La prof “Natura” salva solo i suoi alunni

La prof “Natura” salva solo i suoi alunni

 

La prof “Natura” salva solo i suoi alunni

La natura non si lascia manipolare e asservire dall’uomo: salva chi si adatta e ubbidisce alle sue leggi, e uccide chi osa devastarla e piegarla ai propri sporchi interessi.

Da geniale imprenditrice, assume e retribuisce “in natura”, chi, con religioso rispetto delle leggi del Creato, prima dà il proprio lavoro e poi raccoglie i frutti.

Invece da qualche secolo gli umani si atteggiano a caporali fornitori di forza lavoro specializzata e le rifilano a milioni eserciti di maestrini so tutto io, di cui la “Prof. Natura” non sa proprio che farsene, avendo allevato, istruito e salvato per diecine di millenni solo contadini, pastori, pescatori e boscaioli, tutti con “scarpe grosse e cervello fino”; e lasciando marinare nel brodo della loro presunzione, (salvo rare e illustrissime eccezioni) quelli che, per lucrare sul lavoro altrui, invece della zappa sì affilano il cervello.

E incuranti dei bisogni di lavoro manuale della natura, hanno avviato una produzione intensiva di cacasenno arrampicatori di specchi.

Tanto geniali, che per mascherare la loro inutilità o pericolosità sociale si sono lanciati nella conquista dell’universo: partono sconfitti, dopo aver devastato il pianeta, e tornano, con grande fracasso mediatico, tutti vincitori.

Per continuare a distruggere la natura e subire, pressoché inermi, come neonati al momento del parto, uragani, terremoti, allagamenti, siccità, carestie, pandemie assassine.

Insomma, l’homo sapiens sapiens a caricatura, possiede spaventosi arsenali di offesa per tutti gli usi; ma l’armamentario che ha sviluppato per difendersi dalle calamitá naturali, indotte dalla sua stessa stupidità o rapacità, fa ridere i polli. 

Se la natura gli spara contro un virus, si cala sulla faccia un perizoma asfissiante detto mascherina, si barrica in casa terrorizzato dal virus, e senza salario, profitto e cibo, salva sto c….

Sul pianeta terra noi umani siamo ospiti e forse pure, a giudicare dall’enormità delle catastrofi che subiamo, un tantino ingombranti e indesiderati. 

Se ci illudiamo di poter sfruttare e dominare la natura facciamo i conti senza l’oste; perché se resa nemica dalla scienza e tecnologia assassine, ha tutto il potere di affamarci, ammalarci o sterminarci.

Cultura e progresso sembrano senza retromarcia e le caverne sono ormai stracolme di rifiuti tossici perciò inabitabili. Una punta di buon senso alla Mark Twain, mi sa che non guasterebbe.

Quel grande profeta, dai più considerato un burlone maestro di iperbole, in tempi non sospetti, aveva capito che “il sapone e l’istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali”.

Ora, dopo un anno e mezzo di pandemia inarrestabile, che a livello planetario sta ridicolizzando l’intero sapere umano e il relativo progresso suicida, provate voi a smentirlo.

  FRANCO LUCERI

 http://ilrebusdellaculturaumana.blogspot.com

 

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