“Dedicata a Te” una carta paternalista con la quale il Governo condanna i pensionati

Con la Carta “Dedicata a Te” il Governo ci ha fatto capire ancora una volta cosa vuol dire paternalismo di Stato. Decidere cioè ciò che è bene e ciò che è male per i poveri, considerati tali coloro che hanno un Isee sotto 15.000 Euro l’anno e soltanto se sono almeno tre persone in famiglia ai quali vengono erogati 500 euro una tantum per l’acquisto di beni alimentari.

La Carta viene assegnata prima ai nuclei con un minore nato entro il 31/12/2010 (escludendo quindi i figli che frequentano gli Istituti Superiori); in caso che rimanga ancora qualche soldo si passa a nuclei famigliari con almeno un minore nato dal 2006 al 2009 poi ai nuclei senza figli minori.

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Dato che le risorse economiche di questa Carta sono limitate, una volta esaurito il plafond a disposizione, solleviamo l’ennesima preoccupazione riguardo alla equità ed alla giustizia sociale. Infatti i single e le coppie senza figli non potranno arrivare ad usufruire di questa misura di aiuto. Ricordiamo che in Italia circa due milioni di persone percepiscono la pensione minima che è di circa 500 euro al mese; come può un tale pensionato non essere considerato povero?

La verità è che lo Stato, amministrato nel tempo da Governi di diversi colori, ad ogni occasione abbandona i più vulnerabili, che anche per l’età e per il mancato adeguamento delle pensioni al costo della vita,  sono i più soggetti all’erosione del potere d’acquisto. Come si può arrivare con questa cifra a fine mese? E chi non possiede una casa come può pagare un affitto? Come può procurarsi i medicinali e le cure non erogate dal Servizio Sanitario Nazionale? La povertà in età avanzata oggi fa più paura perché si vive più a lungo e il problema è più gravoso per le donne a cui spesso mancano anni di contributi.   Questo perché hanno svolto lavori a tempo parziale per occuparsi della famiglia e dei figli, dedicandosi quindi ad una attività fondamentale per la nostra società. Mai i nostri Governi preferiscono scialare i soldi in molti altri rigagnoli, premiando non solo chi non ha mai lavorato, ma anche chi non ha mai fatto nulla per il nostro Paese.

Valentina Vangelisti
Articolo pubblicato sul Blog “Alfieri dei Popoli” Diretto da Gabriella POLI

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