Il collante del potere è il potere

IL COLLANTE DEL POTERE
È IL POTERE

 

IL COLLANTE DEL POTERE È IL POTERE

 

 

Oltre l’interesse e l’ideologia, v’è che quello. E qual è, se non quello la molla che spinge a candidarsi a Sindaco ed a Consiglieri?

Soddisfare certi bisogni o desideri, detto in sintesi, per il primo. 

Concepire i rapporti umani e organizzare la società stabilendo chi comanda, per la seconda: i rappresentanti degli elettori, che li hanno votati. Come in ogni democrazia di tipo occidentale. Diversamente dall’ideologia marxista-leninista dove c’è una sola classe che deve avere tutto il potere (che poi viene detenuto e gestito da pochi!).  

Diversamente ancora, dall’ideologia anarchica dove non c’è rappresentanza e governano tutti i cittadini (si fa per dire…) attraverso il web. Dunque, non resta che il potere: con un Giano bifronte (grillini e leghisti), come abbiamo da un anno, a gestirlo con un do ut des alternato, dall’uno all’altro e v.v.

Situazione che per certi aspetti richiama quella nostra, a Celle, per le prossime elezioni, dove, secondo certa vulgata, ci saranno due liste, civiche va da sé, ma di stessa estrazione: comanderà una con il consenso dell’altra: un Giano virtuale di maggioranza e opposizione.

Cose mai viste! E se non è potere questo… Che si riconfermerà, nel segno di ‘Z’, con o senza una (eventuale) terza lista.

PIERRE da A Civetta

 

 

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