La poltrona non si tocca

Palazzo della Provincia

Ennesima brutta figura della politica nostrana. Mi riferisco alla imbarazzante situazione che stiamo vivendo nell’ente “Provincia di Savona”
Vado a spiegare:
Il presidente uscente ha avuto la meglio sullo sfidante Giancarlo Canepa, sindaco leghista di Borghetto Santo Spirito, era gennaio del 2023. La Vittoria è stata netta, 66% che lo vede riconfermato alla carica di Presidente, si tratta di
Pierangelo Oliveri membro autorevole di Cambiamo nonché sindaco di Calizzano.
La Legge 56/2014 ha eliminato l’elezione degli organi provinciali da parte del corpo elettorale, stabilendo che essi sono eletti dai sindaci e dai consiglieri dei comuni della provincia.
Il presidente della Provincia dura in carica quattro anni. Sono eleggibili i sindaci della provincia, il cui mandato scade non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni. Sono eleggibili a consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali in carica.
Capito? Il presidente e il consiglio vengono eletti non più dai cittadini bensì dalla casta politica locale e molte volte avviene, mi riferisco alla vittoria di un candidato, tramite un accordo tra i partiti anche di segno opposto.
Le province sono state definite (così come le città metropolitane) enti di area vasta e i relativi organi – il presidente della provincia ed il consiglio provinciale – sono divenuti organi elettivi di secondo grado; analogo impianto è seguito per il consiglio nelle città metropolitane.

PUBBLICITA’. Il primo che riuscirà a capire il nesso della frase in francese con l’immagine avrà diritto ad un bicchierino di Barolo Chinato omaggio con i complimenti dello staff.

Oggi stiamo vivendo in Provincia di Savona una crisi nell’alleanza che è formata tra il PD e Cambiamo di Toti.
Chi segue le cose politiche della Provincia ricorda che Il centro destra si spaccò e dalla diaspora uscirono due candidati Presidenti
Oliveri sostenuto da PD e Cambiamo quest’ultimo movimento politico fondato da Toti che malgoverna insieme al centro destra la nostra Regione.
L’antagonista era Giancarlo Canepa sindaco della Salvini Premier a Borghetto e sostenuto dal resto del centro destra.
Ciascun elettore esprime un voto che è ponderato, ovvero sulla base del valori percentuale del rapporto fra la popolazione di ciascuna delle nove fasce demografiche previste dalla legge 56/2014 e la popolazione.
Va da sé che Savona città abbia più valore nel voto ponderato.
Ecco perché l’accordo tra Cambiamo e il PD ha portato alla vittoria Oliveri.
Per cui più che parlare di accordo politico si può pensare che si è trattato di un alleanza per le poltrone.
Ecco perché oggi, dopo la fine di questo connubio, con il ritiro delle deleghe da parte degli assessori PD non viene dichiarata la crisi.
Bisogna tenere il punto ad ogni costo.
Altrimenti l’alternativa esiste ricompattare il centro destra e tenere la baracca in piedi, mettendo ulteriormente nell’angolo politico il PD. Si dovrebbe mettere insieme una parte di chi oggi governa e l’attuale opposizione, si farà?

Certo che si perché ormai, decenza politica, idealismo non sono più nell’agenda politica di nessuno partito.
Due cose in conclusione vanno dette:
Se si paga stipendi a questa gente vogliamo essere noi cittadini ad eleggere Presidente e consiglieri provinciali. Altrimenti il governo della provincia frutto di accordi anche al limite della decenza va chiuso.
La seconda è che queste pasticci, o meglio questi poltronifici, sono l’ennesimo schiaffo in faccia a noi cittadini che da questi personaggi siamo purtroppo sempre più considerati “utili idioti”.


Roberto Paolino

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