LE DONNE E LA POLITICA
LE DONNE E LA POLITICA
L’ultimo ostacolo che la donna deve superare
per emergere in politica è forse il più arduo
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LE DONNE E LA POLITICA L’ultimo ostacolo che la donna deve superare per emergere in politica è forse il più arduo |
Da anni, dalle disposizioni Onu al trattato di Maastrich, il reale tasso di democrazia di un paese viene misurato in base al rapporto tra popolazione e il numero dei rappresentanti in cui si può effettivamente rispecchiare. |
Nel nostro paese la popolazione femminile è circa il 50% del totale, nonostante ciò la rappresentanza femminile nelle istituzioni è praticamente irrisoria tanto che l’Italia nel 2008 si piazzava al 53% posto nella classifica mondiale per presenza di donne in Parlamento, superata anche da molti paese del sud del mondo. Le pari opportunità dunque, benchè conquistate sulla carta da decenni, restano ancora da attuare nella realtà. L’indagine dimostra che sono caduti alcuni pregiudizi negativi sulla presunta inadeguatezza delle donne ad amministrare la cosa pubblica, tuttavia esiste una discrasia tra parole e fatti che vale la pena analizzare. |
Troppo semplicistico pensare che la gestione della cosa pubblica non sia un interesse femminile, nei paesi dove la divisione del lavoro ha perso il carattere sessuato, come nei paesi scandinavi, il numero delle donne presenti in politica è notevolmente cresciuto. |
Ancora una volta ci troviamo davanti a un contesto di dinamiche sociali più profonde, pervasive e persistenti che colpiscono le donne in quanto tali, al di là delle loro capacità e nonostante il sostegno verbale e formale che si tenta loro di assicurare. Dinamiche che si configurano nel termine “segregazione verticale diffusa” col quale si indica non solo il fatto che le cariche apicali sono e restano appannaggio del genere maschile ma che questa dinamica esiste in tutti gli aspetti della vita sociale del paese come se esistesse in “tetto di cristallo” che impedisce alla donna di far carriera e di raggiungere risultati “più alti”. Le donne impegnate in politica che sono state intervistante per il rapporto “Le donne e la rappresentanza” di Cittalia testimoniano come siano un’eccezione i casi di “chiamate illuminate” da parte di soggetti decisori. L’ultimo ostacolo che la donna deve superare per emergere in politica è forse il più arduo. È il vincere lo stereotipo che la svaluta la sua presenza nelle istituzioni definendola ininfluente e che evoca il pregiudizio verso la “donna di potere” considerata da sempre “fuori natura”. Un ultimo dato; ancora troppe donne ritengono che sia indifferente scegliere tra un candidato uomo e un candidato donna: NON è così. Valutiamo attentamente chi ci dovrà rappresentare la prossima volta che dovremo votare! Cristina Ricci da
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