posso crederlo vostra Magnificenza.

 

Dio: Ti stupisci se il pessimismo della ragione ha contagiato persino il Creatore ? Non avrei dovuto distrarmi, addormentarmi, certo, se l’umanità non è più capace di progetti positivi, ma vive in un incubo, se i sogni, quelli belli, sono roba del passato, anche da ottimisti illusi, qui dovrò prendere delle misure. Draconiane. Non dico altro. Tutto ciò non può continuare così. Se le lezioni non servono, il grande maestro può anche porre fine all’insegnamento. E’ una minaccia, non una promessa. Ovviamente, posso ancora cambiare idea. Si vedrà. Ma il mondo è in pericolo, perché nulla più gira per il verso giusto. E chissà in tutto questo caos un gigantesco meteorite, un giorno o l’altro, potrebbe anche urtare un pianeta; a caso, diciamo …ma sì diciamo la Terra !

 

L’ inviato: Sono allibito, ma in base ai vostri insegnamenti precedenti, mi dico che, in fondo, in senso assoluto, non esiste la Terra, non esiste il meteorite gigante, quindi, Imbiasimabile ed Immacolata realtà, se tutto e vuoto chi si scontra con chi ?

 

Dio: Eccellente ! Tutto sommato, questa intervista sarà servita a qualcosa. Vedo che cominci a ragionare. La ragione, questo è tutto. L’unico modo di uscire dal labirinto è quello di mettersi a ragionare. I greci parlavano della dea ragione e , invece, sono proprio io la Ragione Eccelsa. Sono anche la fortuna ed il destino. In quest’ultimo caso, come in quello della giustizia, mi metto una benda sugli occhi e divento cieco, io l’Onniveggente. Cieco, per poter giudicare senza guardare in faccia nessuno. Per poter far vincere alla lotteria i superfortunati, senza sapere se sono miei credenti o atei fottuti, se sono amici o parenti. Cieco , come la fortuna. Cieco, come il destino, che per l’appunto premia o colpisce alla cieca. Gli sfigati non hanno scampo dev’essere un fatto logico-matematico, dev’essere qualcosa che ha a che fare con il calcolo della probabilità. Tanto è vero che se è plausibile l’eventualità che qualcosa vada storto, stai pur certo, che quel qualcosa andrà storto. Il fato, la nemesi storica, l’imponderabile, il possibile, il probabile, il quasi certo. Il Fato.

Oui, c’est toujours Moi !

Vedi, giovanotto, quando si è l’Alfa e l’Omega si comprende tutto, i maghi e gli alchimisti sostenevano che l’uomo è un microcosmo, che ha in sè tutte le categorie dell’universo. Figurati un macrocosmo come sono io. Altro che avere in me un universo, io ho in me tutti gli universi possibili ed anche quelli impossibili. Posso sempre emanarne dei nuovi. Io sono l’occhio dell’Universo che vede ed è visto, come aveva intuito Meister Eckart.

L’inviato: Anche la morte deve obbedire aVoi , Vita dei viventi, non è forse vero ?

 

Dio: Infatti, la vecchia pietosa è costretta ad ubbidire, sempre e comunque. Le dico: “Risuscita Lazzaro!” per voce del Figlio ed eccolo bello e rinato. Ho fatto un piacere ai suoi parenti. Quanto a Lazzaro non saprei.

 

L’inviato: Perché avete definito la morte la vecchia pietosa…

 

Dio: Perché lei lo è. E’ la vita che è spietata. La morte è sempre misericordiosa. Appare lei e tutto termina, quello sì che è un nirvana, uno spegnimento definitivo, un’estinzione del fuoco. Gioie, dolori, effimeri entusiasmi, ma soprattutto profonda disperazione. Arriva la falciatrice e, tac, fine delle fini. Tutto è sprofondato nell’oblio. Un canzone del troubadour Georges Brassens aveva una bella frase. La morte diceva a Zio Arcibaldo, “se ti corichi nelle mie braccia, la vita ti sembrerà più facile, sarai fuori della portata dei cani,dei lupi, degli uomini e degli imbecilli”.

 

L’inviato: Non ditemi che siete favorevole all’eutanasia, la Chiesa, Adoratissimo, come sapete, la condanna.

 

Dio: Chiese ce ne sono tante. Nessuna ha l’esclusiva del Verbo. Sì, invece, sono d’accordo con la pietosa falciatrice e  l’eutanasia entra in scena contro la sofferenza. In nome della ragione superiore che prevale su dogmi, tabù, interdizioni, sacralità della vita-dolore. Va bene così ?

 

L’inviato: La redazione di “My God” resterà di stucco, Imprevedibile, ma la vostra volontà prevale su tutto.

 

Dio: Lo credo bene. Ci mancherebbe che un semplice dogmatismo mi facesse dimenticare che sono il compassionevole ed il misericordioso, come dicevo all’inizio dei nostri – spero proficui – colloqui. Ma guarda che se ti riferisci alla Chiesa cattolica non è nuovo il fatto che quelli di Roma arrivano in ritardo. Avevo già dato ragione, a titolo personale, a Copernico ed a Galileo, ma ci sono voluti secoli prima che in Vaticano aprissero gli occhi… (Continua)

Franco Ivaldo

 

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