IL RE E’ NUDO!

  IL RE E’ NUDO!

Governi che nascono e rinascono, amministrazioni in procinto di essere rielette, governi europei che chiameranno al voto milioni e milioni di persone: tutto sembra farebbe presagire un nuovo fermento, eppure proprio in questo giorno sembra inevitabile l’affermazione “Il Re è nudo“.

 IL RE E’ NUDO!

Governi che nascono e rinascono, amministrazioni in procinto di essere rielette, governi europei che chiameranno al voto milioni e milioni di persone: tutto sembra farebbe presagire un nuovo fermento, eppure proprio in questo giorno sembra inevitabile l’affermazione “Il Re è nudo“.

Il re è nudo, perché il prossimo governo europeo dovrà fare i conti con i governi nazionali che con le loro scelte politiche, con il loro potere decisionale e soprattutto con le loro amministrazioni legate a filo diretto con i poteri finanziari, condizioneranno fortemente il potere delle istituzioni europee, mentre dovranno anche arginare, in casa, la crescita dei partiti e dei movimenti euroscettici che, mentre in Italia, sono criticati aspramente e relegati a un dibattito extraparlamentare, strumentalizzando a tal proposito anche la guerra civile ucraina; in Belgio, in Svezia, in Inghilterra, in Finlandia, in Danimarca, in Portogallo, nei Paesi Bassi, in Austria, in Bulgaria, in Ungheria, in Romania, in Slovacchia e in Lettonia  fanno sentire il loro peso che non potrà essere ignorato a lungo.

Il Governo Renzi-Napolitano e il Ministero della Giustizia.


Nicola Gratteri

Il re è nudo, proprio mentre s’inaugura il Governo Renzi e viene depennato dalla lista dei Ministri, nelle lunghe ore di colloquio con Presidente Giorgio Napolitano, il magistrato antimafia Nicola Gratteri. Al suo posto Andrea Orlando(PD), colui che chiese “l’abolizione dell’ergastolo e proposto l’abrogazione dell’obbligatorietà dell’azione penale.” 

Per questo oggi in Italia, un Paese definitivamente rovesciato, il re è ancora più nudo!

Il re Giorgio e il vassallo Renzi, insieme stanno lavorando alla demolizione di un sogno di cambiamento che anche i loro sudditi attendevano con fiducia.

Il vassallo Renzi eliminato, proprio come accadeva nelle antiche monarchie, lo scomodo Letta dopo avergli giurato pubblicamente stima e leale appoggio, parte alla carica e si reca dal Sovrano, prima ancora che Letta ufficialmente rassegni le sue dimissioni, per giurargli lealtà e disponibilità a formare il nuovo Governo.

Pochi sapranno se sia stato proprio il Sovrano a chiamare il nuovo vassallo, conoscendone la smisurata ambizione e il suo desiderio malcelato di governare a tutti i costi anche a costo di passare sul cadavere del suo “amico” e venendo a patti con il peggior nemico appena uscito di scena, condannato e decaduto dal Senato.

Nessun braccio di ferro tra me e Renzi sulla lista dei Ministri!” asserisce prontamente re Giorgio. Resta il fatto che il nome di Gratteri era già stato reso pubblico alla Stampa , mentre una volta uscito dal Quirinale il suo nome non c’era più.

L’Italia uno dei primi Paesi più corrotti d’Europa non ha saputo cogliere l’ennesima occasione per dare una svolta che avrebbe segnato una parte del vero cambiamento.

Così anche questo terzo governo “Napolitano, Bankitalia, BCE”, nasce sull’orma dei precedenti e mentre Renzi continua a sostenere che questa sia la volta buona, sembra già iniziata la sua rottamazione, viziata da patti stretti proprio con coloro che, per dare la vera svolta di cambiamento, avrebbe dovuto contrastare a costo di mandare tutto all’aria.

Il nuovo vecchio sistema politico.

Non sarà il nuovo, se non nelle caratteristiche anagrafiche che a nulla serviranno se non a dare facce nuove al vecchio sistema che, per conservare l’utile status quo, divora tutto e tutti.

Ci sarà chi avrà ruoli rassicuranti come Padoan, consigliere di d’Alema e uomo “europeo”, la berlusconiana figlia di papà Guidi, chiaramente allo Sviluppo.

Chi ricopri ruoli opportunistici come Lupi alle infrastrutture, Giuliano Poletti, capo delle coop rosse, al Lavoro. la Pinotti (PD di Finmeccanica) alla Difesa.

Chi inadeguati o inutili  come, la  Lorenzin (ministro dalla maturità classica) riconfermata alla Salute, Franceschini che passa con disinvoltura dai Rapporti col Parlamento alla Cultura, La Giannini, che per accontentare il nono partito di Governo dall’ l’1%, va, dove in Italia si pensa possa andare chiunque, l’importante e non far nulla e tagliare costi: all’Istruzione e infine  Galletti che, rappresentando le poltrone di Casini, altro 1%, e possedendo le competenze di un commercialista, in Italia, può ricoprire benissimo l’ambiente.

Ci sono poi i fedelissimi del vassallo, come la Madia ( ex veltroniana, ex nuora di Napolitano che non votò lo scudo fiscale) che va alla Pubblica Amministrazione, la Mogherini agli esteri al posto di Emma Bonino e la Boschi.

Un giovane Renzi col democristiano De Mita

Democristiani.

Una cosa è certa la squadra di Governo di Renzi, il rottamatore, quello della volta buona, il coraggioso della svolta e del cambiamento è una squadra di giovani nati democristiani che sanno tanto di vecchia Repubblica.

Insomma non si scappa, come asserì qualcuno: moriremo democristiani!  Giovani, rottamatori di una generazione da spodestare per lasciare le poltrone ad altri che lavoreranno per lo stesso sistema e con i stessi presupposti di chi li ha preceduti.

Resta da capire se i cittadini italiani saranno disposti a subire ancora, a rimanere sopiti e anestetizzati mentre coloro che hanno portato il Paese allo sbando continuano a mentire, oppure se vorranno uscire definitivamente da quell’esilio in cui sono stati condotti, proprio ora che IL RE E’ NUDO.


       ANTONIA BRIUGLIA

Nel prossimo numero “ Il re è nudo nelle Albissole!”.

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