Il richiamo di Paolo Ripamonti

Il richiamo di Paolo Ripamonti, detto anche ‘homo ridens’, al Pdl
    IN CASO DI BISOGNO
Dopo Albenga, per Alassio e Savona, perché non un candidato di origine sicula, calabro, abruzzese, oppure un cittadino di provenienza albanese?

Il richiamo di Paolo Ripamonti, detto anche ‘homo ridens’, al Pdl
    IN CASO DI BISOGNO
Dopo Albenga, per Alassio e Savona, perché non un candidato di origine sicula, calabro, abruzzese, oppure un cittadino di provenienza albanese?
 

Leggiamo oggi, mercoledì 23 febbraio 2011, a pagina 21 de “Il Secolo XIX”, il pezzo del bravo Freccero sull’ Ultimatum della Lega al PDL” per il candidato a Sindaco di Savona. Illuminato dal bel volto “allegro molto” del segretario-commissario provinciale del Carroccio Paolo Ripamonti, detto anche “homo ridens”, l’articolo svolge, peraltro, il filo risentito dei palleggiamenti tra le due formazioni politiche, con un’allusione ad ire funeste del nostro ridarolo segretario leghista.

Qual è la materia del contendere? Si contesta al PDL di procedere alla scelta del candidato Sindaco senza consultare la Lega: “Va bene , il Sindaco spetta a voi, sembra dire Ripamonti, però dovete parlarne anche con noi, avremo ben diritto di dire la nostra sulla persona, o no ? Perché è evidente che se, per le vostre beghe intestine, non trovate il nome giusto, se quindi si verifica questa necessità, io il nome ce l’ho già in mente e ci lavoro in caso di bisogno, così ci tiriamo tutti fuori dal pantano”.

Serietà, ci vuole, chiarezza ed onestà, come fanno i nostri partiti a livello nazionale.”

   Ora, se la soprascritta proposizione egli l’ha pronunciata con l’espressione ilare che appare nella fotografia pubblicata, come dire “abbiate pazienza lo so che fa morir dal ridere ma devo ben incensare gli altari!”, ce ne stiamo anche noi nell’allegro contesto, tenuto conto altresì del profilo tristanoide   del segretario pidiellino Santiago Vacca. Ma se, invece, il Segretario leghista, ha pronunciato cotale frase seriamente convinto, passiamo, anche noi seriamente convinti, alla costernazione, perché ci sembra di gravità eccezionale che egli non abbia colto il grottesco dei rapporti tra la Lega e il PDL a livello nazionale e parli, a tale proposito –a sproposito- di chiarezza e onestà.

Intanto c’è una base che continua a bombardare radio Lega Nord di improperi per non aver preso le distanze dalla dirigenza para-dittatoriale del berlusconismo, per non aver divaricato le proprie posizioni da quelle incontenibili del Califfo, sia in relazione alla Giustizia, sia in relazione al cosiddetto federalismo, termine inutile e inappropriato che, come abbiamo ripetutamente osservato, si riduce ad una maggiore autonomia d’imposizione dei Comuni e ad una mancanza di solidarietà che produrrà solo malanni e norme incostituzionali e inapplicabili.

Di quale chiarezza ed onestà va sparlando il Nostro, laddove a livello nazionale tra Lega e PDL non si è nemmeno d’accordo se festeggiare o no l’Unità d’Italia! per non parlare dell’immunità parlamentare.

Che poi, per amor di poltrone e timor di elezioni, i due gruppi tengano in piedi il Governo (si fa per dire) malgrado l’assoluto dispregio degli interessi popolari, può far rilevare amicizie lobbistiche e personali, certo non chiarezza ed onestà.

Queste qualità dovrebbero determinare, prima di tutto, la Lega ad invitare il Premier a presentarsi dinanzi ai Giudici per rispondere delle gravi imputazioni che- sulla base di incontrovertibili fatti accertati- gli sono state contestate, mettere mano alla riforma della legge elettorale, definita una porcata dallo stesso Calderoli, imporre un Governo per affrontare la crisi occupazionale e produttiva in corso e, dinanzi alla tragedia libica, assumere una seria posizione in sede europea e internazionale. Altro che chiarezza e onestà: allo stato abbiamo un esempio di oscuramento e inganno.

    Ma la Lega, qui da noi che non siamo in Padania, deve ben dimostrare che c’è. Basti pensare che per poter imporre un Sindaco ad Albenga ha dovuto rivolgersi ad una siciliana, della quale persona abbiamo già copiosamente trattato in altre occasioni.

Ha essa anche per Savona ed Alassio un qualche candidato di origine sicula, o calabro, o abruzzese? e perché non candida un qualche nuovo cittadino di provenienza albanese?

Tenuto conto che il Po invade con le sue acque l’Adriatico si potrebbero ritrovare maggiori addentellati sulla costa balcanica che in Liguria. Manco le acque del Tanaro siamo riusciti a portare di qua.

    Ci pensi, ci pensi. Ripamonti, servizievolmente in caso di bisogno.

 

 BELLAMIGO                     27 febbraio 2011

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