USA 2008
GENERE: Thrill. DURATA: 86′
REGIA: Bryan Bertino
ATTORI: Liv Tyler, Scott Speedman, Peter Clayton-Luce, Gemma Ward

Il giovane regista italoamericano, molto dotato, Bryan Bertino, con questo film esordisce con successo nel lungo metraggio, sia come sceneggiatore che come regista, con questo thriller horror che ha guadagnato al netto sul mercato Usa più di 40 milioni di dollari, agevolato dal fatto che ha infranto, con un finale che non punisce i colpevoli e nemmeno crea le condizioni perché siano almeno indiziati di reato, il codice etico cinematografico Hays, da molto tempo non più obbligatorio ma pur sempre un punto di riferimento importante negli Usa per alleggerire l’impatto del film sulle masse in termini di turbamento e angosce inconsce inutili (inutili in quanto emergono e si mantengono nella mente degli spettatori all’uscita dalla sala).
Una giovane coppia in crisi, con lei indecisa se accettare o meno la proposta di matrimonio del suo uomo, è costretta a passare una notte in una baita isolata, che viene subito fatta oggetto di interesse da parte di figure misteriose, dal volto mascherato, con l’intento di spaventare a morte la coppia che si trova all’interno. Quello che sembra un gioco di qualche innocuo demente si rivelerà essere invece un piano a lungo studiato, già più volte collaudato destinato a creare alla sfortunata coppia grossi problemi di sopravvivenza.
Molto efficaci, per creare spavento, il lungo silenzio verbale e il gioco dell’ellisse (alludere ingannando) portati alle estreme conseguenze. Non ci sono spiegazioni logiche su quel che accade in quanto gli assassini deterritorializzati vengono dal nulla: con l’intenzione già ben premeditata di divertirsi uccidendo.
Negli Stati Uniti ogni anno avvengono 1.400.00 crimini efferati…Ciò non fa notizia perchè accadono ben diluiti nel tempo e nei luoghi…tra le pieghe ormai corrose del mito americano…

 Biagio Giordano