IL FUTURO SISTEMA PRODUTTIVO II°

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
 Parte undicesima

IL FUTURO SISTEMA PRODUTTIVO (II°)

 

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
 Parte undicesima
IL FUTURO SISTEMA PRODUTTIVO (II°)

 

Nel contesto dell’Articolo della scorsa settimana, sono giunto ad affermare che la Valle Bormida, nel suo complesso, possiede notevoli possibilità di sviluppo produttivo, in ispecie nel settore delle Energie Rinnovabili e che , di conseguenza, occorre avere il coraggio di investire Idee, Progetti, Finanziamenti in questo fondamentale Settore; in particolare, ho espresso la convinzione che la storica area della Ferrania può diventare un significativo POLO PRODUTTIVO FOTOVOLTAICO.

Da dove discendono queste convinzioni?

Rispondo: da molteplici CONSIDERAZIONI, che vedrò di illustrare in successione:

1° CONSIDERAZIONE:

IL FOTOVOLTAICO E’ IN COSTANTE E SIGNIFICATIVA CRESCITA IN TUTTA L’ITALIA

I dati relativi alla sua produzione (FONTE GSE – DATI PUBBLICATI DA “AFFARI E FINANZA” Il 10 MAGGIO 2010 – ELABORAZIONE DATI: ALDO PAOLINI MAGGIO 2010) parlano chiaramente in proposito:

FOTOVOLTAICO ITALIA: POTENZA ANNUALE INSTALLATA, IN MEGAWATT

ANNO 2006:      9,4 MW

ANNO 2007:      70,1 MW

ANNO 2008:     338,5 MW

ANNO 2009: 1.168,8 MW                            (data maggio 2010)

2° CONSIDERAZIONE:

LA LIGURIA, NEL SUO COMPLESSO, PUR ESSENDO DOTATA DI UNO STRAORDINARIO POTENZIALE DI IRRADIAZIONE SOLARE, FIGURA, NEL CONTESTO NAZIONALE, AL PENULTIMO POSTO, come dimostra la seguente tabella:

FOTOVOLTAICO ITALIA: POTENZA PER REGIONE, ESPRESSA IN MEGAWATT

INSTALLAZIONI AL 31 MARZO 2010

PUGLIA: 215,8

LOMBARDIA: 131,7

EMILIA ROMAGNA: 98.9

LAZIO: 86,6

PIEMONTE: 83,5

VENETO: 81,1

TRENTINO: 65.0

MARCHE: 63,3

TOSCANA: 56,1

SICILIA: 45,5

SARDEGNA: 43,4

UMBRIA: 35,7

FRIULI: 30,2

CAMPANIA: 30,1

BASILICATA: 29,9

CALABRIA: 29,4

ABRUZZO: 24,6

MOLISE: 8,6

LIGURIA: 8,3

VALLE D’AOSTA: 1,1

TOTALE: 1.168,8

Prof. Paola Girdinio

3° CONSIDERAZIONE:

IN CONTRASTO CON LA SITUAZIONE RAPPRESENTATA DA QUEST’ULTIMO DATO, OCCORRE SOTTOLINEARE CHE, NELL’INTERO TERRITORIO LIGURE, ESISTONO NOTEVOLI CONOSCENZE TECNICO-SCIENTIFICHE SULLA MATERIA, IDONEE A FORNIRE IL NECESSARIO IMPULSO AL SETTORE.

Nel contesto Regionale (così come emerge da una pregevole Servizio Giornalistico di Elena Romanato, datato 22 ottobre 2010) Savona si candida a diventare Centro di Ricerca e Sviluppo dell’Energia Sostenibile.

Infatti, l’IPS, in collaborazione con il BIC LIGURIA, SPES ed il POLO UNIVERSITARIO DI SAVONA, ha elaborato uno studio di fattibilità per la presentazione di un POLO DI RICERCA ED INNOVAZIONE SULL’ENERGIA SOSTENIBILE, partecipando al Bando Regionale, che prevede un finanziamento di 5 milioni di Euro, finalizzati all’avvio dei Poli dell’Energia.

Secondo i programmi di questo studio, il Polo, sopra citato, sarà costituito da 33 Imprese del Territorio Savonese (13 delle quali di grandi dimensioni ed altre 20 circa di piccole e medie dimensioni), disponibili ad operare nel comparto energetico.

Inoltre, secondo i tecnici dell’IPS, parteciperanno al Polo altri Centri di Ricerca, quali il CNR, L’ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE, L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA, IL CENTRO REGIONALE DI SPERIMENTAZIONE E ASSISTENZA AGRICOLA ed infine, IL PARCO TECNOLOGICO DI FERRANIA.

 

4° CONSIDERAZIONE:

ASSUME SEMPRE PIU’ IMPORTANZA L’APPORTO TECNICO – SCIENTIFICO, FORNITO DALL’UNIVERSITA’ DI SAVONA, FORTEMENTE IMPEGNATA A VALORIZZARE IL RUOLO DEL SITO FERRANIA.

