La moria di pesci a Ferrania

 La moria di pesci a Ferrania

La moria di pesci a Ferrania

Le recenti problematiche ambientali di Ferrania incorporano nella loro descrizione una sorta di fatalismo e di imponderabilità nell’esatta determinazione delle cause e dei responsabili che non è più accettabile.

Ora si è passati dai fortissimi miasmi addirittura alla moria di pesci nell’adiacente Bormida e speriamo che almeno questa volta vengano esattamente individuati i colpevoli.

Spesso, come nel caso degli odori, viene messa in forse anche la qualità e gravità di questi eventi, citando vuoti normativi o tecnici in grado di verificare questi disagi.

 

Per gli abitanti limitrofi oltre al danno una beffa intollerabile.

 

Più in generale, per il territorio cairese, quando non si ricorre a questa modalità si cita il costo che il monitoraggio di scarichi o ciminiere influirebbe sulle aziende.

Ci potrebbero venire a dire che non fanno abbastanza utili da poterseli permettere.

Ci potrebbero venire a dire che se si vuole un monitoraggio costante lo dovrebbe pagare il comune con i soldi dei propri cittadini, prelevandolo magari dall’IMU di coloro che avranno la casa svalutata da quegli stessi impianti che depauperano la qualità della loro vita e di quella dei loro figli.

 

Danno e beffa sempre a braccetto.

 

Senza contare il contesto della sanità valbormidese sempre più a rischio risorse.

 

 

Il coordinatore

 

Ruggero Delponte per Comitati Ambientalisti Valbormida

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