La ricetta della settimana: Il pesto di Roller
La ricetta della settimana
Il pesto di Roller
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LA RICETTA DELLA SETTIMANA Il pesto di Roller Un mortaio di almeno 150 anni in cui l’ortodossia vorrebbe che si preparasse il pesto
La ricetta farà storcere il naso a un simpatico signore, incontrato in treno, che ogni anno partecipa alla gara di preparazione del pesto alla genovese la seconda domenica di luglio a villa Rocca (Chiavari). Da preparare RIGOROSAMENTE nel mortaio (il basilico non DEVE neppure toccare un metallo)… Questo simpatico signore ha perfettamente ragione, soprattutto ha ragione nello scandalizzarsi se qualcuno, oltre a basilico, aglio metà parmigiano, metà pecorino, pinoli (o noci spellate) e olio extra-vergine aggiunge un paio di cucchiai di “prescinseula” come nella blasonata osteria fuoriporta dove da studente lavoravo come cameriere ai tavoli (ma con un occhio attento alla cucina). A sinistra: Un piatto di trofie al pesto con fagiolini freschi, zucchina a julienne e patata a cubetti.
A detra: La “materia prima” pazientemente coltivata in un terrazzo sotto un muretto esposto a sud in modo che il basilico non prenda direttamente il sole.
La preparazione (non ortodossa ma è la stessa della blasonata trattoria dove lavoravo da studente) fornisce risultati da confrontare (fatelo…vi prego…) con il pesto alla genovese venduto nei supermarkets, inclusi marchi celebri… Ottimo per condire spaghetti integrali nella cui acqua avete fatto cuocere fagiolini e patate a cubetti o zucchine a tocchetti con patate a cubetti, o le trofie fresche, o gli gnocchetti sardi freschi…
Il pesto appena preparato e posto in una tazza. Coprendolo con un foglio di polietilene si può congelare nel freezer per l’inverno. P.S. Tutte le fotografie si riferiscono sempre e senza eccezioni al piatto realmente preparato dal sottoscritto e consumato da tre persone |