Interrogativo
Non ho letto il libro, ho apprezzato molto il suo commento che mi sembra abbia colto i significati più importanti che questo fenomeno nevrotico si porta oggettivamente dietro, e ciò non è poco. Mi ponevo un ulteriore interrogativo, sul linguaggio scurrile delle scene porno, come pu…, tro…, etc., che sembrano evocare qualcosa della madre sensuale, forse intorno a una questione edipica non risolta, per cui il desiderio sessuale è destinato a diventare furore trasgressivo alla legge del padre. Come dire che ciò può aver provocato punti di fissazzione sessuale-libidica infantile (secondo Freud naturalmente) che non si sono sviluppati con l’educazione,non hanno cioè preso con il linguaggio direzioni raffigurative e simboliche più ricche e mature rimanendo inconscie, in questi casi la scena sessuale porno potrebbe rievocarle portando a un desiderio sintomaticamente trasgressivo con una scarica che accoglie anche diverse altre pulsioni quotidiane contigue (ad esempio una lite con il capo cui si è dovuto soccombere rilascia una pulsione d’odio compressa durante la giornata che alla prima occasione si sfoga). Pensavo quindi alla psicanalisi come rimedio a questo problema, ad una rielaborazione delle fissazioni sessuali inconscie, qualcosa che attraverso il linguaggio e l’ascolto particolare dia sviluppo raffigrativo, possibilità di formazione di desideri aventi come oggetto una pluralità di cose e persone, interessi e progettualità. Sempre che nel paziente si formi una domannda di analisi psicanalitica, cosa che oggi con il successo del cognitivismo, il comportamentismo, le psicoterapie brevi,mi pare sempre più difficile…