Giornalisti liguri
Ordine dei giornalisti liguri: alle urne per il rinnovo delle cariche |
Ordine dei giornalisti liguri: alle urne per il rinnovo delle cariche Una lista di candidati per non privarci del “diritto di cronaca” Il potere vuole tutelare se stesso? Perchè bisogna essere uniti |
Domenica 23 (dalle 10 alle 13) e lunedì 24 maggio (dalle 11 alle 16) si vota per il rinnovo del Consiglio Regionale e dei Revisori dei Conti della Liguria e per i Consiglieri Nazionali liguri. L’eventuale ballottaggio avrà luogo domenica 30 e lunedì 31 Maggio 2010. |
Consiglio Nazionale Consiglio Regionale ATTENZIONE – I PROFESSIONISTI possono votare fino a 6 professionisti (la nostra lista ne indica sette) e i PUBBLICISTI fino a 3 pubblicisti (indichiamo quattro nomi). Per i REVISORI DEI CONTI si votano 2 professionisti e 1 pubblicista Perché riteniamo importante andare a votare e sostenere il nostro programma E’ più che evidente che iI potere tutela se stesso con ogni strumento: i gravissimi provvedimenti legislativi che limitano il diritto di cronaca e soprattutto quello dei cittadini di essere informati, legati alla cosiddetta legge sulle intercettazioni, sono inaccettabile, hanno radici che si trovano nel famoso decreto Mastella (governo Prodi) e dimostrano che non ci sono sconti da parte di nessuno. Ma soprattutto che i giornalisti devono combattere uniti le loro battaglie di libertà e di democrazia. Graxie per l’attenzione, un cordiale saluto e buon lavoro a tutti |
IL PROGRAMMA queste le date delle elezioni dei Consigli regionali, dei Collegi dei revisori dei conti, dei Consiglieri nazionali dell’Ordine dei Giornalisti, per il triennio 2010-2013. Un gruppo di colleghi ha ritenuto opportuno presentarsi con questo programma di lavoro.
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L’Ordine dei giornalisti deve qualificarsi sempre più come presidio della libertà di stampa minacciata da provvedimenti in discussione al Parlamento che mirano a limitare il dovere di informare e impedire il diritto dei cittadini ad essere informati. La battaglia per la libertà di stampa richiede da parte dell’Ordine, del sindacato dei giornalisti e degli altri organismi di categoria il massimo di unità. Per rispondere alle sue stesse finalità istituzionali, l’Ordine va radicalmente trasformato. La sua riforma è l’elemento qualificante del nostro programma per evitare l’attuale disordine nelle modalità di accesso alla professione e per introdurre un più efficace e tempestivo controllo deontologico. La riforma, inoltre, dovrà ricondurre il pubblicismo nel suo ambito naturale e legislativo e non consentire agli editori di utilizzare colleghi a tempo pieno senza riconoscerne il ruolo professionale come, sempre più spesso, avviene oggi. Nella fase transitoria tutti i pubblicisti che svolgono attività giornalistica a tempo pieno dovranno poter accedere all’esame di idoneità professionale, mentre chi svolge attività giornalistica contemporaneamente ad altre professioni, resterà nell’elenco dei pubblicisti, arricchendo, con i propri saperi, l’offerta informativa. Attualmente il Consiglio nazionale dell’Ordine è costituito da 139 consiglieri, e con le elezioni di maggio si avvicinerà ai 150. Non può esistere un organismo di autogoverno di simili dimensioni. I colleghi, professionisti e pubblicisti che, a livello regionale ligure, chiedono il sostegno per una nuova “unità per la riforma”, indicano due principi cardine. Primo: un federalismo con cui snellire le strutture nazionali, per renderle agili, rapide e coerenti nelle risposte. Secondo: la definizione della figura del giornalista. “E’ giornalista chi vive di giornalismo, ha una posizione Inpgi e fa il giornalista”. Tale concezione consoliderebbe (anche per la difficile, ma irrinunciabile, definizione contrattuale degli uffici stampa) la figura, che deve essere riscritta, del pubblicista.
