IL RE E’ NUDO AD ALBISSOLA MARINA

  IL RE E’ NUDO AD ALBISSOLA MARINA

Che Nasuti fosse il candidato Sindaco del centrosinistra (PD), ad Albissola  si sapeva già all’indomani della vittoria, cinque anni fa, di Nicolò Vicenzi

IL RE E’ NUDO AD ALBISSOLA MARINA.

Che Nasuti fosse il candidato Sindaco del centrosinistra (PD), ad Albissola Marina si sapeva già all’indomani della vittoria, cinque anni fa, di Nicolò Vicenzi.


Il Sindaco Vicenzi e il suo vice Nasuti

La lista pseudo-civica d’allora era stata costruita dal Pd albissolese e da quello savonese perché, si sa, mentre tutti negano di fare liste politiche ma solo ed esclusivamente liste civiche, (come se il termine civico potesse ridare una verginità etica e quella credibilità persa da tempo), la politica più becera, cioè quella delle segreterie dei partiti che fa e dispone, compie le spartizioni nelle stesse liste elettorali, in modo più forte e chiaro che mai.

Cinque anni fa il nome di Vicenzi, albissolese doc, sarebbe servito a interrompere la gestione pluriennale del centro destra che cadeva in disgrazia per la discussa vicenda del suo Sindaco Parodi, indagato per corruzione. Il Pd, che indirettamente e direttamente aveva condiviso molte scelte delle giunte targate Forza Italia, senza fare opposizione anche solo alla forte cementificazione orchestrata dalla variante del Piano Regolatore, che vedeva come ultimo obiettivo quella della Margonara, si mostrava molto cauto nel giudizio della vicenda, lasciando che Parodi rimanesse Presidente del Consiglio Provinciale, senza dimettersi come l’etica avrebbe invece voluto che facesse.

Vicenzi, un centrista del PD, conosciuto dalla gente, avrebbe fatto in modo che le cose andassero come erano state decise dalle giunte precedenti, senza di fatto, fare nulla di più.

Infatti nulla, in discontinuità col passato, si è fatto e il “traghettatore”, così egli stesso si definisce, ha svolto il compito che gli era stato assegnato.

La cementificazione di Grana è stata, quasi ultimata quella della sponda sinistra (oggetto dell’inchiesta) con una densità edilizia che la fa somigliare alle borgate di periferia di città tristemente note.

Si è anche conclusa quella della sponda destra, con palazzine dai numerosi cartelli “vendesi” tristemente esposti a testimoniare che l’edificazione, che consuma il nostro territorio, non è motivata dalla richiesta dei cittadini e dal bisogno di case, ma dal solo obbiettivo di fare speculazioni e i profitti di qualcuno.

Senza tenere conto che la sponda destra è anche adiacente a quella di un torrente con relativo rischio idrogeologico, e che una volta che gli appartamenti delle due zone  fossero realmente occupati, la densità abitativa di quel quartiere non reggerebbe alla carenza di infrastrutture già presenti in quell’ area.

Questa è comunque l’unica cosa conclusa perché null’altro, ad Albissola Marina, si è fatto.


La passeggiata di Albissola

La viabilità è pessima con un inquinamento atmosferico mai monitorizzato, la risposta di parcheggi insufficiente e nei fine settimana e nei periodi di vacanza le strade del Paese sono prese d’assalto da veicoli di ogni genere, le strade e i marciapiedi  versano in uno stato pietoso con buche che sembrano voragini, la passeggiata degli artisti diventata una pista ciclabile in barba ai divieti, la raccolta differenziata è ai minimi storici con tanto di ecotassa assicurata solo per l’inqualificabile incapacità degli amministratori che si sono succeduti nella gestione.

Le opere pubbliche, come ad esempio le scuole, sono cadute nel dimenticatoio e la cultura delegata definitivamente ad associazioni e gruppi di diverso genere che spesso ne improvvisano le iniziative talvolta di discutibile qualità.

Intanto l’IRPEF comunale è tra le più alte, la Mini-imu, non dovuta, puntualmente pagata che sommata alle altre tasse fa i cittadini albissolesi tra i più ingiustificatamente tartassati.

Ma anche in questo caso non vi è stata opposizione che si possa qualificare tale, se non quella, talvolta poco incisiva, dell’altra lista civica, quella di Silvestro.

Non c’è da stupirsi perché i motivi sono quelli sviluppati in un precedente articolo, che fa delle elezioni amministrative un esercizio a tavolino di spartizione delle amministrazioni locali, indifferentemente a ciò che viene fuori dalle cabine elettorali.

Nasuti sindaco.


