Cinema: Solaris

Solaris è un film di fantascienza del 1972, diretto da Andrej Tarkovskij e prodotto in Unione Sovietica. La pellicola si ispira all’omonimo romanzo del 1961 di Stanisław Lem.

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Il film. La “Solaristica” è un insieme di studi scientifici aventi per oggetto il pianeta Solaris, un corpo celeste situato fuori dal nostro sistema solare, considerato molto interessante a causa della presenza di un vasto ed enigmatico oceano dalle caratteristiche più elementari oscure.

Una stazione spaziale orbita da tempo intorno al pianeta per approfondirne la composizione geofisica e chimica. Da tempo nella stazione accadono cose strane, e l’equipaggio si è ridotto a tre solo componenti, da Terra decidono di mandare in missione su Solaris lo psicologo Kris Kelvin per capire cosa possa essere successo.

Prima di partire Kris viene a sapere dall’amico Henri Berton che tempo prima egli ha assistito nella Stazione orbitante a terrificanti fenomeni, comunicati poi agli scienziati russi, ma una commissione del Consiglio Astronautico aveva giudicato il suo racconto come causato da gravi disturbi psichici: di tipo allucinatorio.

PUBBLICITA’. Il primo che riuscirà a capire il nesso della frase in francese con l’immagine avrà diritto ad un bicchierino di Barolo Chinato omaggio con i complimenti dello staff.

Giunto su Solaris, Kris trova la stazione in uno stato molto disordinato, confusionale, per certi aspetti caotico, al di là di ogni codice di protocollo di missione noto. Incontra il Dr. Snaut il quale appare visibilmente provato da qualcosa di sconosciuto che continua a stressarlo.

La visita sorprende e preoccupa il Dr. Snaut, egli conferma quanto già comunicato a Terra tempo prima da Henri Berton circa l’accadimento nell’astronave di eventi terrificanti del tutto privi di una logica causale nota.

Il dottor Snaut fa sapere a Kris che il Dr. Gibarian, collega del nuovo arrivato, si è suicidato. Giunto nella stanza del suicida, Kris trova un video messaggio che darà una svolta alle indagini fin lì svolte, in esso il suicida avverte che il pianeta ha dei forti poteri legati a una grande sua penetrazione visionaria e fisica nella Stazione orbitante coinvolgendo anche il suo equipaggio, è qualcosa che potrebbe far perder a chiunque il senso della ragione in rapporto alla realtà che vive, e lo mette quindi in guardia circa la presenza di una possibile intelligenza del pianeta…

Commento. Il film godeva all’epoca di una presenza culturale della psicanalisi in vasti settori della letteratura, del cinema, e delle istituzioni sanitarie. Negli anni ’70 in certi ambienti mondani e clinici il termine inconscio era divenuto tanto familiare da diventare un vero e proprio soggetto altro, in antitesi all’Io, con poteri di cui il nevrotico non aveva piena coscienza.

Il film è sostanzialmente psicanalitico, nel senso che dà all’inconscio una intelligenza, un potere intellettivo e logico che gli è proprio, il tutto senza sopraffare l’Io ma imponendogli una sorta di unità temporale paradossale legata a un tentativo impossibile delle forze psichiche entrate in gioco di attuare una ricomposizione tra Io e inconscio, il risultato è la formazione di un sintomo nevrotico e paranoico che si fa beffa della scienza in corso richiamando gli scienziati a una meditazione sul pensiero più artistico che scientifico di Sigmund Freud…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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