L’Ordine ha un futuro e un senso se pensiamo a un organismo decisamente diverso. Irrinunciabile, fra l’altro, è il rapporto privilegiato che si deve avere con il nostro sindacato per condurre battaglie comuni in difesa della categoria. Non condividiamo la vocazione ordinistica antisindacale maturata soprattutto negli ultimi anni: è inaccettabile e politicamente sbagliata. Nell’esperienza ligure, nelle rispettive autonomie, sono state condivise lotte e iniziative. Ordine e sindacato devono essere alleati: in certe regioni è difficile. In altre si riesce. Noi ci riusciamo e ci dobbiamo riuscire sempre: e i risultati ottenuti in termini di diritti fatti riconoscere a molti colleghi grazie all’azione congiunta dei due organismi di categoria, la rigorosa gestione degli Albi e l’applicazione della Carta deontologica della nostra professione sono lì a dimostrare la validità di questa impostazione. Ai colleghi che dicono: «Io non voto, l’Ordine non serve a nulla», rispondiamo che questa è una posizione sbagliata; finirà che la riforma dell’Ordine la faranno “altri”, ovvero quella “politica” che sembra avere più rapporti con chi vuole sopravvivere a se stesso e non con chi l’Ordine lo vuole rifondare radicalmente. L’Ordine non è, non può essere, un pm o un poliziotto, ma un organismo di autogoverno, indipendente, che alla formazione dei colleghi deve unire la tutela deontologica. Si creano, però, a volte situazioni singolari che – attraverso una giurisprudenza applicata in maniera per così dire, un po’…ondivaga – vedono ribaltare a livello nazionale decisioni prese dai Consigli regionali. Anche per questo riteniamo necessaria una riforma a livello federale, perché ogni Ordine regionale porti a livello nazionale il proprio contributo, da amalgamare in decisioni unitarie. I colleghi di “Unità per la Riforma” invitano i giornalisti liguri a votare i candidati Consiglieri nazionali professionisti uscenti, che negli ultimi tre anni hanno lavorato con impegno – registrando un numero altissimo di presenze alle sedute e ai gruppi di lavoro – proprio per la definizione di un progetto di Riforma dell’Ordine che purtroppo si è impantanato nelle secche di calendari parlamentari da cui bisogna ora farlo uscire puntando a una decisa azione unitaria della categoria. Difendendolo dagli attacchi di chi vorrebbe approfittare dell’auspicabile prossimo iter parlamentare per fare una riforma che sparerebbe un colpo alla schiena all’autonomia dei giornalisti.
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I candidati di “Unità per la riforma” Consiglio Nazionale
PROFESSIONISTI: Filippo Paganini, Gianfranco Sansalone PUBBLICISTI: Armando Napoletano
Consiglio Regionale
PROFESSIONISTI: Attilio Lugli, Fulvio Bertamini, Donata Bonometti, Nadia Campini, Daniele La Corte, Lorenzo Orsini, Andrea Plebe PUBBLICISTI: Italo D’Amico, Dino Frambati, Bruno Monticone, Patrizia Spora
Revisori dei Conti PROFESSIONISTI: Stefano Bigazzi, Edoardo Pusillo PUBBLICISTI: Marco Marcellino
I PROFESSIONISTI possono votare fino a 6 professionisti (la nostra lista ne indica sette) e i PUBBLICISTI fino a 3 pubblicisti (indichiamo quattro nomi). Per i REVISORI DEI CONTI si votano 2 professionisti e 1 pubblicista Alla lista “Unità per la Riforma” e ai valori che essa rappresenta hanno già aderito i seguenti colleghi professionisti e pubblicisti iscritti in Liguria:
Eugenio AGOSTI, Donatella ALFONSO, Daniela ALTIMANI, Silvia AMBROSI, Alessandro ARADO, Fabio AZZOLINI, Enzo BARLOCCO, Orietta BONANNI, Fabio BUSSALINO, Giacomo CAMPODONICO, Gianluigi CANCELLI, Alessandro CARLEVARO, Antonio CARON, Mauro CASACCIA, Andrea CASAZZA, Andrea CASTANINI, Claudio CAVIGLIA, Graziano CETARA, Alessandra COSTANTE, Giuseppe D’AMICO, Stefano DELFINO, Luca DI FRANCESCANTONIO, Manlio DI SALVO, Mauro FANTONI, Sergio FARINELLI, Elio FELICE, Gilda FERRARI, Guido FILIPPI, Waldemaro FLICK, Paolo GIAMPIERI, Antonella GRANERO, Loredana GRITA, Pierpatrizia LAVA, Rita LUCIDO, Giovanni MARI, Marco MATTEINI, Max MAUCERI, Simonetta MENINI, Rossella MICHIENZI, Sandra MONETTI, Raffaele NIRI, Roberto ONOFRIO, Stefano ORIGONE, Marco PESCHIERA, Stefano PICASSO, Piero PIZZILLO, Marco PREVE, Piero PRUZZO, Cristina RE, Massimo RIGHI, Roberto SANGALLI, Renato SIRIGU, Nicola STELLA, Teresa TACCHELLA, Giovanni TIMOSSI, Rino VACCARO, Vanda VALLI, Michele VARì, Luca ZENNARO, Marcello ZINOLA, Monica ZUNINO.
Se condividi questo programma e vuoi entrare nell’elenco dei sostenitori della lista, rispondi alla mail scrivendo che aderisci e firma con nome e cognome. Sono ben accetti suggerimenti e idee. Grazie.
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