In ricordo di Maria Bolla Cesarini

La sera di lunedì, 6 luglio 2021, è mancata nella sua abitazione in Via De Mari, 17, la Presidente dell’Associazione nazionale ex deportati nei lager nazisti della Sezione di Savona e Imperia, Maria Bolla Cesarini, figura di spicco dell’antifascismo savonese, donna dalla forte personalità che è stata un punto di riferimento non solo eticopolitico ma anche educativo per tanti giovani e meno giovani savonesi tra cui il sottoscritto. Era nata a Milano il 2 luglio 1932. Divenne Presidente dell’Aned di Savona e Imperia nel 1974, dopo la morte del padre, Bernardo, che era sopravvissuto alla prigionia nel lager di Ebensee in Austria, sottocampo di Mauthausen, primo Presidente e fondatore, con altri ex deportati, dell’Associazione. La madre era una staffetta partigiana della Divisione Fumagalli, operante nel Monferrato, venne arrestata dai nazifascisti nel 1944 e rinchiusa nel braccio per detenuti politici delle Nuove di Torino, dove sarà liberata dai partigiani il 17 aprile 1945. Il padre Bernardo venne arrestato nel 1944 nello stabilimento di Ferrania come dirigente del partito comunista e deportato a Ebensee. Maria Bolla ha ricoperto la carica di Vice Presidente Nazionale dell’Aned per espressa volontà del Presidente Gianfranco Maris fino al 2012; in tutta la sua vita non si è mai risparmiata, ha costruito un rapporto costante con il mondo della scuola, ha istituito il concorso di ricerche storiche per gli studenti sul sistema concentrazionario nazista e sulle testimonianze dei deportati sopravvissuti; organizzava ogni anno i Viaggi della Memoria e il Giorno della Memoria per le scuole e la celebrazione del ricordo degli scioperi contro la guerra e l’occupazione nazifascista del 1° marzo 1944 e della conseguente deportazione di operai e lavoratori nei campi di prigionia nazisti. Tra i suoi tanti incarichi ricordiamo quello di Vice Presidente dell’Udi di Genova, quello di Presidente della V Circoscrizione savonese e della società di mutuo soccorso “La Generale”, è stata anche per diciotto anni Vice Presidente delle Opere Sociali. Malgrado la malattia ha voluto essere presente alla commemorazione organizzata dalla Fondazione Memoria della deportazione di Milano a Orco Feglino, lo scorso 5 maggio, in ricordo dei cento anni dalla nascita di Gianfranco Maris e all’inaugurazione della discussa stele in ricordo di Sandro Pertini il 2 giugno scorso. Cara Maria, grazie a te ho potuto partecipare alla commovente cerimonia che si rinnova ogni anno a Mauthausen, in ricordo della liberazione del campo da parte delle truppe del generale Patton il 5 maggio 1945; grazie a te ho visto con i miei occhi la “scalinata della morte” e le celle dove languivano i prigionieri e poi il forno dove, dopo essere morti di stenti, venivano cremati. A futura memoria. Grazie Maria per tutto quello che hai fatto per tener vivo il ricordo di chi si è sacrificato per la libertà, la giustizia e la pace per tutti noi. E anche per chi non ricorda o non vuole ricordare.

      FULVIO SGUERSO

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