Il programma di conoscenza del mondo musicale

IL VOLTO DELLA MEMORIA
Settantatresima parte
IL PROGRAMMA DI CONOSCENZA
DEL MONDO MUSICALE

IL VOLTO DELLA MEMORIA
Settantatreesima parte
IL PROGRAMMA DI CONOSCENZA DEL MONDO MUSICALE

Come preannunciato al termine dell’articolo della scorsa settimana, oggi procediamo alla pubblicazione dell’articolo di ALDO PASTORE, inserito nel volume “IL DIALOGO COL MIO ALTER EGO” (datato: anno 2009).

 Aldo, però, ci ha fatto notare che, a pagina 12 del quotidiano “LA STAMPA” del giorno 16 maggio 2016, è comparso un breve inserto così intitolato:

“STUDIARE MUSICA IN ITALIA È INUTILE – L’UNICA SOLUZIONE: ANDARE ALL’ESTERO.”

 Questa lapidaria affermazione sembra in contrasto con i concetti e con le idee espresse da ALDO, ma … così non è!

 Nel contesto dell’articolo di ALDO che noi, oggi, pubblichiamo troverete questa sintetica affermazione:

 È IL NOSTRO SISTEMA SCOLASTICO, CHE È IN ENORME RITARDO RISPETTO ALL’EVOLVERE DEI TEMPI E, QUINDI, RISPETTO ALL’ESIGENZA DI UN’INNOVATIVA CULTURA!

Desideriamo, oggi, soltanto aggiungere:

UN’INNOVATIVA CULTURA PRESUPPONE, A MONTE, UN INNOVATIVA POLITICA.


Tutto ciò premesso, procediamo alla pubblicazione dell’articolo di ALDO così intitolato

IL PROGRAMMA DI CONOSCENZA  DEL MONDO MUSICALE

ALTER: Perdinci, Aldo! Ti sei messo a vagare nello spazio, indossando le vesti di una stella cometa! Sei diventato irreperibile!

ALDO: Ma cosa dici, Alter! Non ti capisco!

 

ALTER: Lo credo bene che non mi capisci! Ti sei chiuso in un eremo, precluso agli altri esseri umani! E’ impossibile tentare di avvicinarti, perché hai chiuso il tuo cellulare alle voci del mondo esterno, per cui ad ogni  tentativo di chiamata telefonica, chi ti cerca, sente ripetere, in modo stancamente monotono, sempre la stessa frase:
“LA PERSONA CHE RICERCHI NON E’ RAGGIUNGIBILE”
 
ALDO: Stavo riposando, Alter! Anch’io credo di avere questo diritto!
Ma d’altra parte, che bisogno c’era di chiamarmi con tanta urgenza!
Sai benissimo che dovevamo vederci nei modi e nei tempi, precedentemente concordati!
Da dove discende questa tua fretta così frenetica?
 
ALTER: E’ semplice, Aldo! Nell’affrontare il tema relativo al PROGRAMMA DI CONOSCENZA, indispensabile per il futuro dei nostri giovani, ci siamo dimenticati del MONDO DELL’ARTE e DELLA MUSICA, in particolare!
Come abbiamo fatto a cadere in un errore così macroscopico?
La musica ha una grande importanza nella nostra realtà quotidiana, perché serve ad esprimere, con un linguaggio accessibile a tutti, le nostre gioie, le nostre amarezze e, più in generale, tutte le emozioni che passano quotidianamente nella nostra mente!
Soffermati un attimo, Aldo, su di un semplicissimo quesito:
“Quanti milioni di anni ha la prima NINNA-NANNA?
La risposta è addirittura scontata: la musica accompagna ogni neonato da sempre e, non a caso, le NINNE NANNE sono un genere musicale diffuso in tutte le culture, con caratteristiche molto simili, a conferma del ruolo che canto e suono hanno per l’intera specie umana!
Ti ripeto, allora, Aldo, perchè non abbiamo posto la nostra attenzione su di un argomento di così straordinaria importanza?
 
ALDO: Alter! Tu mi hai semplicemente preceduto, perché intendevo anch’io, oggi, rivolgere il nostro interesse su questo tema specifico ed, in modo particolare, desideravo soffermarmi sui rapporti che dovrebbero intercorrere tra la Musica ed il Programma di Conoscenza, da noi auspicato nel nostro ultimo incontro.
Concordo, innanzi tutto, con le osservazioni da Te ora evidenziate; ma vorrei aggiungere qualcosa di più e mi riferisco, ovviamente, alle Conoscenze Scientifiche che abbiamo su questo argomento

WILFRIED GRUHN

LA MUSICA E’, INFATTI, UN VERO E PROPRIO  “PROTOLINGUAGGIO”: è  stato lo stesso DARWIN ad ipotizzare, oltre  un secolo fa, che il primo sistema di comunicazione dei nostri antenati somigliasse di più a ciò che oggi chiamiamo Musica che non alla Lingua parlata vera e propria.

