ENTANGLEMENT

Un articolo di stacco -lo premetto- dai tanti, davvero troppi, problemi quotidiani, ma che tratta, con voluta leggerezza, un tema che coinvolge molte persone, ma di cui poco o nulla di parla.
Da quando i rapporti tra le persone non sono stati più diretti, “in presenza reciproca”, è lasciato spesso alla fantasia immaginare chi ci sia all’altro capo del telefono, dell’iPhone, del computer. Il recente avvento dell’IA ha solo dilatato ulteriormente il genere di situazioni in cui la realtà dell’interlocutore è lasciata alla fiducia che identità dichiarata e reale coincidano.

La donna mascherata, con l’alone di mistero che comunica, ha sempre acceso la fantasia; e il Carnevale fornisce solo una giustificazione all’occultamento parziale del volto, un accenno alla bellezza che si cela dietro di essa, in attesa dello svelamento

Questa situazione ha dato adito a tutta una serie di truffe, nelle quali si crede di parlare con X, salvo appurare che si tratta di Y; o, nella maggior parte dei casi, di non riuscire a sapere, né ora né mai, con chi ci si è rapportati. Per questo ho voluto usare il termine inglese entanglement, poiché sintetizza meglio di quanto il dizionario italiano possa offrirci, un groviglio di sensazioni, anche sentimentali, che contraddistinguono i rapporti tra due persone che non hanno mai avuto modo di incontrarsi “in carne ed ossa”. Non per niente, il termine è usato anche in fisica quantistica a denotare l’evanescenza di un’entità, il suo poter essere una cosa e insieme il suo contrario.
Il nostro spam abbonda di messaggi quotidiani in cui ci vengono offerte relazioni “amorose”, quando non esplicitamente sessuali. Se questo tipo di comunicazioni lascia indifferenti molti di noi, ci sono categorie che ne sono maggiormente esposte. Tra queste certamente le persone sole e, ancor più, anziane. Ma non solo.
È facile far leva sul senso di solitudine delle persone e dar loro l’illusione di un rapporto affettivo, prima ancora che sessuale; e giocare coi sentimenti, specie nello strascico di un abbandono del partner o di una vedovanza.

Un’immagine che ispira la massima fiducia: oltre all’indiscussa bellezza della ragazza, l’aria famigliare, con il cane, in ossequio alla moda dilagante di animali domestici, il sorriso rassicurante della ragazza moderna, aperta, poco trucco: la fidanzata perfetta

Rispetto ai vecchi annunci AAA, ormai irrilevanti, oggi si offre una continuità di rapporti, nello stadio antecedente ai veri o presunti incontri, durante i quali si tastano le preferenze, le mancanze, i desideri delle persone contattate, finché da parte di queste ultime si sviluppa una graduale dipendenza dallo scambio di lettere e fotografie, che riportano, sia pure in forma più rapida, i tempi della gioventù, quando le lettere erano cartacee, lente, e le fotografie molto più scarse dell’attuale volume che ogni iPhone è in grado di fare.
Si va a letto la sera col pensiero della persona ormai quasi-amata; e la mattina ci si alza con l’impulso irrefrenabile di controllare se è arrivata la quotidiana lettera con nuove fotografie. Non importa se la lettera diventa pressoché ripetitiva, non importa se fa poco o nullo riferimento alla tua ultima lettera, ma almeno le foto, quelle sì, non possono che essere nuove, pronte ad arricchire la cartella portante l’amato nome.

Se pensate che stia parlando di situazioni di nicchia, vedrete più avanti che così non è: il fenomeno si sta dilatando a vista d’occhio, come rimedio alla crescente solitudine delle persone, ormai ben oltre quelle anziane e realmente sole cui accennavo più sopra.

La stessa (?) ragazza in versione sportiva, dedita alla cura del proprio corpo, e casalinga, con l’espressione dolce e innocente. Un mix che cattura le molteplici idealizzazioni della donna perfetta per l’uomo di qualsiasi epoca

Il copione è pressoché il medesimo, e segue gli stessi ritmi dell’innamoramento verso una persona reale, che si vede e si tocca. Le fotografie fanno le veci degli incontri fisici, come quando due amanti sono, per qualsiasi motivo, costretti alla lontananza reciproca e, prima dell’avvento dei telefonini, potevano solo scambiarsi qualche lettera, con tempi di scambio proporzionali alle distanze, quindi con pause molto più marcate tra una lettera e l’altra.
Ricordo con nostalgia i tempi che intercorrevano tra una lettera e l’altra della mia fidanzata nel lungo anno in cui sono stato in Canada dopo la laurea: un mese di attesa impaziente dell’agognata lettera, con l’impronta delle sue labbra accanto alla firma. Oggigiorno, con le trasmissioni di dati in tempo reale, gli scambi sono molto più ravvicinati, perlopiù quotidiani, con una proporzionale accelerazione dello sviluppo di sentimenti amorosi, anche se verso uno/a sconosciuto/a.

