DULCIS IN FUNDO

 DULCIS IN FUNDO

 DULCIS IN FUNDO

La lettura dei giornali (il breviario del laico) riserva, di questi tempi, ben pochi elementi di conforto e di speranza, anche a prescindere dalla loro confezione.

La cronaca locale peggiora, a volte, la situazione. E’ doveroso dunque segnalare la circostanza di questo sabato 9 marzo, in cui la lettura delle pagine cittadine mi ha dato qualche elemento di conforto.

Il Movimento 5 Stelle, attraverso un interpellanza al Sindaco dei suoi consiglieri comunali chiede che vengano rispettate le regole in materia di “amministrazione aperta”, ossi di trasparenza a cui devono attenersi le amministrazioni pubbliche…leggi dal SECOLOXIX… Si tratta in buona sostanza di pubblicare sul sito Internet gli importi pagati a professionisti, imprese ed altri soggetti privati a titolo di compensi e corrispettivi, contributi sussidi e ausili finanziari concessi alle imprese. Con nomi, cognomi e importi e il giornale esemplifica. Questa linea di trasparenza non ci pare pregiudizialmente malevola, ma indispensabile per dare ai cittadini quel contributo di trasparenza che con forza richiedono perchè la cosa pubblica resti veramente tale.
Inutile dire che, a mio giudizio, siffatta chiarezza non dovrebbe riguardare solo tutti i comuni, ma anche la provincia e i cosiddetti enti di secondo grado a partire dalla fondazioni bancarie. La natura “privatistica ” della fondazione vacilla allorquando i membri della stessa, sono espressione della volontà di enti pubblici.

Se la scelta di presiedere o dirigere un ente scaturisce da una volontà di un soggetto che privato non è ecco che la normativa applicabile ai comuni dovrebbe valere anche per i cosiddetti enti di secondo grado o assimilabili. Ben vengano dunque le iniziative in questo senso da parte di consiglieri comunali.

D. Bruno
F. Astengo
All’amministrazione del comune di Savona va il compiacimento dell’opinione pubblica democratica se riuscirà a concludere in accordo con l’ARTE la collocazione di un luogo di culto per i mussulmani. Sono passati oltre tre lustri da quando, con l’antropologo Danilo Bruno, il politologo Franco Astengo, proposi con lettera alla Stampa, regolarmente pubblicata, la collocazione della moschea nell’edificio di via Aglietto di proprietà dell’istituto.
 Ora pare che finalmente un accordo si avvicini e questo rappresenta, anche ai sensi della nostra costituzione, un segno tangibile  di possibilità di accesso al culto per una consistente comunità di cittadini, che vivono, lavorano, pagano tasse e contributi da noi ed abbiano come la legge fondamentale garantisce la possibilità di praticare, in condizioni accettabili il loro credo…leggi da LA STAMPA

E dulcis in fundo chiudo con i gelati. Il vuoto dovuto alla chiusura della Centrale del Latte di Savona, nelle sue due sedi potrebbe essere colmato da una fabbrica di gelati che occuperebbe in tempi diversi entrambi gli edifici dismessi. Si tratta di una notizia gradevole, nel quotidiano cimitero delle chiusure e delle casse integrazione….leggi da LA STAMPA

Anche se mi costa  dovrò riconoscere il merito del sindaco in questa operazione se andrà a buon fine. Nelle mie periodiche critiche non ho mai disconosciuto i meriti di Berruti come uomo di economia, quando l’economia non sia fatta solo da cemento e centri commerciali. Un ultimo consiglio, dedichi meno tempo alle pippe sul traffico e sulle multe che qualche autorevole giornale cittadino  propina con stucchevole periodicità e più tempo per consolidare e come nel caso della Centrale del Latte rilanciare le attività produttive.

UGO TOMBESI

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.