Alluvioni e terremoti, le catastrofi che la politica annuncia per tenerci in uno stato di paura perenne. Ma le Assicurazioni prospettano una soluzione conveniente per tutti
Gli eventi catastrofali sono stati per tanti anni il timore per la sicurezza dell’uomo; la paura di perdere i beni più importanti e che sono sempre stati la casa, le fabbriche, le merci trasportate via mare nonché la stessa vita dei capifamiglia.
Forme di mutua assistenza esistevano già al tempo degli Egizi quando si assicuravano le spese funebri per i tagliatori di pietre. Il primo contratto di Assicurazione di cui si ha notizia è stato stipulato a Genova ed è datato 13 Maggio 1189. Si trattava di una assicurazione per un trasporto marittimo dove si prometteva il trasporto sicuro di persone e di beni a bordo della galera assicurata, per un viaggio da Genova a Barcellona.
Sono stati però gli incendi, che per lunghi anni hanno minato la sicurezza dell’uomo. Le abitazioni che erano situate per la maggior parte nelle città, erano costruite in legno, quindi spesso facili prede del fuoco. Fu così che nel XV secolo nel nord Europa nacquero le prime compagnie di assicurazioni; si trattava di società pubbliche e spesso i proprietari delle case erano sottoposti all’obbligo di sottoscrivere l’assicurazione.
Il concetto di assicurazione si basa sul fatto che un rischio elevato, al suo verificarsi, potrebbe creare un danno economico che molte volte porterebbe alla rovina chi lo subisce; viceversa il sistema assicurativo, a fronte di un premio modesto, ripartisce il rischio fra tutti coloro che partecipano all’assicurazione. Infatti, le assicurazioni si basano sul principio della mutualizzazione del rischio, che consente di ripartire i rischi dei sinistri tra un ampio gruppo di persone, riducendo l’impatto finanziario per ciascun individuo.
Nell’ultimo anno, in una vasta area del nostro Paese, si sono verificati almeno tre eventi alluvionali catastrofali che hanno messo in ginocchio aziende industriali e commerciali, l’agricoltura e le famiglie. L’Italia è un terreno fragile, troppe catastrofi naturali hanno distrutto vaste aree del nostro Paese: ricordiamo soltanto gli ultimi che vanno dalle alluvioni di Genova a quelle dell’Emilia Romagna, ai terremoti di l’Aquila, di Assisi, Amatrice e dell’Emilia Romagna. Tutti eventi che hanno distrutto l’economia di intere popolazioni, mettendo sul lastrico imprese e famiglie.
E’ di questi giorni la proposta di rendere obbligatoria l’assicurazione contro i rischi provocati dalle alluvioni e dai terremoti. Questo garantirebbe le vittime di eventi disastrosi di essere risarciti dei danni subiti e ripristinare l’economia locale. La proposta non ha trovato tutte le forze politiche d’accordo, alcune sono contrarie, probabilmente non se ne farà di nulla e questo noi non lo comprendiamo. Vorremmo ricordare a chi è contrario che cosa è il concetto di mutualità: più alto è il numero dei partecipanti all’assicurazione, minore è il rischio per l’assicurazione in quanto sarebbe spalmato fra tutti i partecipanti ed il premio diminuirebbe significativamente. Se tutti si assicurassero contro questi rischi catastrofali le imprese e le famiglie si accollerebbero premi contenuti e certamente alla portata di tutti; in cambio avrebbero la certezza di poter essere risarciti dei danni patiti. Per il buon funzionamento di una moderna economia di mercato le assicurazioni sono fondamentali in quanto è incomprensibile rischiare la perdita di un ingente patrimonio causato da eventi naturali.
Mi auguro che si trovi l’accordo di rendere obbligatoria l’assicurazione contro gli eventi catastrofali quanto meno per le aziende di ogni tipo e per i condomini, lasciando per il momento la facoltà di aderirvi ai privati, ma dicendo loro chiaramente che lo Stato, in caso di danni provocati da calamità, non può più essere di aiuto.
Pier Luigi Torielli
Articolo dal Blog “Alfieri dei Popoli” Diretto da Gabriella POLI