Cinema: Seven (I sette peccati capitali)

Seven (I sette peccati capitali), è un film del 1995 diretto da David Fincher e interpretato da Brad Pitt, Morgan Freeman, Gwyneth Paltrow e Kevin Spacey.

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Commento con spoiler
Il detective William Somerset è un anziano poliziotto, dal carattere meditativo, incline a prendere la vita con filosofia, un uomo però disilluso che assiste impotente alla crescita del degrado morale e civile della sua città: New York.
Somerset, é a una settimana dalla pensione, è quindi tutto preso da nuovi progetti di vita. Lavora negli ultimi giorni affiancato dal giovane promettente David Mills, inesperto e arrogante, destinato a sostituirlo.
Tra i due, per le forti e contrastate differenze di pensiero, il rapporto si presenta difficile.

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Un giorno i due detective sono chiamati ad indagare su un efferato delitto, che ha come vittima un uomo molto obeso. Sarà il primo omicidio di una lunga serie, che vedrà come protagonista uno psicopatico giustizialista, il cui macabro progetto consisterà nell’uccidere persone rappresentanti ciascuna uno dei sette peccati capitali: la lussuria, l’avidità, l’invidia, l’ira, l’accidia, la superbia e l’ingordigia di gola.
Lo psicopatico dimostrerà una insolita bravura nel fuggire alla polizia, ma a un certo punto, stranamente, lo psicopatico si consegnerà alla giustizia, come se volesse in qualche modo espiare le colpe di cui si è macchiato.
La polizia commetterà un grave errore interpretando quel gesto in malo modo, cioè pensando che il narcisismo patologico dell’assassino, lungo un gioco di pesanti scissioni psichiche, fosse giunto a capolinea.
In realtà l’assassino, molto colto, è animato da un macchinoso proposito suicida, il cui tempo di esecuzione avrebbe dovuto aver luogo dopo aver dato sfogo a una propria e potente pulsione sadica, cioè guardando in faccia il giovane detective quando un corriere espresso privato gli avrebbe consegnato un pacco contenente la testa della moglie uccisa, una donna bellissima che il poliziotto amava molto.
Quando il pacco viene consegnato ai tre e i due poliziotti vengono a conoscenza del contenuto, il giovane detective, dopo una lunga esitazione dovuto all’intervento del poliziotto anziano Somerset che lo pregava di non uccidere lo psicopatico perché ciò era quello che lui voleva, preso dalla disperazione gli sparerà ammazzandolo.
Film thriller di grande impatto emozionale, dovuto per lo più agli ingredienti che lo compongono, che sono narrativamente disposti in modi sapienti e innovativi per l’epoca, con una location azzeccata in pieno riguardante una metropoli dai colori tetri, grigi arancione, che suscita spavento ad ogni incrocio di strada perché non si conosce ciò che può esserci dietro l’altro angolo della via.
L’impotenza della polizia in diversi quartieri di New York fortemente multietnici, che mostrano tutta la debolezza della legge stessa, costringono alcuni psicopatici assassini ad alzare il tiro, trovando maggiori emozioni e interesse nelle vicende del sacro, prendendo cioè di mira le trasgressioni di certuni alle leggi divine monoteiste, in questo caso l’ebraismo cristiano.
Questi psicopatici diventano interpreti giustizialisti di quelle leggi, in prima persona, soddisfacendo il bisogno patologico di protagonismo e mettendo a tacere il proprio guardiano etico interno, rappresentato dal SuperIo, con l’uccisione senza del peccatore.
Grande successo di critica e pubblico. Per tanti aspetti un film ineguagliabile. Icona positiva del cinema americano noir…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia
dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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