IN BREVE SU VILLA ZANELLI AL TERMINE DEI LAVORI E SUL LIBERTY IN LIGURIA, PIU’ RICCO DI QUANTO NON SI CREDA

I lavori esterni per il recupero della prestigiosa Villa Zanelli sono terminati, le impalcature che ne nascondevano la facciata sono state finalmente rimosse ed è con grande piacere che presentiamo qui un paio di fotografie dell’edificio restaurato. Occorrerà ancora qualche mese per completare anche gli interventi interni, confidiamo però che la prossima estate, in occasione dell’Art Novoeau week, se la proprietà, con cui manteniamo i contatti, si mostrerà disponibile, la villa potrà essere visitata e festeggiata. Ne riparleremo eventualmente meglio l’anno prossimo. Ecco intanto a voi due foto recenti di Villa Zanelli: 

Se del Liberty ligure la Villa Zanelli, opera peraltro del rinomato architetto torinese Gottardo Gussoni con la collaborazione dell’archistar, a sua volta torinese, Pietro Fenoglio, rappresenta forse il vertice assoluto, il Liberty ligure ha comunque avuto numerosi altri pregevoli picchi sia autoctoni sia di importazione. Riguardo all’architettura qui su Trucioli si è già parlato in passato dei savonesi Alessandro Martinengo e Niccolò Campora, le cui realizzazioni principali possono stare alla pari con il meglio del Liberty Italiano, tipo il Palazzo dei Pavoni, un autentico capolavoro in stile Secessione austriaca. Tuttavia anche nel resto della regione sono presenti bei edifici in stile. Vale ad esempio la pena rammentare che a Genova ha operato Gino Coppedè, uno dei più rinomati architetti italiani, spesso peraltro non poi così Liberty, di cui vi presentiamo qui sotto un raffinato particolare di una sua costruzione del 1904 – 1905, il villino Cogliolo, che sorge sulle alture genovesi, 

e che a Imperia Porto Maurizio sopravvive ancora oggi uno dei rari stabilimenti balneari esistenti in Italia in stile Liberty, l’eccezionale padiglione Spiaggia d’Oro realizzato dall’ottimo architetto milanese Alfredo Campanini, che merita senz’altro di essere visto.

In Liguria non non c’era però solo l’architettura. Riguardo agli altri ambiti Art Nouveau, quelli delle cosiddette arti applicate, cioè della realizzazione di oggetti di uso comune che avessero anche un valenza artistica, si è ad esempio già scritto su Trucioli, in occasione di una mostra, delle ceramiche Liberty albisolesi della manifattura Quaglino – Poggi attiva tra il 1898 e il 1902, articolo a cui vi rimando, e di cui potete vedere qui in foto un bel piatto.

Nella nostra regione ha inoltre operato una valida industria di ebanisteria, che ha prodotto numerosi mobili Liberty di qualità. Stiamo parlando della ditta diretta a Genova dal pittore e brillante decoratore Alberto Issel, autore, ad esempio, del pregiato mobiletto, un piccolo scrittoio a ribalta del 1902, che vi presentiamo qui in foto.

Magari in futuro approfondiremo sia sul Liberty ligure sia sul tema delle arti applicate, fondamentali per l’Art Nouveau, si vedrà, per adesso accontentatevi di questo semplice mordi e fuggi poco più che fotografico, credo che ne valga comunque la pena, per farsi un’idea. Saluti.

Testo e foto di Massimo Bianco

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