IL FUNGO E L’ORSA

IL FUNGO E L’ORSA

  IL FUNGO E L’ORSA
 
“C’era una volta,
una una foresta alle pendici alpine, ricca di ruscelli, frutti di bosco, abeti e larici, palestra di rapidi sciuridi, canti di galli cedroni e forcelli, bramiti di cervi e fischi di marmotte nelle radure e aquila reale negli infiniti cieli.
Il ricco sottobosco substrato di eduli o velenosi miceli che dopo le piogge esplodevano in ricercati o evitati piccoli ombrelli.
Passi importanti, rumori di rami spezzati … ed ecco un imponente orsa con due saltellanti peluche fra le gambe. Gli umani la chiamano Daniza, da quando nel 2000 l’hanno catturata nella natia Slovenia per l’italica terra. Un quintale abbondante di muscoli e pelo, un gigante a confronto del piccolo edule fungo. 
Una madre premurosa verso i suoi piccoli nati durante il letargo invernale, senza di lei sarebbero di certo morti secondo la dura ma giusta legge del bosco e della vita.

Ma un giorno degli umani decisero che per il suo bosco doveva estendersi il non lontano impianto sciistico, bloccato però dalla plantigrada presenza. Allora una tal “Carnera” del luogo disse che era tranquillamente a raccoglier funghi nel bosco e l’attenta madre lo avrebbe attaccato senza alcun motivo…ma riuscii l’incauto umano a fuggir pieno di magiche ferite. Infatti ogni giorno cambiavano le garze gli arti.
Daniza è stata uccisa, i suoi piccoli orfani soli nella foresta, il fungo edule ha vinto sulla grande madre.
Nulla è servito il grido del popolo contro politici trentini, ed ora il macabro teatrino di partiti urlanti ,assenti nel trascorso mese.”
 
Manrico Maglia
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