Al riguardo, sono chiara testimonianza le perentorie dichiarazioni rilasciate recentemente (29 Novembre 2010) dalla Prof. Paola Girdinio, Preside della Facoltà di Ingegneria, la quale, alla domanda “che ruolo avrà Ferrania nel progetto – campus”, ha così risposto:

“Naturalmente un ruolo determinante.
Ferrania sarà un polo di ricerca di alto livello sul  solare e l’Università si appoggerà e conterà molto sul contributo del centro valbormidese per la riuscita del piano.”

Giuseppe Cortesi

Fulvio Briano

5° CONSIDERAZIONE:

ESISTONO, A LIVELLO TERRITORIALE, LE DOVUTE COMPETENZE OPERATIVE NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI (ED, IN PARTICOLARE, NEL FOTOVOLTAICO)

E’ ampiamente noto, infatti, che in tutta la Val Bormida esistono IMPRESE INDUSTRIALI ED ARTIGINALI, dotate delle necessarie competenze per operare correttamente nel settore; allo stesso modo, è diffusamente conosciuta la capacità operativa dei singoli lavoratori, associata alla loro volontà di essere costantemente informati sulla continua evoluzione tecnologica (soprattutto, nel Settore del Fotovoltaico) riferita, in particolare, alle ripetute variazioni e modifiche degli impianti e del materiale utilizzato alla loro produzione.

 

6° CONSIDERAZIONE:

E’ STATA MANIFESTATA, A PIU’ RIPRESE, LA VOLONTA’ DELLA REGIONE LIGURIA, DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SAVONA E DEI COMUNI VALBORMIDESI DI IMPEGNARSI FATTIVAMENTE NEL PROGETTO DI NASCITA E SUCCESSIVO POTENZIAMENTO DEL POLO DI RICERCA ED INNOVAZIONE SULL’ENERGIA SOSTENIBILE (CON SPECIFICA ATTENZIONE AL SETTORE DEL FOTOVOLTAICO).

Su questo tema, non svolgo ulteriori commenti; è sufficiente leggere, quasi quotidianamente, i giornali locali per ottenere le dovute informazioni e novità in proposito.

– Dall’esame delle sei considerazioni sopra citate, potremmo giungere alla conclusione che può profilarsi ed avverarsi in futuro, un clima di autentico benessere per l’intera Valle Bormida, perché verrebbero a cadere sia la disoccupazione e sia il regime di cassa integrazione perpetua ed, al loro posto, vedremmo sorgere una solida ripresa e soprattutto, un sereno avvenire per le future generazioni.

Sul piano dei principi, potremmo essere tutti d’accordo, convinti, come siamo, che le soluzioni del problema energetico è la condizione essenziale per una sicura ripresa produttiva, nei diversi settori (agricolo, industriale e artigianale).

Ma….a questo punto, sorge spontanea tutta una serie di ulteriori interrogativi:

. Perché tutto questo non avviene?

. Perché non si riesce a passare dalle parole ai fatti?

. Perché continuiamo ad essere al penultimo posto nella graduatoria relativa all’utilizzo del Fotovoltaico?

. Perché, malgrado le apparenze, continuano a rimanere insormontabili i disaccordi tra Enti Locali, Organizzazioni Sindacali ed Imprese Produttive?

. Perché questi disaccordi vanno al di là del Fotovoltaico per raggiungere altri settori, quali ad esempio la creazione della Centrale di Biomasse nella Valle?

Vorrei lasciare la risposta a questi quesiti all’humor sarcastico di Ennio Flaiano; ma non posso, per ragioni di razionalità espositiva; ed, allora, mi limito a riproporre quanto già espresso la scorsa settimana e cioè:

– E’ NECESSARIA UNA “NUOVA ECONOMIA”, FONDATA SU DI UN INNOVATIVO MODO DI PRODURRE E DI CONSUMARE

– DI CONSEGUENZA, ACCANTO AD UNA “NUOVA ECONOMIA” DEVE NASCERE UNA “NUOVA POLITICA”, FONDATA SU PRESUPPOSTI ETICI E CULTURALI, PROFONDAMENTE DIVERSI DAGLI ATTUALI.

– IN ALTRI TERMINI, PER OTTENERE QUESTO AUSPICABILE RISULTATO È NECESSARIO AVVIARE UN GRANDE MOVIMENTO DI LIBERAZIONE PER SUPERARE IL DELETERIO ANTAGONISMO TRA L’UOMO E LA NATURA E PER SCONFIGGERE LE INGIUSTIZIE TRA GLI ESSERI UMANI.

Non aggiungo altro; tuttavia, per rispondere, in qualche modo all’Articolo di Mauro Camoirano (La Stampa del 5 Dicembre 2010), relativo al contrasto tra il Sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano e l’Amministratore Delegato di Ferrania Technologies Giuseppe Cortesi sul tema della Centrale a Biomasse, mi permetto di riprodurre la settimana prossima alla loro attenzione (ed, ovviamente, a quella dei nostri lettori) “IL DIALOGO COL MIO ALTER EGO” dell’ 8 Aprile 2010, nel cui contesto l’argomento è stato ampiamente discusso (ed, ovviamente non risolto) .

8 Dicembre 2010                                       Aldo Pastore 

 

 

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