IN PRINCIPIO
Meditazione in versi liberi
IN PRINCIPIO
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IN PRINCIPIO Quale fu la prima parola? Quale fu la parola prima della prima lingua umana, la prima parola della lingua originaria da cui tutte le altre son poi derivate, la parola madre del primo idioma articolato sillabato declinato mormorato tra il primo uomo e la prima donna, e poi tra il padre, la madre e i figlioli, e tra fratello e sorella, amico e amico, amico e nemico, tra il primo servo e il primo padrone e tra la prima creatura e il suo creatore, quale fu? Quale fu se non la parola prima da cui tutte le altre sono poi derivate? Perché deve esserci pur stata una prima parola umana all’origine del mondo umano, della storia umana, o in principio non ci fu una parola ma solo un pensiero? Anzi, prima della prima parola ci dev’essere stato un primo pensiero; sì, certamente, ma pensato da chi? Dal primo uomo o dalla prima donna o da tutti e due? Impensabile sarebbe, infatti, una prima parola senza un primo pensiero, anzi, senza il pensiero. E questo primo pensiero o pensiero primo in che lingua pensava prima di pensare la prima parola? In ebraico? In sanscrito? In greco? Ma non è questo che importa, quale che fosse la sua lingua un bel giorno ha parlato, altrimenti noi non saremmo qui a parlare. Di che cosa? E come? In certi momenti, vedendo quante parole sensate cadono nel vuoto, e quante insensate (e urlate) ci assordano a ogni ora del giorno e della notte, mi vien quasi da chiedermi: valeva la pena che quella prima voce risuonasse nel silenzio del deserto primordiale? FULVIO SGUERSO |