– Ricerche più recenti effettuate da WILFRIED GRUHN dell’Università di Friburgo hanno dimostrato che i bambini, dotati di cognizioni musicali, posseggono un vantaggio intellettivo da sei mesi a due anni  rispetto ai loro coetanei e forniscono un punteggio sopra la media  nei test d’intelligenza: “TALENTO MUSICALE ED ABILITA’ COGNITIVE SEMBRANO ANDARE DI PARI PASSO”, afferma lo studioso.

– Ancora più recentemente una Ricercatrice Canadese JENNY SAFFRAN dell’Università di Toronto ha individuato i meccanismi che permettono di separare singole parole all’interno di una frase pronunciata o cantata ad alta voce, anche prima di conoscerne il reale significato: sembra trattarsi di una capacità di analizzare staticamente  il linguaggio ed il suo ritmo, arrivando a prevedere, più precocemente della norma, le combinazioni delle lettere, costituenti il nostro alfabeto.

Come avrai ben potuto notare, caro Alter, si tratta di un meccanismo didattico veramente straordinario, che consente, attraverso l’apprendimento del linguaggio musicale, di poter imparare, con maggiore velocità e facilità, una lingua sconosciuta e, di conseguenza, anche della nostra singolare parlata italiana.


JENNY SAFFRAN
ALTER: Quanto mi dici, Aldo, è meraviglioso e stupefacente!
Ecco, quindi, il metodo più naturale e, quindi, il più indicato per INTEGRARE I MINORI STRANIERI O EXTRA COMUNITARI NEL NOSTRO SISTEMA SCOLASTICO e, più in generale, nel nostro “STILE DI VITA”!
La Musica, proprio perché dotata di questa intrinseca capacità comunicativa, accessibile a tutti, può diventare uno degli strumenti fondamentali per percorrere, tutti assieme, la STRADA DELL’INTEGRAZIONE e non già quella della DISCRIMINAZIONE.
 
ALDO: Bravo, Alter! Vedo che istintivamente ti sei avvicinato alla magistrale affermazione di AMITAV GHOSH, che ti voglio ricordare, nella sua integrità:
“NON BISOGNA MAI PENSARE  A DUE CULTURE DIVERSE COME A DUE COSE SEPARATE, DUE ISOLE ATTRAVERSATE DA UN MARE, MA PIUTTOSTO A DUE PARETI, DELLA STESSA STANZA CHE SONO NECESSARIE PERCHE’ LA STANZA ESISTA”.
Ma, andiamo oltre,  Alter. Pensiamo, ad esempio, quale importanza ha il messaggio musicale per i MINORI DISABILI; cito, in proposito, qualche piccolo particolare:

– Un’esperienza realizzata all’UNIVERSITA’ DI SHEFFIELD (INGHILTERRA) ha dimostrato che i BAMBINI DISLESSICI, che frequentano un Corso di Musica, migliorano notevolmente la loro capacità di lettura;

– Uno studio, realizzato nell’UNIVERSITA’ DI PAVIA ha confermato che la musica può aiutare a convivere con la Disabilità: dopo sei mesi di lezione di musica, I GIOVANI AUTISTICI hanno minori difficoltà ad interagire con gli altri.

In sintesi, Alter: possiamo affermare, sulla base di una  molteplice e variegata fonte di informazioni, che l’Educazione Musicale rappresenta un importante contributo alla FORMAZIONE ed alla CONOSCENZA sia dei bambini normodotati che di quelli con vari gradi di disabilità.
Un motivo di più per insegnare loro, fin da piccoli, ad apprezzare l’esperienza musicale in quanto tale, senza immergerli in un generico sottofondo sonoro che riduce la musica a funzione di contorno; occorre ricordare e ribadire che la musica ci rende più intelligenti, se siamo noi a cantare o suonare; in tal senso, mi sembra doveroso segnalare una dettagliata ricerca sui bambini, realizzata dall’UNIVERSITA’ DELL’ONTARIO, la quale ha evidenziato che i minori che hanno seguito, per un anno, lezioni di musica (canto o pianoforte) ottengono i risultati migliori ai test d’intelligenza; ascoltare musica, invece, influisce solo modestamente sule capacità cognitive, ma piuttosto, invece, sull’attenzione e sul tono dell’umore.

 ALTER: Ma, Aldo, levami una curiosità: quando tu parli di musica, a quale genere ti riferisci: unicamente alla Musica Classica o ad altri settori musicali?

