Ecco perché legalizzare la cannabis potrebbe…

 

Matteo Mantero, M5S

“Ecco perché legalizzare la cannabis potrebbe aiutare la salute e l’economia”

 

Matteo Mantero, M5S

“Ecco perché legalizzare la cannabis potrebbe aiutare la salute e l’economia”

La legalizzazione dell’autoproduzione personale della cannabis «è una priorità che produrrà con una sola mossa ingenti risparmi economici per il nostro Paese, infierirà un colpo non indifferente alla criminalità organizzata ma soprattutto migliorerà la salute pubblica e quindi ancora una volta porterà ad un risparmio per le tasche di tutti i cittadini italiani e non solo per chi ne fa uso», sostiene il senatore ligure dei 5 Stelle Matteo Mantero. È il primo firmatario di un disegno di legge presentato a Palazzo Madama e che è stato pubblicato anche sul blog beppegrillo.it.

Nella scorsa legislatura invece Mantero si occupò — oltre alla questione testamento biologico ed eutanasia — della proposta di legge concernente la coltivazione e la somministrazione della cannabis a uso medico.

 


 

Perché questo passo?

«È dimostrato come la cannabis sia molto meno pericolosa anche di sostanze legali come l’alcol e a differenza di questo e del tabacco non ha mai causato morti».

 

Ma nel Movimento c’è accordo sul tema?

«Con diversi colleghi c’è condivisione, sì. Ma ho intenzione di mandare una mail a tutti i senatori, di tutti i partiti, per proporre una convergenza sulla questione. Insomma penso che trovare una maggioranza sia possibile».

 

Diversa da quella di governo?

«Perché no? La legalizzazione non è un argomento che può avere ripercussioni sull’esecutivo e del resto al Parlamento spetta il diritto e dovere di proporre e varare nuove leggi».

 

A maggior ragione adesso in cui il Parlamento sembra regolarmente bypassato dal governo.

«Sì, appunto».

 


 

La Lega naturalmente sarà contrarissima…

«Mah, non tutta in realtà. Nel senso che è vero, ci sono posizioni come quelle di Lorenzo Fontana che io definisco mal informate, ma ci sono anche punti di vista diversi».

 

Perché legalizzare farebbe risparmiare lo Stato?

«Guardi, non l’ho detto io ma semmai la direzione nazionale Antimafia nella propria relazione annuale del 2015. Si spiegava che dalla cancellazione del reato di produzione e vendita delle droghe leggere, che rappresenta più della metà del mercato degli stupefacenti, il risparmio

ammonterebbe a quasi 800 milioni di euro. Questo grazie alle minori spese tra magistratura, sistema carcerario e quelle relative all’ordine pubblico ed alla sicurezza. Aggiungo, sono risorse economiche e finanziarie che potrebbero essere spostate al contrasto alle droghe pesanti, come cocaina, eroina e droghe sintetiche, queste sì realmente pericolose».

 

Il suo collega parlamentare di Forza Italia Roberto Novelli le risponde così: “È una proposta semplicemente irresponsabile. Anziché farneticare per motivare il suo disegno di legge il senatore Mantero dovrebbe fare un giro delle scuole italiane per constatare che la realtà è diversa da quella che lui disegna”. Cosa ne pensa?

«Purtroppo c’è un preconcetto e una scarsa conoscenza della “materia, si considera chi si fa uno spinello come un drogato o un tossico. La cannabis tra l’altro non crea dipendenza, mentre la nicotina ad esempio sì».

 

Però tantissimi sono preoccupati che una droga tiri l’altra, da quelle leggere a quelle pesanti il passo — assicura qualcuno — è breve. E tra l’altro la Liguria è una regione ad alto consumo.

«Legalizzare invece previene proprio questo. Migliaia di persone non verrebbero più in contatto con gli spacciatori. Gliele toglieremmo di mano. Per me chi contrasta la legalizzazione della cannabis, in modo consapevole o meno, sta facendo un enorme regalo alla mafia».

 

In Liguria che uso si fa della marijuana?

«Ci sono dati in linea con la media nazionale. Il 30 per cento dei cittadini hanno fumato erba almeno una volta. Mentre in Italia, ogni anno, circa 5 milioni di persone fanno uso di hashish o marijuana, ed essendo illegale coltivarla a casa propria queste persone sono costrette a rivolgersi al mercato nero. In uno studio del 2016 l’università di Berna ha analizzato 191 campioni di marijuana sequestrati dalle forze dell’ordine sul territorio svizzero. Si è scoperto che il 91 per cento di questi prodotti è contaminato. Infatti la cannabis viene “tagliata” con sostanze di vario tipo allo scopo aumentare il peso dell’erba ed avere più profitti».

 

Intanto però la cannabis si vende già legalmente, anche se in versione leggera. Che ne sarà eventualmente di quel mercato?

«Ritengo che utilizzare quella in vendita negli shop al posto della marijuana illegale è molto più sicuro per la salute pubblica e rappresenta un danno per la criminalità. Il mio disegno di legge comunque prevede poi di regolamentare il mercato della cannabis a basso contenuto di thc, ovvero la cosiddetta light, consentendo la vendita per uso alimentare e innalzando il contenuto di thc delle infiorescenze fino all’1 per cento, perché al di sotto di questa percentuale non ha alcun effetto psicotropo».

 

MATTEO PUCCIARELLI  La Repubblica

 

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