LA CHIESA CATTOLICA E IL PORNO

LA CHIESA CATTOLICA E IL PORNO:
LA CASA EDITRICE HARD DEI VESCOVI

LA CHIESA CATTOLICA E IL PORNO:

LA CASA EDITRICE HARD DEI VESCOVI

 BERLINO – La Chiesa non rinuncia al porno. La casa editrice Weltbild, posseduta al 100% dalla chiesa cattolica tedesca, infatti, non sarà messa in vendita, …

Questo il cappello alla notizia trovata sulla mia pagina personale di GOOGLE alcune mattine fa (Valentina Aldegani – su www.leggo.it  –  Pubblico). Ma volendo approfondire, sono andato su un sito al quale sono allergico (Pontifex) e vedo che pure questo sito ha la saggezza di definire  “scandalo”  questo fatto, insieme allo scandalo dato dagli omosessuali;

http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/esteri/9293-chiesa-cattolica-tedesca-e-pornografia-correre-ai-ripari

Per chi apre questo interessante articolo critico e di condanna, è bene notare che i verbi sono usati al condizionale. In altre parole, se so leggere,  siamo sul piano delle ipotesi e tra “erotico” e “pornografico” c’è solo un insignificante etimo di mezzo.

Qualche “fedele” potrà farmi osservare che tutte le vie sono buone per fare del bene. E ha perfettamente ragione.  Me lo insegna anche una storia Zen.  Quella di un avido pittore, che qui riporto tratta dalle “101 Storie Zen” edite da Adelphi Editore.

Gessen era un monaco artista. Prima di mettersi a disegnare o a dipingere, insisteva sempre perché lo pagassero in anticipo, e i suoi compensi erano molto alti. Tutti lo conoscevano come «l’artista taccagno».

Una volta una geisha gli ordinò un dipinto. «Quanto puoi pagare?» chiese Gessen.

«Quello che vuoi tu,» rispose la ragazza «ma voglio che tu faccia il lavoro davanti a me».

Così un certo giorno Gessen fu chiamato dalla geisha. Ella dava una festa per il suo protettore. Gessen, con eleganti pennellate, fece il dipinto. Quando lo finì, chiese la cifra più alta di quel tempo. Ricevette la somma. Allora la geisha, rivolgendosi al suo protettore, disse: «Quest’artista non vuole che il denaro. I suoi dipinti sono belli ma la sua mente è sudicia; il denaro l’ha trasformato in una melma. Uscita da una mente così sporca, la sua opera non è degna di essere esposta. È a malapena adatta per una delle mie sottovesti». E togliendosi l’abito, chiese a Gessen di fare un’altra pittura sul dietro della sua sottoveste.

«Quanto mi paghi?» domandò Gessen. «Oh, qualunque somma» rispose la ragazza.

Gessen stabilì una cifra spropositata, fece il dipinto come gli era stato chiesto di farlo e se ne andò.

In seguito si seppe che Gessen era tanto avido di denaro per queste ragioni:

Spesso la sua provincia era afflitta da una terribile carestia. I ricchi non aiutavano i poveri, così Gessen aveva un magazzino segreto, ignoto a tutti, che lui teneva sempre pieno di grano, pronto per quei casi di emergenza.

La strada che portava dal suo villaggio al Santuario Nazionale era in pessimo stato e per molti pellegrini il viaggio era estremamente disagevole. Lui voleva costruire una strada migliore.

Il suo insegnante era morto senza portare a compimento il desiderio di costruire un tempio, e Gessen voleva terminare questo tempio per lui.

Quando Gessen riuscì a realizzare questi tre desideri, buttò via i pennelli e gli attrezzi da pittore e, ritiratosi sulle montagne, non dipinse mai più.

E’ possibile che la Chiesa, nemica dichiarata degli omosessuali e caritatevole con un pedofilo in carcere e con sacerdoti che plaudono ai roghi di vecchia memoria(*), abbia progetti di bene come Gessen. Fino ad oggi ha dimostrato, a differenza del monaco della storia, di sostenere attraverso autori di “Pontifex” che il terremoto in Emilia è castigo del Signore(#) e avere beni mobili e immobili da fare invidia al vecchio Uncle Scrooge. In altre parole, è difficile che la Chiesa “butti via i suoi pennelli ritirandosi sulle montagne”. Chi farebbe del “bene” al suo posto? Anche facendo l’editrice di storie “erotiche”?

Il tema, comunque, merita di essere approfondito. I verbi non dovrebbero essere usati al condizionale …

(*) vedi http://www.dentrosalerno.it/ trovandolo in fondo alla home page come in evidenza per commenti.

(#) vedi http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/11799-attentato-e-terremoto-siamo-capaci-di-leggere-ancora-i-messaggi-di-dio nonché sul sopracitato precedente giornale/blog i benefici interventi dei cosiddetti “predicatori laici”.

Salvatore Ganci

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