Dobbiamo ridere o piangere sullo scherzo epocale subito dalla Meloni?

Bisogna fare gli scherzi telefonici alla Meloni per farle dire la verità e cioè che la politica migratoria è un fallimento e ad onor del vero lo aveva un po’ anche ammesso negli ultimi tempi, quindi il blocco navale urlato e decantato in campagna elettorale si è rilevato essere solo una trappola per i topi che l’hanno votata.

La prima cosa da fare è ridere ovviamente perché ricorda una via di mezzo tra Totò truffa 62 e Fantozzi contro tutti quando Fantozzi si mette la molletta sul naso, la pentola in testa e la patata in bocca e fa l’accento svedese per non farsi scoprire dal mega direttore che invece lo scopre subito.

In realtà poi, dopo aver riso, bisogna riflettere e pensare agli aspetti seri e anche molto preoccupanti di questa faccenda.

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Primo il livello di sicurezza di Palazzo Chigi che appare piuttosto permeabile visto che il primo che chiama con un nome di fantasia viene messo immediatamente in comunicazione con il presidente del consiglio che si abbandona a chiacchierare per almeno un quarto d’ora delle sorti dell’Italia, dell’ONU, dell’UE, dell’Africa, dell’Ucraina, della Russia ,della Francia senza sapere con chi sta parlando.

Secondo bisogna fare gli scherzi telefonici alla Meloni per farle dire la verità e cioè che la politica migratoria è un fallimento e ad onor del vero lo aveva un po’ anche ammesso negli ultimi tempi, quindi il blocco navale urlato e decantato in campagna elettorale si è rilevato essere solo una trappola per i topi che l’hanno votata.

Terzo aspetto fondamentale della telefonata è la svolta clamorosa sul conflitto russo-ucraino che a noi non è stata mai comunicata: ascoltando le parole della premier, con i comici russi, sembra di sentir parlare coloro i quali (me compresa) sono stati massacrati come pacifinti o come putiniani per oltre 1 anno e mezzo quando sostenevano che l’unica strada era il negoziato basato su un compromesso che accontentasse entrambi gli schieramenti.

Giova ricordare a tal proposito che la Meloni tutte le volte che è andata in parlamento ha detto esattamente il contrario e cioè sostegno militare all’Ucraina fino alla vittoria finale, l’ unica pace giusta è quella che non si tratta con Putin, ritiro totale delle truppe russe in Ucraina.

Appare lapalissiano che quanto affermato, privatamente, durante lo scherzo telefonico sia l’opposto di quanto sostenuto pubblicamente.

Ebbene l’Italia in tutto questo che figura ci fa? O archiviamo tutto come Scherzi a parte?
Daniela Piesco da PENSALIBERO

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