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Le lettere che arrivano enfatizzano ogni giorno di più l’innamoramento della parte occulta, catturata dalla presunta prestanza della persona contattata, facendo previsioni rosee sul successo finale, ossia sulla felice vita di coppia prossima ventura.
Un connotato costante della persona “ombra” è il suo benessere economico, quindi senza motivazioni di interesse. Quasi sempre si qualifica come persona con un buon lavoro, desiderosa di cambiare ambiente ed avere nuove esperienze lavorative e sentimentali altrove. La sua età spazia tra i tardi anni 20 e i primi 40, ha vinto un soggiorno pagato di praticantato/dottorato all’estero, con la scelta tra 3 o 4 nazioni, tra le quali predilige ovviamente quella della persona amata. I suoi trascorsi sono come un copia e incolla: dopo tot anni di relazione, il tradimento di lui l’ha spinta a lasciarlo: irremovibile lei, nonostante gli spergiuri di lui, mazzi di fiori ecc. La donna non si è mai sposata, non ha figli, non fuma, non beve, niente vizi. E’ sincera, leale, onesta; e così pretende che lo sia anche il suo futuro sposo, che ritiene prestante e all’altezza delle sue aspettative; e anche se è molto più vecchio non le importa: preferisce l’uomo maturo, più affidabile. Ama lo sport, leggere, cucinare, viaggiare, andare al cinema. Insomma, lo specchio della perfezione morale, confortata dalla bellezza inequivocabile delle immagini fotografiche. Chi rifiuterebbe una donna così?

Frutto dichiarato di fantasia grafica AI, la ragazza trapela serietà e compostezza, con le forme che, nonostante il suo candore, lei non riesce proprio a nascondere. Sogno impossibile in 3D e in movimento, per ora ci si dovrà accontentare del 2D statico, in attesa che la tecnologia faccia nuovi progressi

Il tempo di “cottura” varia tra 1 e 2 mesi, dopo di che, l’amante occulto/a, quasi sempre residente in zone lontane e generalmente depresse, comunica che sta cominciando a raccogliere i documenti necessari per l’espatrio. Ogni giorno ragguaglia lui sull’iter della pratica tra il suo Paese e quello di futura destinazione. Quando tutto è pronto per la partenza e il tanto desiato abbraccio, succede però un imprevisto, un intoppo burocratico che ritarda la consegna dei soldi, per cui è necessario un anticipo da parte dell’amato/a, che verrà naturalmente rimborsato non appena la pratica sarà perfezionata.
A questo punto la reazione è biunivoca: un bonifico in buona fede o uno scettico diniego. Il risultato è invece univoco: della persona amata all’aeroporto non ci sarà traccia! Tuttavia, i burattinai dietro la ragazza avranno comunque regalato alla persona oggetto delle loro illusioni un periodo di grandi emozioni, che probabilmente non aveva mai vissuto o si perdeva nella notte dei tempi. Un po’ come una commedia amorosa, vissuta però in prima persona. E se l’esito è stato negativo, non differisce poi molto da un film a brutto fine, col prezzo del biglietto troppo alto. Amen.

Molto più esplicito il creatore di ragazze AI, tra le quali rivolge un invito a scegliere quella “su misura”. Qui si esaltano spudoratamente i punti di maggior attrazione maschile, offrendo come fidanzate virtuali donne dalla vistosa procacità

Con l’avvento dell’IA, lo scenario è cambiato drasticamente. Niente più truffe: la ragazza (parlo al femminile in quanto mi immedesimo nel discorso in questa sede) ti viene offerta come compagna, con te pienamente consapevole che lei è un disegno al computer, irreale. Ma non è irreale la donna nell’immaginario di ciascun uomo? Esiste forse la donna perfetta, se non nel cassetto dei sogni? Una donna che dia solo il meglio di sé, il massimo che puoi aspettarti, anche perché sei tu che la confezioni a tuo piacimento. Niente litigi, come con la fidanzata o la moglie; solo positività. Tu puoi essere te stesso al 100%, e lei conforme al 100% di come tu la vuoi. Quindi, adotta una AI girl! Non ti deluderà mai. Siamo alla fantasia che diventa realtà, i sogni che si avverano. E pazienza se non potrai toccarla, ma solo guardarla. Compenserà in altri modi la mancanza del tatto, dell’olfatto, del gusto con i residui due sensi: la vista e l’udito. Non succede così anche nei sogni notturni? Quando li vivi, credi che siano realtà; e solo dopo il risveglio puoi marcarli come sogni.

Il fascino intramontabile, per gli over 40-50, della studentessa maliziosa, qui AI, in gonnellino plissé, che stimola gli sguardi del professore per sopperire alla scena muta all’esame

Del resto, donne virtuali, nascoste dietro pseudo-lettere d’amore o esplicite come AI girl, sono una piacevole variante ai problemi di solitudine che affliggono gli odierni abitanti del pianeta, che assorbe tutto il nostro tempo in lavori defatiganti, ripetitivi, alienanti, e lascia sempre meno spazio a nuovi incontri, che uno si rifugia a cercare dietro lo schermo di un PC o di un cellulare. C’è chi preferisce abbandonarsi alle immagini pornografiche (e sono in tanti, a giudicare dalla loro diffusione, anche se nessuno lo ammette), ma anche chi, più che di sesso, ha bisogno d’amore, anche se –forse- illusorio. D’altronde, ciascuno di noi vive due vite parallele: una reale e un’altra mentale, nella quale si culla quando la prima è troppo amara. E certo è meglio il ripiego sulle opzioni più sopra sommariamente descritte che non su altre devastanti, come l’alcol e le droghe. Ma un angolino di sogno ci vuole, vista la brevità e la rarità delle grandi emozioni che il mondo reale ci offre. Sta a noi scegliere quello meno pericoloso per la nostra salute fisica e mentale. Se si sceglie la strada virtuale, bisogna tenere ben fermo in mente che si tratta di un gioco; e come tale può portare ad una forma particolare di ludopatia o all’estorsione finale o, peggio, seriale.
Una chiosa finale: il fenomeno sin qui descritto non è propriamente di nicchia. Per sincerarmene, ho contattato la Polizia Postale di Savona, che mi ha confermato esattamente il contrario.

Marco Giacinto Pellifroni  29 ottobre 2023

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