FINALE LIGURE

FINALE LIGURE
I Furbetti dell’Incentivo
Vigneti lasciati volontariamente privi di recinzione

FINALE LIGURE
I Furbetti dell’Incentivo
Vigneti lasciati volontariamente privi di recinzione
 
Finale Ligure – Le frodi sbocciano come fiori quando meno ce lo aspettiamo ed anche il mondo del Settore Primario ha le proprie. E’ questo ciò che emerge dalle dichiarazioni dei coltivatori finalesi della zona di Calvisio, i quali assicurano che le strategie per spillare denaro pubblico aumentano a dismisura.

Pare infatti che siano presenti realtà quali vigneti molto estesi che vengono volontariamente lasciati privi di recinzione. Masochismo? Si tratta di disonesta astuzia: i conduttori dei vigneti danneggiati percepiscono infatti cospicue indennità ogni anno, che (si dice) raggiungano anche i 60.000 euro, circa il triplo di un profitto reale. Sarebbe bello se le sorprese terminassero qui, ma meglio arriva proprio ora: c’è chi possiede oliveti che contano centinaia di piante non curate, così come il terreno sul quale sono state messe a dimora (pieno zeppo di erbacce e rovi). Immaginerete il passo successivo, che vede i conduttori inoperosi richiedere l’erogazione degli incentivi per la potatura e per la produzione dell’olio di oliva; questi ultimi vengono concessi (quando ciò accade) in maniera direttamente proporzionale al numero di piante possedute, da qui il cospicuo guadagno letteralmente donato agli astuti olivicoltori fasulli. Il dato assurdo è che un tempo i fondi venivano concessi proporzionalmente ai litri di olio prodotti, favorendo così i veri olivicoltori.

Tutto da ridere se si pensa che la maggior parte dei coltivatori lamenta la mancanza di erogazioni finanziarie da parte degli organi competenti, sentendosi così completamente abbandonata da chi dovrebbe integrare il sottile margine finanziario ottenuto dagli agricoltori di professione. Parliamo di misure introdotte per dare manforte ad un settore che da anni arranca e continua ad arrancare perchè la barca fa acqua proprio nel punto in cui è più vulnerabile.

         Davide Frumento

 

Calvisio

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