Ti faccio questa domanda perché io penso che viviamo in un’epoca nella quale dobbiamo aprire le nostre menti al nuovo, se non addirittura all’inedito; mi spiego meglio al fine di evitare ogni tipo di equivoco: tu sai che io, nella mia modestia culturale, sono un grande ammiratore di tutto l’Impressionismo Francese ed, in particolare, di Claude Debussy, ma oserei dire di tutta la musica classica del ‘900.
Ma, vedo, attorno a me, giovani ed  Associazioni che continuano  a chiedere pari dignità culturale al jazz, al pop ed al rock e, di conseguenza, anche questi settori vengono considerati parte integrante delle attività musicali nazionali.
Cosa ne pensi al riguardo? 
 
ALDO: Io non ho preclusioni di nessuna natura, Alter, e, da anni, mi sono dichiarato aperto ad ogni esperienza musicale ed artistica e, quindi, con me…vieni a sfondare una porta aperta!
Ma, il problema di fondo è un altro, caro Alter! E’ il nostro Sistema Scolastico che è in enorme ritardo rispetto all’evolvere dei tempi e, quindi, rispetto all’esigenza di un innovativa cultura!
 
ALTER: Ma cosa dici, Aldo?
Nello scorso mese di Giugno, il Ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, ha presentato e fatto approvare dal Consiglio dei Ministri la “RIFORMA DEI LICEI”, la quale (e mi avvalgo delle parole   pronunciate dal Ministro stesso) “Sarà una Riforma Epocale, destinata a cambiare un impianto scolastico, fermo al 1923” (ossia alla Riforma di Giovanni Gentile).
Certamente saprai, caro Aldo, che la Riforma prevede la creazione di Sei Istituti Onnicomprensivi; infatti, oltre ai tradizionali  Licei Classico, Scientifico, Artistico e Linguistico, vi saranno due importanti novità: il Liceo Musicale e Coreutico e quello delle “Scienze Umane”.
Il “Liceo Musicale” sarà articolato in Due Settori, Musicale e Coreutico (relativo, cioè, all’Arte della Danza); inizialmente verranno attivate 40 Sezioni Musicali e 10 Coreutiche, in collaborazione con Conservatori ed Accademie di Danza.
Al termine del percorso scolastico, a detta del Ministro, “gli studenti dovranno cogliere i valori estetici delle Opere Musicali, cogliere e saper analizzare gli elementi del linguaggio musicale e coreutico”.
Caro Aldo, ti vedo perplesso ed ammutolito! Non hai più nulla da dire?

Salvatore Accardo

ALDO: Mi limito a risponderti con le esemplari parole di Salvatore Accardo, uno tra i più illustri musicisti del nostro tempo:

“E PRIMA DEI LICEI CHE POSSIBILITA’ VERE HA UN RAGAZZO DI STUDIARE MUSICA NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO?
IL LICEO E’ GIA’ UNA SCUOLA SUPERIORE E, DA NOI, MANCA CLAMOROSAMENTE L’ISTRUZIONE MUSICALE DI BASE.
SONO STUPITO E PREOCCUPATO.
PRENDIAMO IL MIO STRUMENTO: IL VIOLINO NON SI PUO’ PROPRIO IMMAGINARE DI INIZIARE LO STUDIO A QUATTORDICI ANNI, QUINDICI ANNI. MA E’ COSI’ ANCHE PER IL PIANOFORTE, PER TUTTI GLI STRUMENTI AD ARCO: COMINCIARE DA ADOLESCENTI E’ TARDI, COME SA CHIUNQUE ABBIA ALMENO UN PO’ PRATICATO LA MUSICA”
Non ho altro da aggiungere, caro Alter!
Mi limito a dirti, in armonia con il pensiero di  Salvatore Accardo, che va profondamente apprezzato e sostenuto, nella nostra città, il Progetto “Giovani Stars”, (promosso dall’Orchestra Sinfonica di Savona e dall’ Accademia Musicale “Ferrato Cilea”, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune) sotto la guida del Maestro Carlo Chiddemi; si tratta  di una metodologia di approccio alla musica di tipo ludico, che permetterà ai giovani alunni (italiani e stranieri) di procedere lungo un percorso formativo che li metterà a contatto con i diversi generi musicali, con il ritmo, con l’articolazione melodica, con lo sviluppo armonico e con la specificità sonora di tutti gli strumenti musicali (compresa, ovviamente, la voce umana)

ALTER: E’ una felice idea, Aldo! Mi farò carico di invitare la Gelmini alle lezioni previste dal Progetto!

8 Luglio 2009                                    Aldo Pastore

 

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