Il narcisismo in politica: destra, sinistra o centro?
Il narcisismo in politica: destra, sinistra o centro? |
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Chi era “Narciso”? Era un ragazzo molto superbo, che è stato capace di rifiutare tutti, persino il Dio Eros. Per punizione divina si innamora di se stesso, della propria immagine che un giorno vede riflettersi in uno stagno.
Capendo di non poter mai avere quell’amore si lascia morire. La sua storia viene raccontata nelle “Metamorfosi” di Ovidio. La ninfa Eco si innamora di Narciso che a sua volta la rifiuta, così lei inizia a vivere la sua delusione che giorno dopo giorno la logora. Scappa nei boschi senza farsi più vedere, in grotte deserte portando con sé il dolore e la sofferenza. Quindi Narciso è più che altro colui che delude piuttosto che colui che è deluso.
Oggi il/la narcisista è una persona che causa delusioni, pone una distanza tra sé e gli altri e tutte le attenzioni devono essere rivolte a se stesso ed alla sua immagine. Un atteggiamento egoistico per eccellenza. Il rapporto con un/una narcisista, sia in amicizia sia a livello sentimentale, crea una sorta di manipolazione affettiva, infatti coloro che lo circondano si sentono oggetti utilizzati per risaltare la sua immagine. Un vero e proprio disturbo della personalità che è caratterizzato da queste principali caratteristiche: un forte senso di superiorità che li porta a considerarsi migliori degli altri ed esibizionisti; il bisogno di sentirsi ammirati da tutti in modo da sentirsi unici; la totale assenza di empatia, dato che sono profondamente egoisti e si sentono superiori a tutti, sfruttano gli altri per soddisfare i propri bisogni nutrendosi delle loro energie; la forte sensibilità alla critica, al fallimento e alla sconfitta, perché verrebbero feriti nell’orgoglio reagendo con rabbia, depressione o attacchi di panico.
Ebbene sì. Questo disturbo narcisistico può essere collegato anche alla politica, oltre alle relazioni sociali e affettive. In realtà numerosi politici di qualsiasi orientamento sono narcisisti. Quei politici che, in senso patologico, focalizzano tutto su di sé tendendo a sminuire chi li circonda. Privi di empatia, screditano qualsiasi rapporto interpersonale e strumentalizzano gli altri per raggiungere i loro obiettivi. In alcuni casi queste caratteristiche possono essere utili per il successo, per avere più fiducia in sé, per sviluppare doti comunicative in pubblico.
In altri, invece, possono portare a una discesa. Un’eccessiva stima di sé può degenerare in un discorso autoreferenziale, in un impoverimento delle relazioni umane e del dialogo portando così a rivolgersi non più ad un ampio pubblico, ma a un’élite. Questo può portare ad una chiusura piuttosto che ad una crescita del gruppo politico attuando comportamenti dannosi e improduttivi per se stessi e gli altri. Queste degenerazioni devono essere evitate con una corretta gestione dei rapporti individuali e di gruppo, contenendo i tratti più negativi di questa personalità
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