Le emissioni di SF6, un gas più dannoso della CO2

 
Le emissioni di SF6,
un gas più dannoso della CO2

 

 

Le emissioni di SF6, un gas più dannoso della CO2.

 

Da oltre 50 anni, il gas SF6 (esafluoruro di zolfo) è utilizzato con successo in varie applicazioni industriali per la sua elevata resistenza.

Viene usato negli impianti di energia elettrica (anche negli impianti eolici), nell’industria elettronica e in campo medico, nelle macchine di diagnostica a risonanza magnetica.

In passato era anche utilizzato per gli pneumatici, nelle scarpe da ginnastica e come isolante nei doppi vetri. Il suo uso in queste applicazioni è bandito dal 2007 perché è uno dei gas serra più dannosi

Il maggior impiego dell’SF6, un gas non infiammabile, inodore e incolore, serve per isolare le grandi centrali elettriche ed eoliche allo scopo di prevenire cortocircuiti e incidenti.

Questo gas viene usato perché molto economico ma, purtroppo, contribuisce al riscaldamento globale più di qualsiasi altra sostanza, 23.500 volte in più dell’anidride carbonica. 

Essendo un gas sintetico questo gas rimane a lungo nell’atmosfera e può avere effetto sul riscaldamento globale per almeno mille anni.

Secondo le stime, nel 2017 le emissioni di SF6 sono state pari a 6,73 milioni di tonnellate di CO2, praticamente quanto rilasciano da 1,3 milioni di auto.

C’è, però, il sospetto che le concentrazioni nell’atmosfera siano sotto stimate, ogni paese dovrebbe comunicare annualmente alle Nazioni Unite quanto SF6 utilizza, ma gli scienziati hanno scoperto che in alcuni paesi le concentrazioni di SF6 in atmosfera sono 10 volte superiori a quelle dichiarate nei rapporti.

Inoltre, considerando il ritmo con cui sta crescendo il bisogno di energia elettrica e il conseguente aumento di impianti eolici, le emissioni potrebbero aumentare del 75% entro il 2030.

L’SF6 fa parte del gruppo dei gas fluorurati (gas usati nella refrigerazione e nel condizionamento dell’aria) ed è dal 2014 che la Commissione europea sta cercato di vietare alcuni di questi gas dannosi per l’ambiente, ma si è dovuta arrendere alla lobby dell’industria elettrica.

Purtroppo, per le applicazioni negli impianti ad alta tensione non esiste un’alternativa valida all’SF6, esiste qualche soluzione solo per gli impianti di media tensione ma non sembrano interessare alle industrie.

L’Unione europea continuerà a cercare le alternative però gli esperti, anche i più ottimisti, non credono si possa arrivare a un divieto dell’uso di questa sostanza prima del 2025.

 

T.S.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.