Gianluca Nasuti

 E’ quindi logico che sia andata come tutti avevano intuito. La finzione di prendersi del tempo per decidere e per riflettere, è stata quella di un buon attore che vuole nascondere scelte già state prese dalla segreteria del suo partito, il PD: Gianluca Nasuti, attuale vicesindaco della giunta Vicenzi, sarà il prossimo candidato della lista ufficiale del centrosinistra.

Nessuno sgarbo a Vicenzi che già sapeva e che asserisce di aver scelto lui quello che definisce “il delfino”, e che sarà sicuramente ricompensato per farsi da parte.

Molino sindaco.


Ettore Molino e l’ex Sindaco Parodi

Altra curiosa vicenda quella dei suoi avversari nella prossima tornata elettorale.

Molino, ex assessore, Forza Italia, delle due giunte Parodi prende atto, forse con compiacimento, ”della scelta di continuità di questa amministrazione”  e mentre in un primo tempo si dichiara indisponibile a  candidarsi Sindaco per il centro-destra, vista l’ impegnativa carica che ricopre, quella di Presidente dell’Acts, adesso che Nasuti è ufficialmente candidato, dichiara di poterci ripensare.

D’altronde le presidenze degli Enti, vengono distribuite per ricompensare politici trombati e qualcun altro si troverà sicuramente , che si potrà occupare con la stessa dovizia e competenza di trasporto pubblico savonese.

Alla stregua di chi si propone come innovazione al passato, dichiara ” Albissola Marina ha l’esigenza di un rilancio, di una nuova sensibilità nel modo di essere amministrata e di maggiore partecipazione dei cittadini”.queste le sue parole che risuoneranno come musica per le orecchie degli albissolesi, memori di come Molino fosse, nella giunta Parodi, l’artefice di note iniziative di “rilancio culturale e turistico”, non ultima la movida albissolese.

Curioso come anche lui difenda le scelte di lista  non condizionate dalla politica, ma sostenute dalle “forze del Paese”, e sostiene che una buona amministrazione non debba avere necessariamente colori.

La difesa della mancata connotazione politica è risibile per un uomo che tuttora partecipa alle scelte del Partito, che si presenta alle inaugurazioni culturali con il Presidente della Provincia Vaccarezza che fuori dalle manovre politiche non sembra essere.

C’è da chiedersi inoltre quali siano le forze di cittadini che dialogano con Molino e partecipano alla vita politica del paese solo in prossimità degli appuntamenti elettorali e quale reale disinteresse possano provare per quello che Molino realmente rappresenta.

Ferrari sindaco.


Lino Ferrari e Luigi Silvestro

Un altro candidato formerà una nuova lista nella piccola Albissola Marina che, dopo quella di Silvestro della Nuova Rotta, che si ricandiderà, farà salire a quattro le liste sulla scheda elettorale.

E’ Lino Ferrari, già Sindaco ad Albissola Marina dal 1995 al 1999 per il  Partito Popolare che nel frattempo, forse a sua insaputa, è confluito nel Pd. Ma forse quella di sfidare un’altra lista del centro-sinistra non sarà una contraddizione per Ferrari, perché sicuramente, anche lui, farà un’altra lista civica senza colori che la identifichino, perlomeno ufficialmente.

Quello che proprio Silvestro chiama “ vecchio dinosauro della politica” sembra impersonare il carattere del politico italiano, quello più navigato, che trascurando la sua posizione, quella che lo vede protagonista di un’azione giudiziaria proprio con un Ente Pubblico, la Provincia di Savona, dove il presidente lo aveva cacciato dalla presidenza della Tecnocivis accusandolo di malagestione amministrativa, ritorna indifferente a candidarsi alla gestione della cosa pubblica in un Comune.

Albissola Marina sembra, così, candidata a nuovi fallimenti, perpetrati da chi ha già dato prova di esserne stato protagonista con la pochezza delle sue esperienze personali.

Albissola sembra non sapersi risollevare da una situazione di stasi che la porta fuori dall’attualità, dalle spinte che la società civile ha promosso in altri Comuni italiani, che hanno saputo innovarsi.

La dialettica è sempre la stessa, vecchia, ritrita, pronunciata dagli stessi uomini che sarebbe opportuno si facessero veramente da parte, magari “rottamati” dai cittadini, perché incapaci di riconoscere  le nuove urgenze dell’uomo del nostro tempo.

 La mancanza di colore politico che tutti i candidati Sindaco sembrano rivendicare, diventa ad Albissola Marina, paradossalmente il simbolo di uno “sbiadimento amorfo” delle idee e  dei percorsi di svolta programmatica che vedono l’esempio dei Comuni virtuosi allontanarsi sempre più.

    ANTONIA BRIUGLIA

“Lo sviluppo insostenibile”
 Un dipinto di Serena Salino

 

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