La nuova destra che avanza

Salvini, a volte, ormai sembra un disco rotto e i selfie non gli bastano più. Anche la roccaforte lombarda non tiene più e si perdono pezzi quotidianamente. E pure il vecchio Bossi ha dato vita ad un Comitato del Nord  in antitesi con Matteo.

Le elezioni politiche e la conseguente nascita del governo Meloni, hanno sensibilmente mutato gli scenari politici. Soprattutto nel centrodestra. I cespuglietti che avevano tentato una sortita elettorale hanno raccolto un misero un per cento. I vari Toti, Lupi, Brugnaro sono rimasti senza voce. Berlusconi non ha tracollato. Ma pur tuttavia si è ritirato nella sua “ridotta “, una sorta di riserva indiana con la sua pattuglia di fedelissimi guidati dall’onorevole Ronzulli. Ormai però Forza Italia conta poco e Berlusconi ne soffre.

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Non è abituato ad un ruolo secondario. Ma anche la Lega non vive tempi migliori. I sondaggi la danno in calo continuo. Salvini, a volte, ormai sembra un disco rotto e i selfie non gli bastano più. Anche la roccaforte lombarda non tiene più e si perdono pezzi quotidianamente. E pure il vecchio Bossi ha dato vita ad un Comitato del Nord in antitesi con Salvini. La Meloni cresce e Fratelli d’Italia diventa partito attrattivo. Un partito che non assomiglia per nulla a quello del 4 per cento messo insieme da un gruppo di vecchi amici e militanti. Ha assorbito voti e dirigenti di Lega e Forza Italia. Ma anche esponenti della società civile e di nuovi intellettuali. Se pure Formigoni dovesse aderire, vorrebbe dire che un pezzo importante del mondo cattolico ha scelto la Meloni. Il pericolo per la Meloni è quello, stando al governo, di non riuscire più a gestire un partito che si è letteralmente trasformato. E la fiamma nel simbolo risulta un po’ vintage. Sicuramente siamo di fronte ad nuova realtà.

Roberto Caputo da PENSALIBERO

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