I pionieri dell’industria savonese: Accornero

I PIONIERI DELL’INDUSTRIA SAVONESE

BARTOLOMEO ACCORNERO 

I PIONIERI DELL’INDUSTRIA SAVONESE

 

BARTOLOMEO ACCORNERO

Bartolomeo Accornero, (1864-1946), senza appoggi e senza mezzi di fortuna, seppe gettare le basi di una industria che ha onorato gli imprenditori nazionali. Trasferitosi da Accorneri, dov’era nato il 13 gennaio 1864, a Torino, trovò da lavorare come fattorino dei servizi tramviari e studiando nelle scarse ore libere dal lavorare come fattorino dei servizi tramviari e studiando nelle scarse ore libere dal lavoro riuscì, imponendosi per le sue eccezionali qualità, a raggiungere l’importante ufficio di capo stazione dei tram torinesi con più di mille persone alle proprie dipendenze.

 In seguito fu ispettore generale delle Tramvie del Monferrato, ufficio nel quale raccolse vasta stima ed alte benemerenze. Non si smentì, in queste importanti cariche, la sua origine contadina. Volle incrementare l’agricoltura dirigendo la costituzione della Società dei Viticoltori di Casale Monferrato e quella degli agricoltori italiani di Roma. Ostacolata la sua carriera a Direttore dei servizi tramviari, rivolse la sua attenzione e le sue indagini nel settore minerario. Scoperti nel 1908 importanti giacimenti di terre speciali per fonderia, costituì a Casale Monferrato una società per l’esercizio di queste miniere, creando così la « Mineraria B. Accornero e C. » che fu la prima del genere legalmente costituita in Italia. 

 


 Miniera di lignite di Cadibona

 

Indi scoprì alla periferia di Savona, in Villapiana, importanti giacimenti di terre refrattarie e da fonderia sino allora ignorate. Acquistata un’estensione di terreno di oltre 400000 mq., dette inizio all’estrazione ed alla lavorazione costruendo un importante stabilimento raccordato con le Ferrovie dello Stato. Quivi fece costruire sei ruolini di tipo speciale sia per la lavorazione delle terre e dei quarzi, sia per la macinazione delle grafiti, per la confezione del nero minerale o vegetale per fonderie, nonchè per gli altri prodotti. Sostenne aspra lotta contro molti industriali per le loro diffidenze verso i prodotti nazionali. A questo scopo, nel 191 7, si fece promotore di una «Intesa» per attrarre la clientela consumatrice. Dopo pochi anni dalla sua costituzione, la Società Accornero aveva già raggiunto una posizione di primo piano tra le industrie nazionali. Resosi conto della difficoltà di reperire sul mercato nazionale una sufficiente quantità di mattoni refrattari, il Comm. Accornero, impiantò a Villapiana una fornace, con uffici in via Torino 4 7, che nel 1929 era fornitrice dei RR. Arsenali della Marina e delle F.F.S.S., passata in seguito ad altri imprenditori e poi alla Società Italrefrattari. Gli fu conferita la Commenda della Corona d’Italia e il Cavalierato dell’Ordine Mauriziano e infine il titolo di Cavaliere del lavoro. 

Scoperti a Noli giacimenti di quarzo, vi costruì uno stabilimento per la lavorazione del minerale; rintracciò a Mallare un giacimento di grafite: altra grafite e caolino scopriva a Dronero (Cuneo) ed a Stazzano Serravalle. Nel 1933 rimetteva in efficienza la miniera di lignite di Cadibona. Nel 1937 scopriva e metteva in esercizio le cave di sabbia e terre nei comuni di Vicoforte e S. Michele di Mondovì. Fu amico dei grandi industriali Falck, Donegani, Agnelli. Fu Consigliere e benefattore dell’Asilo notturno per i poveri « Edmondo De Amicis». Il 4 settembre 1946, a 82 anni, veniva raccolto dai suoi operai, privo di sensi, sulla porta dello stabilimento di Savona. 

 

Tratto da  STORIA DI SAVONA di Nello Cerisola ( editrice LIGURIA) e SCHEDARIO UOMINI ILLUSTRI IN SAVONA di  E. Baldassarre e Renato Bruno( A campanassa)

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