Genova – Acquasola
ACQUASOLA: SPECCHIO DI UN DISASTRO |
ACQUASOLA: SPECCHIO DI UN DISASTRO |
La vicenda che si sta consumando in queste ore intorno al futuro destino dell’area dell’Acquasola travalica di molto la questione specifica e si avvia a rappresentare in maniera compiuta il disastro che una politica imbelle, autoreferenziale, vile e incapace sta regalando alla città. La storia è molto lunga ma mi limito alla narrazione dell’ultima puntata. Siamo dunque in presenza di una inchiesta della magistratura penale a carico di pubblici amministratori e tecnici, di una inchiesta della corte dei conti per danni erariali, a una popolazione cittadina che non ne puo’ piu’ di una carrettata di amministratori manifestamente incapaci a risolver un problema neanche tanto complicato. |
Chi tenta di metterci una pezza è la sindaco Vincenzi che presenta al consiglio comunale una delibera di giunta votata all’unanimità in cui si chiede una delibera d’indirizzo al consiglio comunale per fare partire la revoca della costruzione del park. Bisogna fare in fretta, ogni giorno che passa cadono altri alberi sotto le seghe a motore della ditta costruttrice una soluzione che salvi il parco e alleggerisca le posizioni degli indagati è urgentissima. E qui parte la tragedia che diventa una farsa. Il partito della sindaco, i cui massimi rappresentanti in giunta hanno votato all’unanimità la delibera, questo atto non lo vuole avvallare, la tira in lungo, accampa mille scuse, si allea con la destra per fare una verifica sul campo – mai richiesta ne dalla destra ne dal partito suo alleato il pd in sett anni – al puro fine di ritardare il voto in consiglio e cercare di arrivarci quando al posto dell’Acquasola ci sara’ solo un buco spoglio in attesa delle solette di cemento -. Sull’acquasola si sta giocando la partita di un partito disposto a tutto, anche ad allearsi con la destra votandone la mozione per demolire la sua sindaco e costringerla a dimettersi o a non ricandidarsi. Ma non è solo il pd , anche italia dei valori da man forte, il partito della legalità tiene in caldo due poltrone in consiglio comunale per due consiglieri, eletti in altre liste , che non si presentano mai in consiglio ma non si dimettono al puro fine di non permettere la surroga che andrebbe a favore di altre forze politiche – quelle con cui erano candidati -, in una situazione di inchieste penali e amministrative anziche’ schierarsi senza se e senza ma con i giudici per una inchiesta dai contorni limpidissimi si schierano coi cementatori e i congiurati anti vincenzi. Altri consiglieri – bipartisan – dichiarano apertamente la loro contrarietà alla delibera per il rischio di ritorsioni a carico dei loro portafogli personali, qualcuno si impegna anche pubblicamente in commissione urbanistica a chiedere un fido di copertura a un rappresentante delle associazioni ambientaliste per votare a favore della revoca. Del tutto inutile il costante richiamo degli ambientalisti sul non rischio del voto, suffragato da ripetuti interventi del sindaco e degli uffici legali della amministrazione civica. Conta per loro solo la lettera dal sapore intimidatorio fatta pervenire a tutti i consiglieri dalla azienda costruttrice che ventila richieste di danni milionari. E cosi’ si celebra il rito della differenza di genere: i cittadini comuni che mettono mano al portafoglio per difendere un bene comune e pubblico e i consiglieri comunali tra cui si annoverano un terzo di voltagabbana in corso d’opera, alcuni assenteisti a fini privati, e molti, troppi cacasotto si alleano in forma bipartisan per affossare acquasola, sindaco, e credibilità delle istituzioni per salvare i loro portafogli, le loro carriere, tutto all’ombra della piu’ decennale gestione – bipartisan – a base di colte di cemento della città. Be io spero proprio tanto che la magistratura faccia bene il suo lavoro perchè forse riusciremo a vedere tutto questo fango spazzato via e i cacasotto in tribunale ad arrampicarsi sui vetri per giustificare l’ingiustificabile. L’acquasola è una nemesi per costoro. E’ gia’ costata la galera e un fracco di soldi a dei rappresentanti civici e costerà molto a molti amministratori e tecnici. E forse l’aria a Genova e a Tursi sara’ più pulita. Andrea Agostini |