Il libro della settimana: Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani
Marino Magliani, autore dalla penna evocativa e raffinata, ci regala con Il cannocchiale del tenente Dumont un romanzo denso di storia, memoria e paesaggi, in cui il tempo sembra scorrere con la stessa lentezza e precisione delle onde che lambiscono la Liguria.

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Il protagonista, il tenente Louis Dumont, è un ufficiale napoleonico, mandato in Riviera per supervisionare un territorio di confine, ma che presto si ritrova invischiato in un’avventura più grande di lui. Il suo sguardo è sempre rivolto lontano, verso quell’orizzonte osservato attraverso il cannocchiale, simbolo di un desiderio di scoperta, di fuga o forse di una nostalgia per un tempo che già sta sfuggendo di mano.
Magliani costruisce un romanzo dal ritmo pacato e introspettivo, in cui la Liguria non è solo uno sfondo, ma una presenza viva e palpitante, con i suoi borghi di pietra, il mare che si staglia all’orizzonte e le ombre lunghe della storia che si insinuano tra le pagine. Il tenente Dumont è un personaggio che incarna l’irrequietezza dell’epoca napoleonica, il conflitto tra obbedienza e sogno, tra dovere e desiderio di libertà.
Lo stile di Magliani è raffinato e poetico, con una scrittura che alterna descrizioni potenti a momenti più rarefatti, in cui i pensieri del protagonista si fanno quasi sussurri. Il cannocchiale del tenente Dumont è un romanzo che mescola avventura, riflessione storica e una vena malinconica, invitando il lettore a perdersi tra le pieghe di un tempo sospeso, in cui ogni sguardo rivolto al mare porta con sé il peso della memoria e delle scelte non fatte.
Un libro consigliato a chi ama la letteratura che scava nel passato con delicatezza, che restituisce il paesaggio come un elemento vivo e che racconta le piccole storie dentro la grande Storia con uno sguardo poetico e senza tempo.