La plastica in mare trasporta batteri,,,

La plastica in mare trasporta batteri che entrano nella catena alimentare

La plastica in mare trasporta batteri

che entrano nella catena alimentare

 Recenti studi scientifici hanno evidenziato la pericolosità della plastica in mare non solo per l’ambiente ma anche per la salute dell’uomo.

La plastica in mare col passare del tempo si frammenta in pezzi molto più piccoli, diventa microplastica (micro e nanoplastiche), viene ingoiata dai pesci e quindi entra nella catena alimentare.

Sulle nanoplastiche che penetrano in tutti i tipi di tessuti per poi finire nelle cellule ci sono ampi studi che ne dimostrano la tossicità, ma il fatto più grave, scoperto di recente, è che queste nanoplastiche trasportano anche batteri che entrano anch’esse nella catena alimentare.

 

I ricercatori hanno messo in contatto le cozze con le plastiche galleggianti e hanno rilevato che i molluschi accumulano non solo microplastiche, ma anche i batteri da esse trasportati, inclusi alcuni patogeni appartenenti al gruppo dei vibrioni. 

Nei pesci e nei molluschi le concentrazioni di plastica e quindi dei germi trasportati è elevata, ma poiché le microplastiche sono presenti per lo più nello stomaco e nell’intestino, che di solito vengono eliminati, i consumatori non ne risultano esposti.

Il problema si presenta nel caso delle ostriche e delle cozze, perchè il tratto digestivo viene consumato dall’uomo.

Ora gli studi sono concentrati per valutare il rischio alimentare per l’uomo 

 R.T.

 

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